ZAD-28nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

https://zad.nadir.org/spip.php?article676

Foto dei giorni scorsi

- 00:14  Per ritornare sulla notte, il resoconto di L. che era presente e che ha assistito all’incendio del fienile del Rosier.

ohoh! I pompieri?

Un gruppo di compagni non era distante e hanno sentito un’esplosione. Si sono allora diretti verso il Rosier e hanno visto che il fienile era in fiamme. L. insiste nel dire che non ci sono quadri elettrici e che il terreno è praticamente allagato. Una volta arrivati decidono di chiamare i pompieri, bisogna anche ricordare che il tetto del fienile conteneva amianto… Dopo circa due ore e mezza…, arrivano 10 furgone di antisommossa che scendono veloci, puntanto verso le 7 persone che hanno deciso di rimanere fino alla fine. Carichi di odio, manganello alla mano, formano rapidamene un cerchio intorno al fienile, bloccano il passaggio e aggrediscono le persone sul posto. Prese dal panico, le persone non capiscono la situazione, hanno paura di questa nuova situazione.  Il capo degli antisommossa sembra voler temporizzare e dopo un po’ di grande tensione, gli antisommossa si calmano finalmente e tentano di capire cosa succede. Le persone presenti spiegano che hanno solo potuto constatare al loro arrivo che il fienile era andato a fuoco. Tutti devono dare la propria identità e L. da il suo numero di cellulare.
Prima, subito dopo che i primi testimoni arrivassero al fienile, qualcuno vide delle torce nel campo di fronte. Dopo aver verificato, constatano che la barricata inizia ad infiammarsi, ma dopo essersi fatti vivi, la barricata si spegne… come per miracolo…
Secondo tutte le testimonianze, i pompieri non si sono fatti vedere…

- 23:00  Ci segnalano sempre movimenti di furgoni, almeno 4, ovest e sud della barricata ovest del sentiero di Suez.

Un flash info speciale giuridico da informazioni più precise sui verbali di comparizione immediate.

- 22:45  Granate assordante verso le barricate del chat teigne(ux)… Ci sono almeno 3 furgoni sulla barricata del sentiero di Suez. Abbiamo ricevuto questo disegno del villaggio irreducibile, che non si limita alla Chataigne 😉

- 22:25  Secondo la stampa (Ouest France) il compagno è stato condannato a dieci mesi di prigione di cui cinque con sospensione e due anni di messo alla prova per “violenza con l’uso di un’arma, con porto d’arma di categoria 6 e di partecipazione armata e nascosta in un raggruppamento”. Le altre due condanne concordano con le nostre informazioni.

- 21:09  I tre amici, quelli che sono stati arrestati dagli sbirri in civile, hanno appena ricevuto il verbale della comparuzione immediata.

Per il primo, mandato di deposito di 7 mesi senza la condizionale. Interdizione nella Loira Atlantica per 5 mesi dopo l’uscita di prigione salvo sul comune di residenza, con controllo giudiziario per violenza su gendarme e porto d’armi. La persona fa appello, ma va direttamente in prigione!!!

Per il secondo, 2 mesi con la condizionale per essere stato dietro le barricate (raggruppamento).

Per la terza, 6 mesi con la condizionale e 500 € di ammenda per rifiuto di DNA e interdizione della Loira atlantica per due anni.

RIFLETTERE BENE PRIMA DI ACCETTARE LA COMPARUZIONE IMMEDIATA Non avrete tempo di preparare il vostro processo. E’ sempre preferibile di rifiutare, perché le pene sono molto più pesanti.

- 20:30  Ancora un furgone all’incrocio di La Saulce, ma passa e va.

- 19:59  La lista dei prodotti necessari.

- 19:20  Ancora due furgoni all’incrocio di La Saulce (D81/Fosses Noires/Chemin de Suez).

- 18:17   La pala meccanica e tutto il suo seguito è andata via direzione Vigneux.!

- 18:04  Una pala meccanica e due camion da carico sono all’incrocio di La Saulce con una scorta enorme… per il sentiero di Suez?

- 17:18  Sembra calmo dalla parte degli sbirri, ne approfittiamo per organizzare gli accampamenti. Il punto di accoglienza si sviluppa, una lista di piccoli cantieri è affissa per quelli che vogliono dare una mano.

- 16:32  I trattori che sono in sostegno alla Chat Teigne ci informano che rimarranno sul posto senza data limite. Grazie amici, è bello vedere questo cerchio intorno alle capanne!

- 15:18  Sulla strada Paquelais/Ardillières, gli sbirri tolgono le barriere filtranti, gli amici chiedono rinforzi senza stressare, non è la guerra!

