Torino-Firenze (Italia): Indirizzi dei/delle compagnx arrestatx nelle operazioni repressive, comunicati di solidarietá [ITA]

In attesa di maggiori informazioni apprendiamo che, a due giorni dagli arresti, la custodia cuatelare in carcere è stata convalidata solo per il compagno anarchico Salvatore Vespertino. Non si hanno ancora notizie sull’esito delle udienze di convalida per i due compagni prigionieri a Roma e Lecce.

Attualmente gli indirizzi a cui scrivere sono i seguenti:

OPERAZIONE REPRESSIVA DI FIRENZE

NICOLA ALMERIGOGNA [scarcerato]
GIOVANNI GHEZZI [scarcerato]
SANDRO CAROVAC [scarcerato]
MICOL MARINO  [scarcerata]
MARINA PORCU [scarcerata]

SALVATORE VESPERTINO
C.C. Sollicciano via Minervini 2r, 50142 Firenze

ROBERTO CROPO [scarcerato]

PIERLORETO FALLANCA (PASKA)
C.C. Via Paolo Perrone 4, 73100 Lecce


OPERAZIONE REPRESSIVA DI TORINO

LORENZO SALVATO
ANTONIO RIZZO
CAMILLE CASTERAN
GIUSEPPE DE SALVATORE
FRANCISCO JAVIER TOSINA ESTEBAN

Trasferit* ai domiciliari

Ricordiamo inoltre che recentemente è stato arrestato anche Greg, irreperibile e ricercato dalla sbirraglia per l’operazione repressiva del 3 maggio a Torino, identificato e catturato durante un controllo a Gorizia. In attesta del probabile trasferimento a Torino l’indirizzo è il seguente:

GREGOIRE YVES ROBERT POUPIN
C.C. via G. Barzellini n. 8 34170 GORIZIA


Segue un comunicato del 3 Agosto da parte di compagne e compagni di Lecce:

Giovedì 3 agosto, alle 6.30 del mattino la Digos di Lecce e una squadra speciale dell’antiterrorismo (UOPI) hanno fatto irruzione, armati di mitra e con i passamontagna, alla Caura Occupata (Roca-Lecce). Dopo aver costretto faccia-a-terra chi era presente in quel momento, hanno portato via un compagno, Paska, che attualmente è in stato di fermo presso il carcere di Lecce.
Il fatto è avvenuto in contemporanea all’irruzione alla Riottosa di Firenze e agli arresti di altri 7 compagni e compagne di cui uno anche a Roma. L’operazione repressiva si riferisce all’attacco esplosivo contro la libreria Il Bargello, legata a Casapound, a Firenze (1 gennaio 2017), dove rimase ferito un inetto artificiere e per una bottiglia incendiaria contro la caserma dei carabinieri di Rovezzano sempre a Firenze (21 aprile 2017).

Il questore di Lecce ha colto immediatamente l’occasione per minacciare di sgombero questa nuova occupazione, nata da appena una decina di giorni, come è successo per la Riottosa.

Intorno alle 14.00 una trentina di solidali ha fatto un veloce saluto davanti al carcere. E un nuovo appuntamento è stato fissato per oggi 4 agosto alle 18.00.

Solidarietà a Micol, Marina, Sandro, Nicola, Roberto, Paska, Giovanni, Vespertino.
Tutte libere, tutti liberi.


Segue un comunicato da macerie:

Il caldo agostino non è l’unico a rendere soffocante l’aria. Dopo gli arresti di ieri a Firenze, Roma e Lecce,  la mannaia estiva è arrivata anche a Torino: Digos e celerini si sono presentati stamane poco dopo le 6 h all’occupazione di corso Giulio Cesare 45 e in alcuni appartamenti privati per effettuare cinque arresti e notificare due divieti di dimora.

I compagni che vivono nello stabile occupato sono saliti sul tetto e là sotto si è formato un gruppo di sostegno, anche perché nell’immediato non era ben chiaro il motivo dell’operazione. Poco dopo sono arrivati anche i mezzi dei vigili del fuoco a coadiuvare l’azione poliziesca e in virtù di questo hanno ricevuto i giusti insulti. Il loro meschino lavoro di monitoraggio dei compagni sul tetto è durato però poco, fintantoché, compreso che non si trattava dello sgombero, Lorenzo – l’unico in casa a cui era destinato l’arresto – non è sceso.

Notizie più precise sono arrivate tuttavia dalle case in cui Cam, Fran e Antonio stavano già scontato gli arresti domiciliari per altro procedimento, e ahinoi torneranno in carcere per quest’ultimo; a loro si aggiunge anche Beppe, mentre per altre due compagne è stato comminato il divieto di dimora a Torino e provincia.

Le carte tribunalizie, con l’ipotesi accusatoria del consueto Pm Rinaudo e la firma siglante del giudice Agostino Pasquariello, motivano le misure cautelari con l’opposizione a una retata nel 6 aprile scorso ai giardini Ex-Gft e imputano ai compagni i reati di resistenza aggravata, concorso per un fatto compiuto in più di dieci persone, violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

Si rilancia l’appuntamento per sabato 5 Agosto alle 21 h ai Giardini del Toro in via Alimonda per parlare degli arresti e delle continue retate che avvengono per le vie là attorno, retate alle quali come i nostri compagni continueremo a opporci.


Segue un comunicato dal TeLOS di Saronno:

CONTRO FASCISTI E POLIZIA
Ad  aprile  del  2016,  a  Firenze,  dopo  alcuni  fermi  da  parte  dei  Carabinieri  intervenuti  durante  una festa, volano alcune molotov contro una caserma.
La  notte  di  capodanno  un’esplosione  nei  pressi  di  una  sede  di  CasaPound  sempre  a  Firenze  ferì anche l’artificiere che stava cercando di disinnescarla.
A  Torino,  tra  febbraio  ed  aprile,  vengono  ostacolate  alcune  retate  della  polizia  che  cerca  per  le strade chi non ha i documenti.
Fascisti e Polizia, un connubio che chiunque provi a mettere in discussione lo status quo riconosce come  legame  indissolubile.  Entrambi  a  guardia  di  un  ordine  fatto  di  dominio,  sopraffazione, sfruttamento, guerre. Entrambi a guardia del privilegio dei pochi ai danni dei più. Il finto ribellismo dei  fascisti  che  è  invece  volto  della  manovalanza  della  reazione;  la  finta  neutralità,  sempre  meno mascherata, della Polizia, che oltre a bastonare e reprimere chi si ribella sta compiendo anche veri e propri rastrellamenti contro i senza documenti.
Non ci interessa sapere chi abbia innescato quell’esplosione, né se fosse diretta a CasaPound o a uno sbirro, come non ci preme sapere chi abbia incendiato la notte fiorentina, né chi materialmente si sia frapposto agli aguzzini in divisa a Torino.
Ci interessa dire che la stessa rabbia che ha portato a quell’esplosione, a quelle bottiglie incendiarie, a quelle scagliate contro i Carabinieri e la Polizia è la rabbia di tutti noi, è la rabbia dei morti nel Mediterraneo,  è  la  rabbia  delle  vittime  delle  violenze  fasciste,  come  sempre  più  ci  raccontano le cronache, è la rabbia dei reclusi in gabbia perché nati nella condizione sbagliata in questo mondo bastardo  di  sfruttamento  e  violenza,  è  la  rabbia  di  chi  quotidianamente  vive  sulla  propria  pelle  la violenza dello Stato.
Solidarietà e complicità a tutti i compagni e le compagne arrestate!

DIFENDIAMOCI DALLA VIOLENZA POLIZIESCA
DISTRUGGIAMO I COVI FASCISTI

Libertà per Micol, Marina, Sandro, Nicola, Roby, Pasca, Giovanni, Vespertino, Greg, Fran, Antonio, Cam, Giada, Fabiola, Antonio, Lorenzo e Beppe!
Liberi tutti, libere tutte!

 

TeLOS
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