Subversive May 2019: In solidarity with the captured companions* in Italy! [ENG-ITA]

[ENG]

Against all authority and repression!

In Turin and Trento, 14 people are accused of forming a subversive association, inciting crime, and possessing, manufacturing and transporting explosives to a public place. Furthermore, the operation “Scripta Manent”, where the public prosecutor’s office demands a total of 204 years in prison for the attacks of the Informal Anarchist Federation, and the operation “Panico”, where 3 companions are accused of having attacked a fascist library with an explosive device, is still running.

Those who have decided to oppose any domination in the social conflict must live with the constant uncertainty of sooner or later being held accountable for their own actions by the opponents of freedom and self-determination. The idea and the longing of a society liberated from exploitation and oppression should thus be nipped in the bud.

This is especially the case for the anarchist movement in Italy. This is being tackled by the state. The affected vehicles* are to be buried alive in their cells with draconian judgements. Their accomplices* and the solidary environment unequivocally profess their permanent enmity against the regime with regard to their kidnapping. The understanding of an anarchism that has set itself the goal of fundamentally criticizing, denouncing and attacking society and its morals of alienation and incapacitation also has an international component. Therefore, the responsibility and solidarity for companions* who fall into captivity lies with all those who recognize themselves in the will to subvert and the ideas of freedom. Yes, the lived subversion puts us in danger, but it also gives us the liberating possibility and moments of self-empowerment and self-determination.

«I claim being antiauthoritarian, individualist, for insurrection and the destruction of this lurid and fetid existent and of the State-Capital! Forever your enemy! For Anarchy!» (Gioacchino Somma, defendant in Operation Scripta Manent)

Agitation, Solidarity, for the revolt!

For a hostile May and a whole life full of subversion!

[ITA]

Contro ogni autorità e repressione!

A Torino e Trento: 14 persone sono accusate di associazione sovversiva, istigazione al crimine, possesso, produzione e trasporto di esplosivi in un luogo pubblico. Inoltre, è ancora in corso l’operazione “Scripta Manent”, dove la procura richiede un totale di 204 anni di carcere per gli attacchi della Federazione Anarchica Informale, e l’operazione “Panico”, dove 3 compagni sono accusati di aver attaccato una biblioteca fascista con un ordigno esplosivo.

Coloro che hanno deciso di opporsi a qualsiasi dominio nel conflitto sociale devono convivere con la costante incertezza di essere prima o poi ritenuti responsabili delle proprie azioni da parte dei nemici della libertà e dell’autodeterminazione. L’idea e il desiderio di una società liberata dallo sfruttamento e dall’oppressione andrebbero così stroncati sul nascere.

Questo è il caso in particolare del movimento anarchico in Italia. Lo Stato sta affrontando questo movimento. Lo scopo è di seppellire vivi i compagni/e nelle loro celle con sentenze draconiane. I loro complici e il movimento solidale esprimono inequivocabilmente il loro astio permanente contro il regime per quanto riguarda il loro rapimento. L‘idea di un anarchismo che si è posto l’obiettivo di criticare, smascherare e attaccare la società e la sua morale di alienazione e incapacità ha anche una componente internazionale. Pertanto, la responsabilità e la solidarietà per i compagni e le compagne che cadono in prigionia è di tutti coloro che si riconoscono nella volontà di sovvertire e nelle idee di libertà. Sì, la sovversione vissuta ci mette in pericolo, ma ci dà anche la possibilità liberatoria di vivere momenti di autodeterminazione e autonomia.

„Rivendico il mio essere antiautoritario, individualista, per l’insurrezione e per la distruzione di questo lurido e fetido esistente e dello Stato-Capitale! Per sempre nemico vostro! Per l’Anarchia!„ (Gioacchino Somma, imputato nell’operazione Scripta Manent)

Agitazione, solidarietà, per la rivolta!

Per un maggio ostile e una vita piena di sovversione!

Posted in English, Italiano | Comments Off on Subversive May 2019: In solidarity with the captured companions* in Italy! [ENG-ITA]

Barcelona: Concierto 4 mayo 2019 y Sorteo Antirrepresivo Benefit represaliadxs en italia y chile [CAS]

cartel para imprimir

Concierto 4 Mayo 2019

Rock’n'Trini
(Via Favència, 441, 08033 Barcelona: ver Mapa)

Benefit represaliadxs en italia y chile

Apertura de puertas: 21:00h, Entrada Solidaria

22:00h concierto con:

* Clika Pika (más que Rap)

* Els Xiclets Mutants de Vandellos II (Cru instrumental desde la Central Nuclear de Vandellòs II)

* La voz Rota (rap electronico)

Fiesta Salvaje!
con KinkiSound

Mojitos, Distri benefit, Cervezas y chupitos, Durum veganos by LaPapaNegra

+ Sorteo Antirrepresivo

1 Premio:

Posted in Castellano, Concierto, Eventos, Pro-Presxs, Resiste!, Solidaridad | Tagged , , , , | Comments Off on Barcelona: Concierto 4 mayo 2019 y Sorteo Antirrepresivo Benefit represaliadxs en italia y chile [CAS]

Torino: 30 marzo, una città sotto assedio [ITA]

polizia.jpg

fonte: https://www.autistici.org/macerie/?p=33525#more-33525

Il corteo di sabato 30 marzo resterà certamente impresso nella memoria di tanti. Per contrastare una manifestazione che voleva bloccare la normalità cittadina, le autorità locali hanno pensato bene di militarizzare una considerevole porzione di Torino. Per tutta la giornata di sabato hanno istituito una gigantesca Zona Rossa, che superava l’intero centro cittadino estendendosi fino ai quartieri di Aurora, Barriera di Milano e di San Salvario. Per farlo hanno schierato circa duemila agenti, oltre a blindati, elicotteri e idranti, chiuso tutti i ponti sulla Dora con camionette e grate, e bloccato per sei ore corso Novara e via Aosta per impedire a duecento compagni di raggiungere il corteo. Hanno sospeso le corse di molti tram, disposto la chiusura dei dehors di numerosi bar e anticipato quella di alcuni mercati rionali. Per alcune ore sono state poi chiuse le fermata della Metro di Porta Nuova e gli stessi ingressi centrali della stazione. Persino la raccolta dei rifiuti è risultata sconvolta da questo dispositivo militare, i cassonetti di un bel pezzo della città sono stati infatti rimossi diverse ore prima l’inizio della manifestazione.