Altra lettura: Organiziamoci contro la loro sistemazione della metropoli Nantes/St-Nazaire!

Lettura – Esclusivo:  Hulot : «Notre-Dame-des-Landes è un investimento arcaico»

- 14:30  Ci fanno sapere che dele persone vestite in “moda Zadist” (Ayoye! noi qui non abbiamo coscenza di essere così riconoscibili…), sono state controllate a Nantes ieri e hanno passato sei ore in stato di fermo sotto il falso pretesto di aver rubato un cellulare… Sono state rilasciate senza conseguenze… Si potrebbe lanciare un nuovo stile in città per sostenere la ZAD: calzate gli stivali e saltate nella melma!!!

Rapporto sui feritidurante il week-end 23/24 novembre

- 13:44  I furgoni alle Ardillières sono andati avanti verso la Vache rit, dove stazzionano. Forse vogliono gussare la nostra buona mensa, dato che sono “molto stanchi” e mal riforniti con il rancio da parte loro?

- 13:11  Circolazione: tra Ardillières e Temple, ogni incrocio è presidiato da due autocarri di gendarmi, che stanno nei mezzi. Nessun controllo per ora. Sentiero di suez, tutto bene, idem per Phar Ouest

- 12:57  Il trattore è liberato, si sta dirigendo verso la Chat Teigne! Lì si costruisce, c’è gente d in più fa bel tempo! 🙂

Lettura interessante: Bisogna parlare di Facebook

- 12:53  Nessuna notizia del trattore. ma riceviamo: due amici hanno visto 25 autocarri di antisommossa sulla A85 all’altezza d’Anger dirigersi verso est.

- 12:20  Gli sbirri bloccano un trattore carico di materiale di costruzione all’incrocio del Mulino di Rohanne (D81/Fosses Noires)

- 12:05  Secondo maville.com tre persone passerebbero in comparizione immediatamente, accusate di “raggruppamento, violenze su persone depositarie dell’autorità pubblica, con armi (fionde, lanciapietre) e ribellione “’Sarebbe bello se qualcuno andasse in tribunale per sostenerli!)

- 12:00  Nessun’altra informazione, è piuttosto tranquillo.

- 9:40  Altri controlli stradadi agli Ardillères e al Liminbout (2 autocarri ad ogni punto di controllo)

- 9:30  Ci segnalano dei controlli stradali all’uscita di Vigneux sulla D81

- 9.00  Gli sbirri sono alla barricata nord-ouest della Chateigne e hanno disfatto una barricata di nuova costruzione. Sono faccia a faccia con i compagni presenti. Tutto è calmo per il momento. Ci sarebbero altri sbirri che arrivano all’incrocio del Mulino di Rohanne (Fosses Noires/D81).

Alla Châteigne, i compagni sono sempre presenti per ricostruire e le capanne sono sempre accerchiati dai trattori incatenati. Benvenuto a chi puùòpassare di lì.

- 8:51  Arrivano gli sbirri all’incrocio Fosses Noires/D81.

- 8:11  Alle 7:40 visto 10 autocarri blu sulla tangenziale di Nantes, direzione NDDL.

- 7:53  Nessun informarzione di nessun tipo

- 7:17  Buongiorno! 🙂 Qui dormono tutti 😉

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ZAD-27nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

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Foto dei giorni scorsi

- Correzione: avevamo annunciato che un gendarme aveva reso la divisa, si tratta della deformazione di un informazione. Avrebbe chiesto e ottenuto un badge dell’ACIPA di cui si può vedere la foto:

http://www.rue89.com/sites/news/fil…

- In compenso, gli sbirri iniziano a scaldarsi:

http://www.rue89.com/2012/11/27/mem…

Flash Info

Il dialogo è adesso:

INFO a proposito delle granate assordanti: Un anno fa, la deputata socialista delle Côtes d’Armor, Danielle Bousquet faceva una domanda al governo sull’uso di diverse armi, come le granate http://questions.assemblee-national… All’epoca, sembrava preoccupata -a ragione- dal fatto che queste armi, che avevano già causato ferite, fossero utilizzate. Sarebbe interessante sapere cosa ne è oggi. Per informazione, ecco un estratto della risposta del ministero dell’interno dell’epoca: “L’utiliso eccezionale di queste armi da parte delle forze incaricate della sicurezza attesta del rispetto scrupoloso delle prescrizioni legali, regolamentari e tecniche e la loro volontà di adoperare solo le stretto livello di forze necessarie. Infine, una volta messe in servizio l’uso di questi MPI E’ OGGETTO DI UN SEGUITO E DI UN’INCHIESTA AMMINISTRATIVA E GIUDIZIARIA QUANDO SONO PROVOCATE FERITE. OGNI MUNIZIONE E’ COSI’ RITIRATA DALLE UNITA’ APPENA IL SUO UTILIZZO NON RISPONDE PIU’ ALLE ESIGENZE INIZIALI DI  SICUREZZA ED EFFICENZA”. 

