[Detenidxs-27F][BCN]: Contribución anonima sobre los hechos de estos dias en barcelona [CAS-ITA]

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[ITA]

Un’altra Pandora.


Da più di un anno ci hanno fatto abituare, da buoni esseri abitudinari che siamo, a sentirci moralmente e legalmente obbligati a “prenderci cura del prossimo” attraverso bocche coperte e protocolli assurdi che denotano un premeditato aumento del controllo sociale diretto ad un piano agghiacciante di marginalizzazione di tutti coloro che escono di un millimetro dai parametri che ci vogliono imporre. Le strade sono piene di corpi di polizia di qualsiasi colore e tipo, forti di un abuso di potere alimentato da questa famosa pandemia che uccide, come tutti i nuovi virus nella storia dell’umanità.

Barcellona, la Catalogna, ed il mondo in generale, si sono scaldati in questi ultimi mesi: mentre tutto sembrava essere paralizzato, continuavano invece ad andare avanti, senza dubbio, disboscamenti ed incendi forestali, megaminiere a cielo aperto, re rubando e scappando dai Paesi, perquisizioni, tentativi di sgombero, sgomberi a sorpresa slealmente riusciti, processi, annullamenti arbitrari di processi, negazione della libertà di espressione e moltissimi piccoli e non tanto piccoli abusi di potere. Poi sono arrivate le manifestazioni, massive, violente, con emozioni proprie di una società in piena incertezza e censura. Cosa si aspettavano?

Hanno montato una serie di manifestazioni stranamente permissive, nelle quali ogni notte cacciavano gente a caso. Lo scorso sabato 27 febbraio è toccato a dei compagn* del movimento squatter di diverse nazionalità europee, che, diversamente dall’essere un’organizzazione, sono musicist*, cineast*, circens*, gente abbastanza disorganizzata che scegli di vivere in un modo semplicemente disprezzato da altri, gente che di certo, sopporta frequenti molestie da parte delle forze dell’ordine e dei cittadini “per bene”, fondamentalmente per il loro viso, per l’aspetto antisistemico o spirito trasgressivo, come gli piace dire.

Tanto le manifestazioni quanto i dispiegamenti e i fatti posteriori sono stati pieni di Stampa, sbavando sensazionalisticamente, in collaborazione con l’autorità, e cercando la prima fiamma per accendere un’enorme manipolazione mediatica; senza menzionare la mancanza legale (presunzione di innocenza) che comporta l’utilizzare l’immagine, nome, vita e opere di persone nelle prime pagine dei giornali e affermare che queste persone non sono innocenti, prima di essere dichiarati colpevoli.

Mentre la polizia si lucida le unghie con il suo stesso alito e si appone stelline d’onore per i propri lavori e maneggi, ci sono persone private della loro libertà, ricevendo accuse enormi, degne di film di terrore psicologico, che potrebbero avere implicazioni per gran parte della loro vita. Nessun* è fatto per sopportare il sistema carcerario.

Questa e altri tipi di operazioni fatte precedentemente a Barcellona, sono una farsa. Nel 2014 e 2015 tra le operazioni Pandora I e II, i Mossos arrestarono 9 e 11 persone, accusate di far parte dei Grupos Anarquistas Coordinatos (Gruppi anarchici coordinati n.d.r.), che avrebbero commesso attentati a Madrid, Saragozza e Barcellona. Vennero archiviate nel 2016 e 2017. Secondo la sentenza si è potuto dimostrare solo che i detenuti “si relazionavano con persone del collettivo anarchico”, cosa che non costituisce alcun delitto. La polizia, come sappiamo, protetta dall’alto dalla ley mordaza (legge bavaglio n.d.r.), ha più potere delle altre persone, e i giudici comandano a bacchetta a piacere. Il sistema non perde mai, neanche quando si archiviano i casi per insufficienza di prove. I compagn* sono ugualmente accusati di terrorismo e passano anni senza poter scegliere quando vedere la luce del sole.

Persecuzione, detenzioni, isolamenti, torture, stigmatizzazione, detenzione preventiva, sequestri, lettere d’espulsione, strani suicidi in prigione… Chi si fa carico ancora una volta dei danni causati alle persone colpite in queste montature?

La verità è semplice ma non meno sinistra: non esiste un’organizzazione criminale con intenti omicidi, esiste uno Stato terrorista e assassino, e un sistema che emargina e pone ostacoli a chi non vive per contare banconote e rispettare una nuova normalità ridicola e fascista.

Esiste un sistema con burattini armati, impegnati a danneggiare la vita delle persone, disturbare il movimento libertario e tutto quello che minimamente assomigli alla libertà.

In Spagna è facile e gratis incarcerare, però uscire in libertà richiede tanto, tanto denaro ed energia, che va direttamente allo Stato; calcolando freddamente, la bestia si alimenta: non era depressione, era capitalismo.

Non dimentichiamo.

Resistiamo in solidarietà, a questo e a tutti i colpi che ci danno.

Libertà per i pres*.

Saluti e Anarchia.

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