ZAD [ITA] – Bretagna – Notre-Dame-des-Landes – Un dispositivo poliziesco da un milione di Euro

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Le forze dell’ordine possono venire a termine degli squatter di Notre-Dame des-Landes (44)? Gendarmi e poliziotti affermano che è praticamente… impossibile. Intanto la missione costa molto cara: secondo le nostre informazioni, già più di un milione di Euro per le spese dei soli poliziotti.

Costruzione-demolizione, sgombero-rioccupazione… Le forze dell’ordine possono riprendere il controllo di  Notre-Dame-des-Landes? Primo ostacolo: l’ampiezza del sito. Il terreno di costruzione del progetto aeroporto del Grand Ouest è tanto vasto quanto… l’Isola d’Ouessant. Il suo cuore, la “Zona di sistemazione differita”, ribattezzata “Zona da difendere” dagli opposanti, rappresenta l’equivalente di 1.147 campi di calcio o quattro isole di Bréhat, oppure ancora sei principati di Monaco! Questa zona boschiva e melmosa è squattata in permanenza da un centinaio di oppositori molto organizzati. “Sgomberare, tecnicamente è sempre possibile, anche su una zona così importante e difficile. Basta metterci i mezzi” spiega un ufficiale superiore della gendarmeria, specialista del mantenimento dell’ordine.

Più di 1.000 gendarmi e CRS.

Questione mezzi, lo Stato fa le cose in grande. Attualmente, secondo le nostre informazioni, quattro compagnie repubblicane di sicurezza (CRS), ossia 320 uomini, sono impiegati nella sola regione di Nantes (Nantes città ed aeroporto Nantes-Atlantico). “Più di dieci squadroni” di gendarmia mobile, ossia più di 730 militari, sono stati impiegati a Notre-Dame-des-Landes e d’intorni. Ma per le operazioni “colpo di pugno” come durante gli ultimi sgomberi, in ottobre scorso, il doppio di questi effettivi, sia almeno 2.200 uomini, sono impiegati, afferma il principale sindacato di polizia, Unità SGP, maggioritario anche nei CRS. Secondo questo sindacato, quattordici squadroni di gendarmi antisommossa e quindici compagnie di CRS sono stati mobilitati in quel periodo, nella regione di Nantes. Il ministero dell’Interno, dal canto suo, riconosce che “più di 500 antisommossa e CRS hanno partecipato simultaneamente alle operazioni”.

Ospitati a Vannes, a Rennes e ad Angers.

Può il governo consentire un tale sforzo nel tempo? “La logistica ha difficoltà a seguire” riferisce ThierryBoutier, delegato zonale Ovest del sindacato Unité SGP per gli CRS. A volte mobilitati per una o due giornate, le compagnie hanno dovuto essere ospitate a Angers, a Vannes oppure a Rennes, per mancanza di alloggiamenti disponibili nella regione di Nantes. Questo impone tempi di spostamenti supplementari ed ulteriore stanchezza. “I cambi sono problematici, soprattutto quando i rinforzi arrivano da tutta la Francia (Nizza, Orléans, Pau e LaRochelle attualmente)”.

«Non se ne vede la fine»

Il sindacato deplora anche “l’assenza di visibilità e di anticipazione”. “Siamo abituati ad intervenire in urgenza, ma qui, non si è più nell’urgenza. Questa operazione dura da un mese e mezzo e non se ne vede la fine. Ed abbiamo altre missioni” spiega il poliziotto sindacalista, evocando la messa in sicurezza delle zone prioritarie. “Non ci vorrebbero altri grossi eventi di questo tipo in Francia o manifestazioni in tutto il paese” avverte un altro poliziotto. “Non è possibile tenere nel tempo e di fermare tanti effettivi su un solo sito”. E’ proprio lì il grosso problema delle forze dell’ordine. “Sloggiare, si può fare. Ma tenere è impossibile. Non possiamo impedire alla gente di ritornare l’indomani o di notte” riconosce uno specialista del mantenimento dell’ordine. Il dispositivo rischia comunque di costare una piccola fortuna allo Stato e quindi al contribuente. A titolo indicativo, tre anni fa, il deputato UMP Éric Ciotti stimava il costo di mobilitazione di un CRS (stipendio, premi e ore straordinarie) a 13.200 Euro al giorno. Secondo le nostre informazioni, dal 9 ottobre scorso, “più di un milione di euro” è stato versato per pagare solamente le spese (alloggio, ristorazzione, trasporto, indennità di spostamento e ore supplementari) dei CRS destinati alla missione Notre-Dame-des-Landes”. Questa somma non integra i stipendi di questi funzionari e non prende in considerazione le spese degli antisommossa, che rappresentano almeno la metà degli effettivi mobilitati.

 

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