Se prima si poteva parlare di un quartiere sotto assedio, sabato abbiamo avuto prova di una città sotto occupazione.

Intorno al capoluogo sabaudo sono stati disposti, sin dal venerdì, controlli minuziosi presso i caselli autostradali e sui treni diretti in città. Proprio in uno di questi controlli sono stati fermati quattro compagni da Vicenza, arrestati (finiranno ai domiciliari) e ora in attesa dell’interrogatorio di garanzia, viene imputata loro la detenzione di materiale esplodente. Un’altra storia tra le tante è invece quella di venerdì: un ragazzo che si trova su un treno per Torino, mostra il biglietto al controllore ma il titolo di viaggio in questo caso non basta, ha infatti disposizione di avvertire le forze dell’ordine quando incontra qualcuno che abbia un aspetto da manifestante. Alla fermata successiva salgono quindi sul treno alcuni poliziotti e il ragazzo è costretto a scendere; dopo una perquisizione e una denuncia a piede libero, questo ragazzo decide comunque di recarsi a Torino per la manifestazione. Ad aspettarlo sui binari trova però due uomini della Digos che con un foglio di via già pronto lo rimettono su un treno che si allontana dalla città…

Quello approntato per la giornata di sabato è stato un vero e proprio dispositivo da controvertice, quando l’incontro di molti capi di stato da una parte e di diverse migliaia di manifestanti dall’altra porta i responsabili dell’ordine pubblico a stravolgere profondamente l’abituale andamento di una città. Che questo sia avvenuto per una manifestazione di dimensioni e rilevanza certamente minori la dice lunga, tanto delle risorse che sono stati disposti a investire quanto dell’importanza attribuita al corteo del 30.

Continue reading

Posted in Italiano, Manifestación, Noticia, Reflexión | Comments Off on Torino: 30 marzo, una città sotto assedio [ITA]

Fenix 2: Another repressive operation in Czech republic [ENG-DEU-FRA-ITA]

What is Fénix 2 about

https://antifenix.noblogs.org/files/2018/06/f%C3%A9nix-2-cz.png

In April 2015, first accusations appeared and first part of Fénix started. In March 2018, Higher court in Prague dropped all the charges for all people involved in the case. Meanwhile, the second part of Fénix arrised and this article explains, what is it about.

From first to the second part

When the police started operation Fénix, some media claimed, that SRB (Network of Revolutionary Cells) was scattered. Yet sabotages and arson attacks continued and the amount of them raised. Soon, it became obvious, that it’s going to be hard to connect accused people with those activities, so the police started to “investigate”.

They focused on interrogations, analyses of materials seized in home raids and also on tracking people. Among them, there was also an anarchist Lukáš Borl, who decided to go underground at the end of the summer, because of harassment of him and his close ones by the police. In the winter 2016 police profiled Lukáš as “wanted” and claimed as dangerous and armed. Since this moment, we can talk about the beginning of Fénix 2.

On 4th of October, Lukáš was captured in Most by police officer Zdeněk Prošek. He told him the charges, which he was accused of several months ago, without his presence. At that moment he found out, what they were about.

Lukáš was charged of creating, supporting and propagation a movement leading to suppression of rights and freedom of people. According to police, he should be at the foundation of The Network of Revolutionary Cells (SRB), participate on some actions of SRB, write down some of the communiques of SRB and publish all of them at Asociace Alerta website. Investigators also claim, he is responsible for destroying of property in four cases. Twice by burning police car. Once in arson attack on a door of a shop. And once by spray painting on the walls of Praha Ruzyně prison. At last, the police is claiming, that he blackmailed the owner of restaurant Řízkárna, who is infamous for not paying his employees. Later they added charges for creating fake documents. Specifically ID of citizen of Poland, which Lukáš had with him during the arrest.

Lukáš spent more than seven months in custody in the city of Litoměřice. Several weeks after his release, at 9th of June 2017, police accused four other people and it all became Fénix 2.

Continue reading

Posted in Deutsch, English, Français, Italiano, Juicio | Tagged , | Comments Off on Fenix 2: Another repressive operation in Czech republic [ENG-DEU-FRA-ITA]

Torino: Da soli vince il padrone – volantino dei lavoratorx per il corteo del 30 marzo [ITA]

DA SOLI VINCE IL PADRONE

ORGANIZZIAMOCI DENTRO E FUORI DAL LAVORO!

Il lavoro non ha sempre coinciso con l’attività umana, il lavoro non rende liberi…

facchini dei Mercati Generali di Torino (CAAT) ogni notte fanno “il miracolo di dare da mangiare alla città” lavorando in nero fino a 16 ore al giorno per 4 euro l’ora.
venditori di stracci, minacciati dal Comune di essere cacciati dal Balon, lottano ogni giorno per il pane con ingegno e fatica, circondati da parassiti che vogliono farsi i soldi sul loro sudore.
Le lavoratrici delle cooperative sociali, con cui viene privatizza ed esternalizzata la sanità, fanno fronte al lavoro produttivo e riproduttivo in condizioni di enorme ricattabilità e salari intermittenti.
Gli sfruttati nelle cucine dei localini pettinati per turisti che proliferano nei quartieri gentrificati lavorano fino a 12 ore al giorno, subendo spesso l’ulteriore ricatto del permesso di soggiorno.
Intanto, sono sempre più i lavoratori senza lavoro, definiti “inadatti”, “non corrispondenti ai requisiti”, “inutili”… numeri zero nei libri contabili di questa città.

