Lo stato di polizia fa uso di tutte le armi alla sua portata: lunedì 18 dicembre sono stati pubblicati circa 100 visi di persone che hanno partecipato agli eventi di Amburgo. La campagna di stato ha infine abbandonato la maschera dei procedimenti penali e ha lanciato la macchina del fango che dovrebbe piegare ogni resistenza. Facciamo in modo che questi incidenti, questo attacco generalizzato agli ultimi elementi sociali e resistenti che rimangono non passino sotto silenzio. Bruciare questa società di informatori e assassini e fascismo è un dovere ancora incompiuto.
È evidente a ogni essere umano che l’episodio di Amburgo era assolutamente necessario. Le bugie e i falsi dibattiti delle autorità repressive, del sistema conformista e dei media di estrema destra non sono riusciti a riscrivere la riuscita della resistenza contro il G20. In uno dei regimi democratici più sicuri di sé, con un apparato di violenza diversificato e un’immagine di invincibilità, diecimila persone hanno osato insorgere, correre grandi rischi e serie conseguenze per la loro vita. Un miscuglio di azioni offensive, di protesta e di resistenza hanno trasformato il summit delle potenze dominanti in un disastro. Un disastro per il marchio di Amburgo, della Germania e per i più potenti stessi, il cui incontro più importante ha ormai un futuro imprevedibile.
E il vertice è stato un disastro anche per la polizia. Questa istituzione che, nell’impero germanico come sotto la Germania fascista e in quella della democrazia, non è mai stata soltanto il potere esecutivo ma prima di tutto il potere che legittima questa nazione di assassin* e vint*. Tutt* sappiamo quanto sia profondamente radicata l’ideologia dello stato di polizia nella nostra società. Una società che ha gettato una Rosa Luxemburg già morta nel canale Landwehr, che ha dato la caccia ad Anna Frank fin dietro una libreria e che l’ha mandata, con milioni di altr* “subuman*” nei campi della morte; questa società che alla fine dichiara le forze armate tedesco-nazionali(1) come “resistenza”, è fascista. L’apparato di sicurezza della BRD, formato dagli stessi macellai che davano la caccia senza pietà in tutta Europa a partigian* e antifascist* per la nazione tedesca, è fascista. La società nel senso più ampio del termine e i poteri esecutivi si sono uniti nella caccia ai comunisti e hanno portato il meccanismo contro i gruppi della guerriglia che hanno fortunatamente sparato al fascista tedesco incarnato Hans-Martin Schleyer a una perfezione mai vista prima, qualche anno soltanto dopo la “liberazione”.
I visi della resistenza erano stampati a ogni angolo sui manifestini dei ricercati, a ogni incrocio si poteva essere controllati da una polizia pesantemente armata, la reintroduzione della pena di morte venne presa in considerazione e messa in pratica grazie al lavoro della polizia. Il discorso della società diretto dallo staff della stampa, dei politici e della polizia ha gettato le basi per innumerevoli sparatorie fatali, tortura bianca e leggi speciali contro ampie parti della società. Lo stato di polizia, ancora ai suoi primi passi al momento dell’omicidio di Benno Ohnesorg e sotto la minaccia costante di una rivolta, si è sviluppato negli anni per diventare uno stato all’interno dello stato. Con la fine della guerriglia urbana e dei nuovi movimenti sociali, siamo davanti a una società incapace di portare avanti un’opposizione reale a questo sistema. Neanche quando le persone vengono crudelmente torturate e assassinate nei bunker dei commissariati come Oury Jalloh a Dessau, bruciato vivo da uno sbirro fascista.
L’unico fattore che ha ritardato il perfezionamento dello stato di polizia totalitario sembra essere il fatto che i capi strateghi procedono con cautela, per non sollevare troppe inquietudini nei/lle attivist* per i diritti civili. Come noi hanno sempre meno mezzi e sostegno in una società civile che ha deciso che lo stato non può sbagliare; che quello che la stampa dice è giusto, e la resistenza è assurda.
I tempi delle proteste in un ambiente sicuro sono definitivamente finiti. A questo riguardo la società tedesca è tornata a un punto in cui non si trovava da 80 anni. Queste sono le innovazioni chiave e le sfide per la resistenza: