Italia: Op. Scripta Manent – Raccolta comunicati solidali [ITA]

fonte: www.informa-azione.info

Segue una raccolta di comunicati in solidarietà con le compagne e i compagni arrestati il 6 settembre nel corso dell’operazione repressiva “Scripta Manent”:

Riceviamo e diffondiamo:

Comunicato da Bologna

Alle luci dell’alba di martedì 6 settembre, la DIGOS, su mandato della Procura di Torino, pistole spianate, irrompe in casa di decine di persone in tutta Italia. Alla fine della giornata saranno due le notifiche di custodia cautelare in carcere e sei gli arresti, di cui cinque inerenti l’operazione e uno conseguente all’esito delle perquisizioni.
All’interno di un copione già visto si consuma l’ennesima operazione repressiva su scala nazionale, chiamata a sventare la cospirazione anarchica e la sua “organizzazione associativa”, grazie al famigerato e mai troppo attempato 270bis.
In provincia di Bologna, si consuma una vicenda emblematica del “modus operandi” delle forze dell’ordine. Nel corso della perquisizione dell’abitazione di un compagno e dei terreni a essa limitrofi, due agenti di polizia vengono sorpresi dal compagno stesso, grazie al suo atteggiamento vigile e diffidente, a trafficare con una pistola, non di ordinanza e posta all’interno di una busta trasparente. Accortisi di essere stati notati i due raccolgono da terra la pistola in questione e la ripongono in tasca. A voi l’interpretazione di questo inquietante episodio.
Ai/lle colpiti/e da questa ennesima operazione repressiva va la nostra solidarietà e vicinanza. In un mondo che ci vorrebbe inermi a lamentarci stiamo dalla parte di chi ha ancora dei nemici, li sceglie tra i responsabili della propria miseria e si organizza per fargliela pagare.

Alcuni/e anarchici/che a Bologna

Carogne settembrine – L’operazione “Scripta Manent”

Verso le ore 05:00 di questa mattina, 6 settembre, quasi come una scadenza annuale o la tassa sulla monnezza da pagare, si sono materializzati davanti l’uscio di casa mia un branco di cani da guardia.
Non elemosinavano crocchette, biscottini o ossa ma armi, esplosivi, rivendicazioni, Croce Nera Anarchica, Pagine in Rivolta e KNO3…
Con la tipica arroganza dei cani da guardia, si infilavano dentro casa per iniziare a rovistare non prima di avermi consegnato il biglietto d’invito firmato, non da me ovviamente ma, da un certo Roberto M. Sparagna che di mestiere fa l’inquisitore per conto della Procura di Torino.

A parte qualche petardo “Cobra” e un fumogeno non trovavano null’altro di “pericoloso”, quindi sfogavano la loro fame su giornali, opuscoli e manifesti soprattutto di provenienza Grecia e Messico, le suddette pubblicazioni anarchiche italiane più altre, manifesti con simboli della FAI/FRI oltre ad una buona quantità di corrispondenza anche datata di decenni.

Dopo aver ribaltato per bene la mia camera, e visitato anche le camere dei miei coinquilini, mi hanno chiesto di seguirli in Questura per fare il totale sulla razzia fatta e rilasciarmi il verbale di sequestro.

Anche questa volta, con una precisione chirurgica con l’inizio settembrino, sono scattate perquise, sono spiccati gli avvisi di garanzia, ma soprattutto sono stati sequestrati alcuni compagni, 8 per la precisione…
Questa volta per aggiudicarsi un posto sul libro paga dello Stato per qualche anno, il pm R. M. Sparagna ha dovuto pescare nel torbido, arrivando a fatti accaduti dal 2003 (chissà se il prossimo inquisitore non ci accusi e arresti per “moti del Matese” o la “rivolta di Piombino”…

Quelli a cui il “parruccone” di turno si rivolge, e riassume sotto forma di “270 bis”, sono gli attacchi messi in atto dal 2003 in poi a firma FAI/FRI, senza sapere che già nel 2004 qualcuno ci aveva provato da Roma con “L’Operazione Cervantes” e dopo un paio d’anni con l’operazione contro i compagni dell’allora Croce Nera Anarchica.
L’arresto dei nostri compagni non servirà a farci battere ritirata, quindi armatevi di “santa e inquisitoria” pazienza perché vi toccherà svegliarci ancora all’alba per tantissimo tempo…sempre se ci trovate ancora nei letti…
Alfredo, Nicola, Anna, Marco, Alessandro, Daniele, Danilo e Valentina non verranno lasciati soli nemmeno per un solo secondo.
I nostri pensieri saranno rivolti a loro in ogni istante di queste loro vite sequestrate, in ogni loro respiro, in ogni nostro passo lungo i sentieri delle selve oscure.


Io, me e me stesso
Napoli, 6 settembre 2016


Comunicato di Lello Valitutti:

Compagni e compagne.
la repressione la notte scorsa ha arrestato sei compagni “liberi” e due già prigionieri ed ha invaso le case di 33 compagni.
Questa ondata repressiva ha colpito un’area del movimento anarchico.. l’area non ha risponsabili e non ha portavoce, quindi ognuno si esprime secondo la propria cosienza ed è risponsabile di quello che dice.
La repressione come sempre vuole spaventare e intimidire, vuole obligarci a fermarci o a fare un passo indietro.
noi ringraziamo tutti quelli che ci hanno espresso solidarietà.. la solidarietà dei compagni è sempre utile e preziosa.
da parte nostra invitiamo i compagni e le compagne ad esprimere la loro solidarietà nel solo modo che noi riteniamo efficace.
compagni e compagne, sorelle, fratelli non dobbiamo permettere che la repressione raggiunga il suo scopo. tutti insieme dobbiamo impegnarci a multiplicare i nostri sforzi per rendere la lotta sempre più dura, efficace ed distruttiva contro ogni forma di potere.. naturalmente ognuno seguirà la propria coscienza e farà ciò che riterrà opportuno.
rispondere alla repressione vuol dire fare passi in avanti, solo così potremo aiutare i nostri compagni prigionieri.
un abbraccio a tutte e tutti.

Lello, “quello in carrozzina”


In solidarietà con tutti i ribelli

Il giorno 6 settembre la polizia ha colpito ancora gli anarchici con una trentina di perquisizioni in tutta Italia e 6 arresti: Anna, Marco, Sandrone, Daniele, Danilo e Valentina, oltre alla notifica in carcere per Nicola e Alfredo.
Anche in questa occasione ci preme ribadire da che parte stiamo. Stiamo con chi non si rassegna, con chi non obbedisce alle leggi scritte e non scritte di questa società putrida, con chi crede nell’azione come mezzo per cambiare le cose e non nelle chiacchere.
Non aspettiamo tempi migliori o peggiori per esprimere concretamente tutta la rabbia verso chi opprime, sfrutta e distrugge ormai quasi indisturbato.
E’ ora il tempo!

Garage Anarchico pisano

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