Dai voucheristi nei cantieri, ai rottamatori di rame, ai riders del “food delivery”, a* precar* della scuola, ai braccianti, agli operatori nei call center, agli addetti alla logistica di Amazon, alle badanti, agli studenti in alternanza scuola-lavoro, una cosa è chiara: la classe operaia e subalterna non è affatto morta, qui a Torino come altrove.
La normalità totalizzante del capitalismo avanzato mira a produrre solitudine, alienazione, guerra tra poveri, italiani contro stranieri, tutt* contro tutt*.
Ma sotto la cenere ancora cova la rabbia…

L’unico orizzonte possibile è organizzarsi e ritrovarsi nella lotta contro chi sfrutta: i Padroni di questo Stato e di questa Città. Contro le Fondazioni bancarie come la Compagnia di San Paolo e la Crt, le multinazionali come FCA e la Lavazza, i grandi investitori pubblici e privati, come la SMAT e la GTT. Gli speculatori del food, come Foodora e Deliveroo, i palazzinari come Molino. Contro tutti i Padroni, grandi e piccoli.
Contro i loro dispositivi di controllo e smistamento della manodopera – le agenzie interinali, le cooperative, il caporalato – che servono ad oliare un sistema economico fondato sullo sfruttamento intensivo alla bisogna (just in time), negando la vita nel presente e nel futuro.

Né un decreto dignità, né un reddito di cittadinanza fondato su un workfare paternalista potranno mai camuffare la schiavitù. La necessità costringe a subire il ricatto del lavoro, dove gli scopi, gli obiettivi, i prodotti delle attività sono espropriati. Dove i desideri sono repressi.
Produci-Consuma-Crepa. Il lavoro è il furto della mia e della tua vita. Rompere con la logica del lavoro è il primo passo per ritrovare la propria vitalità nel presente.

“Che mondo senza grazia e privo di gioia, il mondo del lavoro.  (…) Non vite create con gioia nella complicità e nel conflitto, con spontaneità, ma sopravvivenza che si trascina nell’abitudine, in ruoli prefissati, in cui sonnambuli senza pensieri ripiombano, ingranaggi di una macchina il cui scopo gli sfugge. Ciò che conta davvero è che si lavori… che tu lavori… che io lavori…”

Allora perché non riprenderci la vita, il desiderio, il divenire? Perché non immaginare nuove avventure conflittuali di complicità e lotta dentro e fuori dal lavoro?

Sabato 30 marzo ci sarà un grande corteo contro tutte le forme di repressione diretta e indiretta che si respirano a Torino. Uniamoci e riconosciamoci dentro uno spezzone contro i padroni!

Troviamoci alle 14:00 a Porta Palazzo Nord 
(davanti alla farmacia all’angolo con Corso Giulio Cesare)

Posted in Italiano | Tagged , | Comments Off on Torino: Da soli vince il padrone – volantino dei lavoratorx per il corteo del 30 marzo [ITA]

Torino: Corteo 30 marzo contro sgomberi e repressione – aggiornamenti in diretta [ITA]

corteo-felice.jpgCorteo contro sgomberi e repressione

Torino, 30 marzo 2019

Concentramento ore 15 davanti a Porta Nuova, Piazza Carlo Felice

Aggiornamenti in diretta (da Radio Blackout):

11:24 Fermi digos in Borgo Aurora, 10 camionette in Corso Brescia, posto di blocco al casello in tangenziale a Settimo (per chi arriva da Aosta, uscire a Volpiano).

5 spezzoni raggiungeranno il concentramento alle 15:00 in Piazza Carlo Felice:
– Alle 12:00 incontro al Valentino da parte dei teatranti della Nave dei Folli teatranti, picnic per prepararsi al Corteo;
– Alle 13:30 spezzone studentx dal campus einaudi, lungo dora siena;
Spezzone lavoratorx 14:00 da Porta Palazzo Nord (davanti alla farmacia all’angolo con Corso Giulio Cesare);
– Secondo Spezzone dex lavoratorx alle 14:00 da Piazza Benefica;
– Spezzone Sole e Baleno 14:30 da Largo Saluzzo;

11:49 Scuola di Via Tollegno, fermi in zona fin da ieri da parte di digos (anche venuti da bologna e roma), perquisizioni zaini e sequestro indumenti, poco fa caricata in macchina una compagna che era in bici, altre persone ieri tratte in arresto dal posto di blocco in tangenziale.

Telefono di Radio Blackout: +393466673263
Telefono per fermi a arresti: +393494275582
Telefono assistenza legale: +393409225723

12:08 Chiuso corso unita d’italia in direzione centro; controlli in autostrada da asti; posto di blocco casello tangenziale sud;

12:35 Decine di camionette in Via Quittengo, zona Via Bologna; la gente inizia a radunarsi nel Parco del Valentino, sulla collinetta tra corso massimo d’azeglio e corso vittorio; in Corso fiume si avvistano moto degli sbirri;

12:40 Si confermano 4 persone dal veneto arrestate ieri sull’autostrada all’altezza di Rondissone; ieri a novi ligure dopo un controllo sul treno sequestrati 2 caschi, tirapugni e altri oggetti, travisamenti: emesso un foglio di via;

12:44 Si avvista idrante in passaggio dal Politecnico; fila di camionette all’altezza delle poste in via nizza;

12:49 Controllo sull’autostrada da Milano all’uscita di chivasso;

13:23 Lo spezzone dalla nuova occupazione di via tollegno é stato bloccato all’altezza di via muzio clementi con 7 camionette di carabinieri;

13:36 Mercato porta palazzo, pieno di gente, gli sbirri vanno in giro dicendo che ci sará casino e spingendo i mercatari a chiudere, mentre in altri mercati sono tranquillamente tutti aperti. 25 camionette in corso palermo. San salvario: percorso dal paso a piazza madama, via madama tutta libera, 5 moto in corso marconi.

Continue reading

Posted in En Directo, Eventos, Italiano, Manifestación, Repressión, Solidaridad, Squatting | Tagged , , | Comments Off on Torino: Corteo 30 marzo contro sgomberi e repressione – aggiornamenti in diretta [ITA]

Wolność dla Radka ! [PL]

Nasz kolega Radek, od 5 miesięcy przebywa w Holenderskim areszcie, oskarżony o próbę podpalenia ambasady. Grozi mu do 12 lat więzienia.

Radek, jak wielu pracowników na emigracji, od dawna zmagał się z wyzyskiem ze strony pracodawcy. Wyzysk, niesprawiedliwa płaca, nierozliczane nadgodziny, fatalne warunki mieszkaniowe – realia pracy na Zachodzie. Radek przez długi czas próbował rozwiązać problem w sposób mniej radykalny. Starał się nagłośnić sprawę, zainteresować media, wyegzekwować swoje prawa. Jednak bezskutecznie. W końcu zdecydował się na odważny krok. Udał się do Ambasady Polskiej w Hadze z kanistrem benzyny i zapalniczką. Poinformował o zamiarze podpalenia i poprosił o ewakuację osób. Jednak w rzeczywistości zapalniczka była celowo uszkodzona – wyciągnął z niej sprężynki, tak aby ostatecznie nie mogło dojść do wzniecenia ognia.
Swoim zachowaniem chciał zwrócić uwagę na warunki, jakie agencje pracy „serwują” polskim pracownikom w Holandii. Zrobił to w swoim imieniu, jak również w imieniu wszystkich którzy tak jak on są uciskani przez machinę wyzysku.
O szczegółach całej sytuacji poinformujemy, jak tylko dojdzie do nas list od Radka, w którym opisuje całą sprawę i warunki pracownicze w Holandii.
Nasz kolega chciał nagłośnić ogromny problem, który uderza w ludzi bezbronnych, potrzebujących pieniędzy, mających rodziny na utrzymaniu. Chciał pokazać skurwysyństwo, na które jest przyzwolenie. Tymczasem jego krzyk został stłumiony, sprawa wyciszona, najlepiej jakby szybko zakończyła się odsiadką.
Czekają go jeszcze dwie rozprawy – wyrok ma zapaść w lipcu.
Teraz, nasz kolega potrzebuje maksymalnego wparcia. Musi wiedzieć, że ludzie usłyszeli o tym, co miał innym do przekazania.
Dlatego zachęcamy do pisania listów (będzie to dla Radka jedna z niewielu rozrywek podczas tych miesięcy spędzonych w jednoosobowej celi).
Radoslaw Bogacki RB number 08445474
Pl Alphen aan den Rijn locatie Eikenlaan 36
PO BOX 762
2400 AT ALPHEN AAN DEN RIJN
HOLAND
Jeśli jesteście w stanie przyda się również wsparcie finansowe (nr rachunku na priv).
Zachęcamy Was do akcji solidarnościowych.
 7 kwietnia o godzinie 12:00 zapaszmy na PIKIETĘ SOLIDARNOŚCIOWĄ POD AMBASADĄ HOLANDII W WAWIE ul. Kawalerii 10.
Jeśli ktoś ma namiary na jaką prasę, albo na inne miejsca do których warto uderzyć z tematem prosimy o kontakt w priv albo na e-maila FASlask@protonmail.com

Posted in Polski | Tagged | Comments Off on Wolność dla Radka ! [PL]

Torino: Occupata l’ex scuola in Via Tollegno [ITA]

fonte: https://www.autistici.org/macerie/?p=33519

Ieri è stata occupata l’ex Scuola Salvo D’Acquisto di via Tollegno 83, nel cuore di Barriera di Milano, per ricavare nell’angustia di questa città uno spazio in cui organizzarsi, cospirare, portare le spore della tensione di libertà dell’Asilo.

Nelle ore successive all’ingresso, alla luce del sole pomeridiano, tutto si è chiarito ulteriormente anche su un altro piano, quello becero della politica: si sa che quella scuola è stata svuotata dall’amministrazione di Chiara Appendino e dal suo progressista assessore all’Urbanistica Montanari, ma lo spettacolo di un edificio magnifico, fiore all’occhiello dell’edilizia scolastica torinese (leggi qui la storia della costruzione), lasciato a marcire, suscita sbigottimento anche in chi come noi ha malizia da vendere. Aule luminose, androni infiniti, campi sportivi interni, una piscina professionale e le piscinette per i bambini più piccoli, un auditorium e un vero e proprio parco alberato che circonda tutto questo. Da Palazzo di Città da un giorno all’altro e senza troppe spiegazioni lo hanno dichiarato inagibile, come scuola pubblica per la periferia ai pentastellati non piaceva, meglio indire un bando e tutto quel bendidio renderlo accessibile solo ai bambini i cui genitori possono pagare l’ingresso, insomma meglio indire il bando per una piscina privata. I vincitori, appena fuoriusciti da un altro progettino di nuova capitalizzazione della periferia, il Bunker, già si sono espressi. Dicono infatti dalla Vertigimn Scuola di Acrobatica: “ma come noi abbiamo vinto il bando per il bene dei bambini della periferia! Speriamo si risolva tutto presto”.

Diretta con Radio Blackout:

Il fiore all’occhiello del quartiere: nuova occupazione in Via Tollegno 83!

Continue reading

Posted in Italiano, Squatting | Tagged , , , | Comments Off on Torino: Occupata l’ex scuola in Via Tollegno [ITA]

Resiste!: 1312 Image

Posted in Image, Multimedia, Resiste! | Tagged , , , , | 1 Comment

Wien (Austria): Anarchist Black Cross Solidarity Festival 25-27 april 2019

Posted in Charla, Concierto, Encuentro, English, Eventos, Pro-Presxs, Taller | Tagged , , , , | Comments Off on Wien (Austria): Anarchist Black Cross Solidarity Festival 25-27 april 2019

Torino: Blocchiamo la città – Corteo contro sgomberi e repressione – 30 Marzo 2019 [ITA-FRA-CAS]

La normalità di questo mondo pare essere totalizzante, negli ultimi anni i processi economici e politici hanno concluso un’opera terribile iniziata con le navi dei commerci tra continenti e le ciminiere di Manchester.
Ogni sfera dell’esistenza umana e ogni pezzo di questo pianeta sono stati fagocitati e risputati come sostanza putrida, non c’è nessun punto dell’intero globo che non sia stato distrutto dalla bulimia sfrenata del capitalismo; non esiste più un pezzo di terra libero, né la possibilità di una vita dignitosa non piegata dalla schiavitù lavorativa per il profitto di un padrone spesso senza volto.
Non esiste altresì neppure la possibilità di sottrarsi, come qualcuno sostiene, adottando comportamenti virtuosi o di autosufficienza materiale in una vita da eremita: nel mondo devastato i liquami industriali e l’aria sporca arrivano ovunque e  proclamano una promessa di morte a cui lo Stato non accompagna più neppure la possibilità di curarsi poiché dopo aver messo fuori legge ogni conoscenza e pratica sul corpo che prescindesse dalla sua mano medica, ora chiude i rubinetti della sanità, lasciando a chi non può pagare esose visite private il peso di affrontare ogni malattia senza lamentarsi; nel mondo devastato non esiste un altrove al riparo da regolamenti edilizi, controlli di polizia e censimenti; nel mondo devastato non esiste un altrove in cui non arrivino le grida di uomini, donne e bambini che affogano in mare, che scappano dalla povertà, che vengono sfrattati e buttati in mezzo alla strada.

