Fonte: https://zad.nadir.org/spip.php?article599
In caso di stato di fermo:
Se sei in stato di fermo, allerta le persone intorno a te perché possano avvisare il legal team (06.75.30.95.45)
Se sei testimone di uno stato di fermo: chiama il numero del legal team (06.75.30.95.45). Devi fare una descrizione fisica e dei vestiti della persona fermata, e anche l’ora, le circostanze e il luogo del fermo. Non dare nessun nome al telefono e nessuna informazione sulle infrazioni commesse (esempio: “il mio amico stava scrivendo sui muri”). Se non rispondono al telefono, lasciare un messaggio con un n° di telefono, richiameranno più tardi. Questo numero (06.75.30.95.45) serve esclusivamente a centralizzare le informazioni sugli arresti e a organizzare il sostegno (andare a prendere la gente al posto di polizia, preparare la difesa per i processi…). Non dimenticate di richiamare per segnalare l’uscita dello stato di fermo, o l’uscita di un amico. Per favore non intasare il numero chiamando per un altro motivo.
Una volta al posto di polizia: Se ci resterai 4 ore o meno: allora è una semplice verifica d’identità. Se è uno stato di fermo (GAV = guardia a vista) ti sarà comunicato nella prima ora del tuo arresto. Può durare 24 ore, poi essere rinnovato per una sola volta altre 24 ore (salvo certi casi come terrorismo o bande armate, dove può durare 96 ore). Appena ti è segnalato lo stato di fermo hai diritto di chiedere di vedere un medico (anche se non prendi medicine, anche se non hai ricevuto manganellate durante l’arresto). Puoi anche chiedere di chiamare un parente ma è la polizia che lo farà. Un avvocato con il quale avrai un colloquio può, su tua richiesta, essere presente durante le audizioni dello stato di fermo. Se non ne conosci ne avrai uno d’ufficio. Se siete in diversi al posto di polizia lascia gli avvocati vicini per quelli che rischiano di più penalmente. L’avvocato non è forzatamente il tuo complice, non sei per niente obbligato di raccontargli tutto, né di dargli completamente fiducia. Sei tu che scegli la strategia di difesa e che definisci la tua attitudine verso la polizia.
Strategie di resistenza e di non cooperazione: per rallentare il lavoro della polizia, qualcuno fa scena muta e rifiuta di dare i propri dati anagrafici. Altri dichiarano solo lo stretto minimo (cognome, nome, data e luogo di nascita). Stare zitto è un diritto: durante l’interrogatorio puoi rispondere “non ho niente da dichiarare” (diverso da “non so niente” che equivale a dichiarare qualcosa). Più sono fatte collettivamente più le attitudini di difesa sono efficaci e facili da tenere. Quale che sia la strategia, non dare soprattutto nessun informazione sugli altri fermati. né sull’azione. Non si accusa mai qualcun altro e, checchè ne dicano gli sbirri, dire di più non accorcierà il tuo stato di fermo e può complicare la tua difesa il giorno del processo. Puoi rifiutare di firmare i documenti presentati dagli sbirri (resoconto d’interrogatorio, verbale di uscita dello stato di fermo…) Firmare è riconoscere che tutto ha avuto luogo così, e impedisce di ritornare sui dettagli detti o subiti durante il fermo di polizia. Puoi rifiutare le foto d’identificazione, le prese di impronte digitali e la schedatura del DNA. Se questi rifiuti costituiscono di per sè dei delitti, rifiutare la schedatura è una posizione politica.
In caso di comparizione immediata: all’uscita dello stato di fermo, puoi essere portato in tribunale dove puoi rifiutare di essere giudicato una volta alla sbarra. Il che aumenta il rischio di controllo giudiziario, perfino di detenzione preventiva. Tuttavia, le pene sono generalmente più pesanti in comparizione immediata. Rifiutare di essere giudicato in comparizione immediata ti permette di guadagnare tempo per preparare la difesa. Se puoi giustificare un lavoro e un luogo dove dormire, hai meno probabilità di essere posto in detenzione preventiva.
In azione:
Sei libero o meno di avere con te i documenti d’identità. Possedere una carta d’identità non è obbligatorio. Qualcuno rifiuta di dare la propria identità. Il che aumenta il rischio di una verifica d’identità (4 ore al posto di polizia), ma utilizzato come strategia collettiva, complica il lavoro di schedatura da parte della polizia e può permettere di rimanere anonimi.
Pensa di tenere con te: il contatto di un avvocato e, se segui una cura, prendi le medicine e/o una ricetta medica (attenzione: il documento è nominativo!).
Attenzione alle conseguenze se hai su di te: droghe illegali, armi (coltello svizzero, cutter), armi da tiro (bottiglia in vetro, pietra) agendina con indirizzo e numeri telefonici (che possono essere sequestrate per alimentare il lavoro degli sbirri).
Contro i gas: acqua fisiologica per sciaquarsi gli occhi; limone, aceto, Maalox o Xolaam (diluito al 50% con acqua!) per mettere sul fazzoletto e la pelle; occhialini da sub per proteggerti. Respirerai meglio.
In caso di carica: non spaventarti, restare in gruppo, non lasciare nessuno isolato per tentare di evitare gli arresti (estrarre una persona da un gruppo saldo è più difficile per la polizia). Pensa a tener un occhio sul gruppo, perché chi non potrà seguire rischia di essere arrestato. Fare blocco dá forza, prova a restare con gente che conosci, così se qualcuno si fa arrestare, gli altri potranno avvisare il Legal Team che inizierà a preparare il sostegno.
In caso di ferite: fare un cordone per proteggere il ferito mentre continuate a sorvegliare gli sbirri. Grida “Médic”, indicando il punto dove si trova la persona ferita. Se senti gridare “Médic” rilancia l’appello e la localizzazione.
Puoi anche chiamare l’equipe medica al telefono:
N°dell’Equipe medica della Zad: 06.43.28.15.97
In caso di controllo stradale:
A meno di una commissione rogatoria o di un decreto del Procuratore:
Solo l’autista del mezzo è obbligato a fornire il documento d’identità; i passeggeri non sono tenuti a declinare la loro identità, né a fornire i documenti agli sbirri.
I gendarmi e i poliziotti non possono perquisire il veicolo, non dispongono dei diritti di dogana. Quando vi chiedono “aprite il baule per favore” potete rispondere di no!
Se gli sbirri insistono per controllare i passeggeri e perquisire il veicolo, potete esigere da loro che vi facciano leggere i documenti che li autorizzano (pensare a controllare la data). Queste operazioni possono essere fatte solo da un Ufficiale di Polizia Giudiziaria. Chiedete allo sbirro che effettua il controllo di fornirvi la sua tessera (è obbligato) che comprova che ha il diritto di effettuare tali controlli. Se il vostro veicolo è anche il vostro luogo di abitazione (furgone camperizzato per esempio) gli sbirri hanno bisogno di una commissione rogatoria che li autorizzino a perquisire il veicolo. Nel caso di una partenza in convoglio, è possibile rifiutare collettivamente il controllo, a volte funziona. E’ importante in quel caso che qualche passaggero scenda dalle macchine per raggiungere il veicolo di testa che stanno controllando. Comunque, più i controlli sono lunghi e laboriosi per gli sbirri, più rischiano di scoraggiarsi e di abbandonare i controlli.
Numero del Legal Team della ZAD: 06.75.30.95.45
Memorizza il nome di un avvocato conosciuto del LegalTeam.