La stessa possibilità di immaginare e praticare un attacco che ci possa far respirare libertà, viene sempre più aggredita dagli apparati della repressione, sul piano materiale dal lavoro di polizia e magistratura e su quello simbolico dagli inneggiati valori di legalità e democrazia del mondo occidentale, entro i quali deve svolgersi un pacato dissenso, collaborante e partecipativo, pena lo spettro del terrorismo e di un terrificante caos sociale – per loro e per chi ha qualcosa da difendere in un mondo devastato. Chi non vuole sedersi al tavolo di trattative con istituzioni, banche ed enti caritatevoli può accomodarsi nelle patrie galere.
Quanto quest’ordine asfissiante entro cui si erige e raffina il controllo non sempre tenga, lo mostrano le esplosioni di rabbia e distruzione che nascono da un pieno di sopportazione e sfociano in ribellioni diffuse pur senza trovare una prospettiva.
In Italia è più che mai visibile questo sfacelo e dopo anni di ristrutturazione economica la guerra endemica per la sopravvivenza diventa palese, gli impoveriti sono aizzati contro i diseredati, i cittadini contro gli stranieri, chi ha rinunciato definitivamente alla propria libertà contro chi non si arrende: è il germe della guerra civile che cerca di uscir fuori dalle ceneri del conflitto sociale.
Un clima questo che è eredità dell’operato di ogni istituzione statale nazionale e delle tensioni predatorie del capitalismo globale. L’ultimo governo ha giovato elettoralmente di questa situazione canalizzando a proprio favore l’insofferenza di vaste fasce di popolazione: Movimento 5 Stelle e Lega hanno costruito in coro un orizzonte di disciplina al lavoro e repressione acuta, dal reddito di cittadinanza fino al pacchetto sicurezza. Senza troppe riflessioni analitiche si può affermare che insieme questi due partiti hanno costruito la maggior sproporzione di potere dell’Italia repubblicana tra governanti e governati, fornendo allo Stato la possibilità di intervenire con forza bieca in ogni situazione di crisi sociale o contro ogni tentativo di resistenza. Questo è il terreno in cui si muove la violenza statuale, che è pressoché unilaterale, dall’alto verso il basso, e ha come obiettivo quello di mantenere indisturbata questa direzione, di uccidere sul nascere qualsiasi lotta degli oppressi.
A Torino, città sull’orlo fisico della bancarotta nonostante tutti i tentativi di riconfigurare l’assetto monolitico e industriale dell’economia in uno di investimenti diffusi e turismo, ha preso il potere comunale proprio uno dei due partiti a capo del parlamento nazionale. Il M5S, attraverso il volto nuovo della alto-borghese Chiara Appendino, è salito in Sala Rossa grazie il voto elettorale delle periferie a cui ha promesso a gran voce e senza pudore crescita occupazionale e servizi sociali. “Basta opere inutili, solo welfare e rinascita!”, andavano dicendo. Non ci è voluto molto e l’illuso elettorato è tornato presto con i piedi a terra, in città non si riesce neppure a prenotare una visita medica e la maggior parte dei “torinesi” vive in spazi angusti spartendo salari precari e frustrazioni sicure. Si arranca come prima, peggio di prima. Dopo quasi tre anni, l’amministrazione comunale è a un passo dalla caduta e i risultati che sottolinea di aver raggiunto sono manco a dirlo quelli repressivi: lo sgombero dei rifugiati dalle palazzine dell’ex-Moi, lo sgombero dei campi rom e quello degli anarchici.
Non è un caso che quest’ultimo continui a preoccupare i politici cittadini e le autorità poliziesche. L’Asilo occupato era un posto in cui si provava con costanza a organizzarsi contro questo mondo di miseria e sfruttamento, e questo grande e ostinato coraggio è per lorsignori un esempio troppo pericoloso in questi tempi. Sono consapevoli infatti che hanno fatto seccare ogni prato, che ora vige il silenzio di questo deserto, ma sanno anche che la sterpaglia prende fuoco e che brucia velocemente.
Chiunque provi a essere scintilla deve essere spento, soffocato.
Così come hanno provato a soffocare la rabbia di sei compagni arrestati a Torino per la lotta contro il Cpr, così come hanno provato a soffocare la rabbia di sette compagni trentini accusati di terrorismo.
Così come provano a soffocare con la paura la tensione di chi nelle ultime settimane è sceso in strada a dare filo da torcere a chi decide e reprime.
In ballo oggi non c’è solo il destino di un asilo o di un gruppo di caparbi anarchici, il ballo oggi c’è il seme del coraggio, il seme che tutti coloro che vedono gli scempi di questo presente devono preservare come la cosa più cara.
Il 30 marzo a Torino bloccheremo la città per continuare a innaffiarlo.
Se un fiore nuovo nascerà dipende da noi.

Con Agnese, Silvia, Nicco, Antonio, Beppe, Stecco, Giulio, Poza, Nico, Rupert e Sasha nel cuore, per la libertà di tutti e tutte.

Mercoledì 20 marzo ci sarà la presentazione del corteo presso la sede di Radio Blackout, alle 20:30 in via Cecchi 21/a.

Continue reading

Posted in Castellano, Eventos, Français, Italiano, Llamamiento, Manifestación, Solidaridad | Tagged , , , | Comments Off on Torino: Blocchiamo la città – Corteo contro sgomberi e repressione – 30 Marzo 2019 [ITA-FRA-CAS]

[Fanzine]: Antifeminismo y agresiones de genero en entornos antiautoritarios y espacios liberados [CAS-CAT-ENG]

antifeminismo y agresiones de género

“ANTIFEMINISMO Y AGRESIONES DE GÉNERO en entornos antiautoritarios y espacios liberados” es el título del fanzine que he terminado hace unos días. Y cómo reseño en la contraportada: “Este texto nace del deseo de responder a algunas de las cuestiones que surgen dentro del entorno antiautoritario cuando se da una agresión de género. De querer avanzar y reabrir un debate en los espacios afines que nos haga cuestionar nuestros posicionamientos y actitudes. De elaborar unas reflexiones de las que quede constancia. Desde una perspectiva feminista, escrito desde la crítica y la autocrítica, desde la experiencia y el aprendizaje, pensado específicamente como un acercamiento de posturas hacia las compañeras no feministas. Algunas de la preguntas que se lanzan son: ¿Qué es una agresión de género? ¿Quiénes agreden? ¿Cómo podemos defendernos? ¿Cómo posicionarnos ante otras agresiones? ¿Cómo apoyar a la agredida? ¿Qué hacer con el agresor? Antifeminismo, comunicados y espacios no-mixtos.”

Si a alguna le apetece tratarlo más personalmente escribid al mail (rechazodistro@gmail.com), encantadísima.

Muchas gracias a todas las que habéis contribuido a este texto, bien sea apoyando con las correcciones, animándome a escribir, llevándome la contraria o reforzando mi perspectiva.

Adjunto el fanzine en pdf. (La portada se imprime a doble cara y el cuerpo en modo folleto. También tengo copias físicas, por si alguien quiere). Está casi la traducción al inglés y por revisar la versión en francés. Si alguna está interesada en hacerlo a otro idioma, que me contacte.

Difundídlo si os apetece.

Un abrazo preciosas!

A.

[CAT-ENG]…

Continue reading

Posted in Antisexismo, Castellano, Catalá, English, Fanzines, Gender violence | Comments Off on [Fanzine]: Antifeminismo y agresiones de genero en entornos antiautoritarios y espacios liberados [CAS-CAT-ENG]

Italy: Update on the repressive operation “Scintilla” in Turin and news on the operation “Renata” in Trento/Rovereto [ENG-DEU]

This is an update about the repressive operation “Scintilla” in Turinand news about the operation “Renata” in Trento/Rovereto.
Freely translated and summarized from Macerie
autistici.org/macerie/
and Roundrobin roundrobin.info/
Originally published in German on Barrikade.info
barrikade.info
***Turin – Operazione Scintilla***
Giada and Larry were released from custody.
The accusation of subversive association (Article 270) was dropped. The other accusations remain for all defendants, except:
Niccolò was sentenced to “double imprisonment”, one for art. 270, the other for a firecracker apparently found in his house.
Background information on Turin, see
https://enoughisenough14.
You can continue to write letters to and support the remaining Turin
prisoners:

Continue reading

Posted in Deutsch, English, Noticia, Repressión | Comments Off on Italy: Update on the repressive operation “Scintilla” in Turin and news on the operation “Renata” in Trento/Rovereto [ENG-DEU]

Scripta Manent: Richieste di condanna del PM [ITA-ENG]

from: autistici.org/cna/

Le richieste di condanna fatte dal P.M. Roberto Maria Sparagna della procura di Torino, per gli imputati del processo Scripta Manent sono:

Alfredo: 30 anni
Anna: 29 anni
Gioacchino: 7 anni e 6 mesi
Valentina, Marco, Pasquale, Omar, Erika, Alessandro, Daniele, Stefano, Claudia, Sergio: 6 anni e 6 mesi
Alessandro A. , Francesca: 8 anni
Nicola: 10 anni
Danilo: 10 anni
Patrizia: 7 anni e 3 mesi
Carlo: 8 anni e 3 mesi
Gabriel, Stefano F., Elisa: Anni 7

Per nessuno le attenuanti generiche.
Nessuna recidiva contestata.

[ENG]

Continue reading

Posted in English, Italiano, Noticia, Repressión | Tagged , , | Comments Off on Scripta Manent: Richieste di condanna del PM [ITA-ENG]

[RTF]: Solidarity with Mondeggi bene comune, Asilo Occupato, Amassada and ROD Factory [ENG-FRA-DEU]

The European Assembly finished this year with a demonstration in support of the occupied farm of Mondeggi, joining a demonstration of resisting students. The selling of Mondeggi’s land will be discussed on March 1st, for which a sit-in in front of the town hall is planned. We decorated the city of Florence with various banners, to call for support on the 1st of march, and also show solidarity with the squat Asilo Occupato in Turin, the Amassada in France and the squatted factory ROD in Llubljana, which is also under threat of expulsion soon.

https://mondeggibenecomune.noblogs.org/

https://douze.noblogs.org/

This post is also available in: Français (French) Deutsch (German)

Posted in Deutsch, English, Français, Reclaim The Fields, Solidaridad, Squatting | Tagged , , , , , , | Comments Off on [RTF]: Solidarity with Mondeggi bene comune, Asilo Occupato, Amassada and ROD Factory [ENG-FRA-DEU]

Italia: Sobre la represión contra lxs anarquistas en Italia [CAS-ENG]

fuente: actforfreedom trad: anarquia

Desafortunadamente, Italia tiene un largo historial de operaciones represivas contra lxs anarquistas.

Desde el Proceso Marini en los ’90, las oleadas de represión contra compañerxs, que llevaron a las rejas a muchas personas con cargos por terrorismo o asociación criminal, fueron incontables. Solo por nombrar algunas de las operaciones represivas más grandes: Cervantes, Croce Nera, Ardire, Mangiafuoco, Thor, Ixodidae, Nottetempo, Fuoriluogo… Estas operaciones generalmente condujeron a varios allanamientos en casas por toda Italia y al arresto de varixs compañerxs que pasaron 1 o 2 años en prisión preventiva. Luego afrontaron juicios por cargos de “asociación” y generalmente fueron también acusadxs de varias acciones para las cuales los inquisidores nunca encontraron a ningún responsable. A veces, la implicación pública de estxs compañerxs en la lucha anarquista y su expresión abierta de las ideas anarquistas (apoyo a acciones, solidaridad con lxs prisionerxs, gestionar una revista o una página web anarquistas etc.) es la única prueba que lxs fiscales llevan al tribunal. Por esta razón, en la mayoría de los casos, todxs lxs acusadxs son más tarde absueltxs en el juicio, pero solo tras haber pasado muchos meses o incluso años en prisión.

Además de estas enormes operaciones, hay una constante represión a pequeña escala contra grupos anarquistas locales que están especialmente activos en el territorio, por ejemplo con luchas contra la represión policial, los desahucios, los centros de detención para migrantes, las cárceles, la gentrificación, los intereses corporativos… En estos casos lxs anarquistas son constantemente reprimidxs con juicios recurrentes y pierden mucho de su tiempo entrando y saliendo de prisión, de los arrestos domiciliarios o de otras restricciones de libertad. Este tipo de estrategia policial de intentar “quemar” a compañerxs, con el objetivo de destruir grupos anarquistas locales ocurre en muchas ciudades pero desde hace varios años ha sido especialmente fuerte en Turín.

Ya que es imposible relatar todos los juicios y casos de represión que están pasando, con este texto nos concentramos en tres operaciones represivas principales por las cuales muchxs de nuestrxs compañerxs son mantenidxs actualmente en prisión: la Operación Scripta Manent, la Operación Pánico en Florencia y la última, la Operación Scintilla en Turín.

INDICE:

Continue reading

Posted in Carcel, Castellano, Repressión | Tagged , , , , | Comments Off on Italia: Sobre la represión contra lxs anarquistas en Italia [CAS-ENG]

[Riflessione]: Degenerazioni – Tra orgoglio e vittimismo di genere [ITA-CAS-ENG]

(Scritto apparso sul numero 3 del giornale anarchico Vetriolo)

Sono anarchica, non sono femminista perché percepisco il femminismo come un ripiegamento settoriale e vittimista, non ho mai fatto discriminazioni di genere anche se non uso convenzioni linguistiche gender-friendly, anzi uso spesso un linguaggio sporco e politicamente scorretto. Ritengo che nella ricerca dell’anarchia, ovvero nella pratica di rapporti antiautoritari sia già contenuto e vada coltivato l’annullamento di privilegi ed oppressioni di genere. Ah, dimenticavo, detesto l’autocoscienza in sede pubblica e pure le assemblee le ritengo uno strumento spuntato. Capisco ed ho la volontà di incontro, ma vedo come troppo spesso il momento assembleare scada nell’autorappresentazione sterile. Ecco, di questi tempi si rischia di dover esordire con un preambolo simile per entrare nel ginepraio dei luoghi comuni su genere e femminismo, districandosi nell’intricatissima incapacità e inabilità a rapportarsi della galassia anarchica, con un range di comportamenti che va dall’iperemotività al burocratico calcolo della posizione da assumere (e del grado di compromesso negoziabile) in una lotta. Non credo che comportamenti autoritari e sessisti si combattano cercando di diffondere nuove convenzioni linguistiche e riscaldando in salsa alternativa brandelli di retorica indignata mainstream (tra #nonunadimeno, contatori di femminicidi in TV, pride, scarpette rosse e coccarde arcobaleno).

Piuttosto bisognerebbe riconoscere questi come indici dell’ennesima operazione di decostruzione di significato reale e recupero in atto. Ovvero, credendo di opporvisi, di fatto ci si sta adeguando agli stessi codici comportamentali e normativi concessi dal dominio, come sfiatatoi di tensione.

Non è una novità che il potere economico e politico tenda a fagocitare e ridigerire tutto, sempre più veloce, si vedano ad esempio le perle di neoconservatorismo e conformismo anti-sessista, anti-razzista e quant’altro che vengono quotidianamente elargite dai media.

Un iniziale fraintendimento credo sia l’incapacità di collocare determinati comportamenti, riducendo in chiave di problemi di genere quanto dovrebbe essere proprio di una più ampia critica in senso antiautoritario dei rapporti e delle capacità di comunicazione e interazione tra individui.

Continue reading

Posted in Antisexismo, Castellano, English, Italiano, Reflexión | Tagged , , , , , , , | Comments Off on [Riflessione]: Degenerazioni – Tra orgoglio e vittimismo di genere [ITA-CAS-ENG]

Madrid: III Encuentro anarquista contra el sistema tecnoindustrial y su mundo [CAS]

III Encuentro anarquista contra el sistema tecnoindustrial y su mundo

Por tercer año consecutivo tendrá lugar en el CSOA La Gatonera (C/ Valentín Llaguno, 32) el Encuentro contra el sistema tecnoindustrial.

Este encuentro surge debido a la necesidad de generar un discurso contra el sistema de dominación en el que nos hayamos, dicho sistema impregna el mundo que nos rodea bajo una lógica tecnocientifica donde todo es medible, cuantificable y por tanto, está sujeto a un control. Dicho desarrollo se basa en la sustitución de los procesos naturales por procesos técnicos sometiendo así a los individuos, animales y el ecosistema a la mega máquina.

Cómo anarquistas consideramos que la lucha debe integrar la necesidad de proteger nuestro medio y recuperar la autonomía que este sistema nos ha arrebatado.

Durante el encuentro se realizarán charlas sobre:

– Inteligencia artificial
– Lucha contra el desarrollo tecnológico en Inglaterra
– Transhumanismo
– Contra el ecoextremismo y las tendencias misantrópicas

Y mucho más…

+ Información próximamente en:
contratodanocividad.espivblogs.net

– Para contactar: contratodanocividad ARROBA riseup.net

ACUDE Y DIFUNDE
¡POR LA LIBERACIÓN TOTAL!

Posted in Castellano, Encuentro, Eventos | Tagged , , , , | Comments Off on Madrid: III Encuentro anarquista contra el sistema tecnoindustrial y su mundo [CAS]

Barcelona: Pichanga – Teatro-documental politico en Plaza de las Palmeras, Sant Andreu 06-03-2019 [CAS]

Pichanga
 
Es una obra de Teatro documental que relata la historia de la generación de los 90 en chile a partir de lo vivido por  Cristián López, desde que se tomaba las calles del barrio para pichangear con sus amigos de infancia, hasta que se tomaba las calles para marchar el 2011, como estudiante de teatro y como un actor más del Movimiento Estudiantil Chileno que dio la vuelta al mundo. A partir de este relato autobiográfico, el montaje refleja la historia de la generación de los 90, esa generación que nació después de la dictadura y volvió a soñar. La generación de los Alexis Sánchez, los Arturo Vidal y los Cristian López.
Benefit Presxs !
Posted in Castellano, Eventos, Resiste!, Solidaridad, Teatro | Tagged , , , , | Comments Off on Barcelona: Pichanga – Teatro-documental politico en Plaza de las Palmeras, Sant Andreu 06-03-2019 [CAS]

To jest call out na skłot Przychodnia [PL]

“Pamiętaj – jeśli nie czujesz się z czymś dobrze, to jest to ważniejsze od wymówek kogoś, kto to spowodował. Nierespektowanie tych zasad skutkuje wystawieniem za drzwi.”

Powyższe słowa kończą tekst ulotki, którą kolektyw Przychodnia stworzył w ramach starań o utworzenie bezpiecznej przestrzeni. Na początku za to czytamy: „Skłot Przychodnia to miejsce, które chcemy czynić wolnym od przemocy seksualnej”. Każda uczestniczka i uczestnik wydarzeń organizowanych na skłocie otrzymywał jej egzemplarz z prośbą o zapoznanie się z jej treścią. W oczywisty sposób, zasady te powinny dotyczyć również nas wszystkich. Pamiętamy doskonale, jak wspólnie tworzyliśmy jej zawartość (treść całej ulotki na końcu tekstu).

Ten tekst powstał ponieważ uważamy, że to co, się stało na skłocie Przychodnia jest na tyle poważne, że każdy i każda kto może mieć kontakt z tym miejscem powinien i powinna mieć możliwość poznania naszej historii. Napisałyśmy to, ponieważ uważamy, że Przychodnia nie jest miejscem bezpiecznym, ani wolnym od przemocy. Napisałyśmy go, bo uważamy, że przemoc należy ujawniać i piętnować. Powstał w geście solidarności z osobami poszkodowanymi. Jest to opowieść zbiorowa – wydarzenia, o których tu mowa, miały miejsce na przestrzeni roku. Jej punktem kulminacyjnym była środa 28 marca 2018 roku.

Mamy świadomość ile czasu minęło, że dla wielu z was takie rzeczy podobno ulegają przedawnieniu. Totalnie tak nie jest. To wszystko, co się stało, będzie równie złe i zasługujące na potępienie za 10 czy 50 lat. Mamy tylko nadzieję, że mechanizmy działania w takich sytuacjach będą już wtedy opanowane do perfekcji i będziemy żyć w świecie, w którym ofiary przemocy nigdy nie będą same. Czemu piszemy o tym teraz? Jako osoby pokrzywdzone zdecydowałyśmy, że to będzie dobra chwila. Potrzebowałyśmy czasu na przemyślenie i na poukładanie sobie wszystkiego. Tekst ten jest dla nas w pewnym sensie ostatecznością. Wszystkie inne próby poradzenia sobie z istniejącymi problemami zakończyły się niepowodzeniem. Szukaliśmy wsparcia u innych grup wolnościowych – jeśli je znajdowałyśmy, okazywało się ono niewystarczające, a (z nielicznymi wyjątkami) również dość chwiejne i krótkotrwałe.

Na przestrzeni lat skłot Przychodnia zmieniał się i tak samo było z jego mieszkańcami. Niestety, już od dłuższego czasu sytuacja na skłocie zaczęła się pogarszać. Stopniowo odchodziły stamtąd kolejne osoby, zniechęcone brakiem reakcji ze strony reszty kolektywu i niepotrafiące dłużej znosić zachowań, które nie powinny mieć miejsca w żadnej wolnościowej przestrzeni. Tych „krzywych” zachowań i sytuacji było naprawdę wiele i nie ma tu miejsca na opisanie każdej. Dość powiedzieć, że osoba tworząca Przychodnię niemal od samego początku, opuściła skłot z powodu ataków transfobicznych i stosowania wobec niej przemocy.

W tym tekście skupimy się na sytuacji, która była najpoważniejsza w skutkach, a jednocześnie dobrze obrazuje mechanizmy przemocy – schemat obecny wszędzie, gdzie ona występuje, w tym niestety powielony na skłocie Przychodnia. W marcu ubiegłego roku doszło tam do rażącego przypadku przemocy seksualnej. Takie sytuacje zdarzają się niestety w każdym środowisku, kluczowe jest to, co następuje potem. Na skłocie Przychodnia zarówno proces wyjaśniania zajścia, jak i jego pokłosie, ujawniły bardzo poważne problemy. Co się właściwie wydarzyło?

Na Przychodni doszło do nadużycia seksualnego. Członek kolektywu zachował się wbrew wszelkim dopuszczalnym normom. Osoba, która doświadczyła przemocy, zgłosiła się do jednej z nas kilka dni po zajściu. Nasza reakcja była natychmiastowa. Pojawiliśmy/łyśmy się na miejscu i poinformowaliśmy/łyśmy osoby – zarówno z Przychodni jak i Syreny (sąsiedniego skłotu, którego mieszkańcy często współpracowali z członkami Przychodni) – o tym, co miało miejsce i o tym, że istnieje potrzeba interwencyjnego spotkania kolektywu. Ku naszemu zaskoczeniu, większość osób obecnych na Przychodni nie wykazała zainteresowania sprawą. Sprawca przemocy – Jarek – został prewencyjnie usunięty z przestrzeni skłotu. Wszyscy otrzymali informację, że osoby interweniujące w sprawie Jarka nie czują się bezpiecznie, dopóki przebywa on w budynku oraz że w obliczu potencjalnego zagrożenia jakie stwarza, do wyjaśnienia sprawy, nie ma tam prawa wstępu. Został również poinformowany o możliwości stawienia się za 4 dni na zebraniu kolektywu, na którym będziemy wyjaśniać tę sytuację, jeśli uważa, że został potraktowany niesprawiedliwie lub że powinnyśmy o czymś wiedzieć. Różne skłoty wypracowują różne sposoby podejmowania decyzji: na Przychodni cotygodniowe zebranie kolektywu to moment, kiedy podejmuje się wiążące dla wszystkich decyzje, omawia bieżące sprawy i rozstrzyga konflikty. No i tu sprawa (przynajmniej według nas) powinna się zakończyć. Niestety, stało się zupełnie inaczej.

Continue reading

Posted in Gender violence, Noticia, Polski | Tagged , , | Comments Off on To jest call out na skłot Przychodnia [PL]