- 19:40  Tanti sbirri sulla zona, ma tutto calmo. Brutta accoglienza ai giornalisti alla Chat Teigne, ci si chiede perché nessuno sulla zad è al corrente delle decisioni “collettive” fate sul posto. Nel frattempo ci si diverte a leggere centinaia di mail, si cerca di rispondere il più in fretta possibile, ma abbiamo dei limiti, pazienza per favore 😉

Lettura: Rue89 – Anche i gendarmi ne hanno abbastanza di Notre-Dame-des-Landes

- 19:11  Riunione Nantes B17  dopo Manifestazione

- 18:20  Le barricate nord verso il Rosier sono state tolte in “dolcezza”.

- 17:00  Le barricate a prossimità del (Fu) Rosier sono attaccate. Non abbiamo molte informazioni ma c’è gente sul posto.

- 16:25  8 autocarri di antisommossa arrivano al Limimbout da ovest.

- 16:00  Sbirri a livello della barricata est sul sentiero di Suez, apparammente offensivi.

- 15:45  9 furgoni di antisommossa dal Temple in direzione chêne des Perrières.

- 15:30  La barricata ovest del sentiero di Suez è attaccata.

- 15:20  A proposito delle 4 persone arrestate ieri, sarebbero ancora in stato di fermo e abbiamo notizie solo di una.

- 15:00  Sono adesso più di 70 sbirri che sono nella foresta.

- 14:45  una cinquantina di sbirri entrano a piedi nella foresta di Rohanne. Dicono che sono qui per distruggere le barricare del Rosier, poi vanno via, ma abbiamo l’impressione che cercano di sapere se si ricostruisce nella foresta.

- 14:19  La prefettura ha chiamato amici del coordinamento per avvisare che stanno venendo per togliere le barricate intorno al Rosier e non per attaccare le capanne del “Chat Teigne”!!! Ci fa un po’ ridere adesso che ci avvisano prima di venire. 😉 In compenso ci chiediamo perché non chiamano gli occupanti per esempio sul telefono di stampa! Vogliono dividerci ma ci sembra ridicolo…

- 13:59  Due uomini sbirri passegggiano sulla strada di Fosses noires. Segnalazione di diversi autocarri verso la 4 x 4 Vigneux de Bretagne.

- 13:40 : La pala mecchanica parte dal Rosier, escortato da un autocarro.

- 12:34  Più nessuno sbirro all’incrocio del Mulino di Rohanne…

- 11:14  Due autocarri di antisommossa arrivano alle barricate a nord del Farouezt (entrata dal sentiero di Pimky). Posizione degli sbirri per chi é interessato: un autocarro all’incrocio Fosses Noires/Route de Fay, un altro sulle Fosses Noires a livello della Sècherie. Ad ovest antisommossa sulla strada del Rosier all’altezza del Rosier (pace alle sue pietre); degli antisommossa anche sulla metà est del sentiero di Suez e all’incrocio del Mulino di Rohanne; altri a piedi dalla parte Sud-est della Lande de Rohanne e infine un elicottero per coprire il tutto!

- 10:10  L’elicottero gira

- 08:13  Informazionei generali sulle costruzioni che sono state fate in seguito alla manifestazione di rioccupazione della chataîgneraie :
AGO ha porso denuncia per costruzione illegale secondo il codice dell’urbanismo. La convocazione per il giudizio avrà luogo il 4 dicembre, ragion per cui non dovrebbero distruggere queste capanne fino a quella data…

- 07:55  La barricata a Est della Chataigneraie è in fiamme con gli sbirri che stazionano di fronte. I blu si appostano sulla strada delle Fosses Noires, l’incrocio del Mulino di Rohanne e il sentiero di Suez (una dozzina di autocarri).

- 07:48  Tutto sembra calmo nella zona, a parte la presenza di 2 almeno autocarri di sbirri all’incrocio del Moulino di Rohanne… triste da dire, ma sembra la norma nella zona!

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ZAD-26nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

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Foto dei giorni scorsi

Flash Info

01:25  Alle ultime notizie, non ci sono più sbirri sul sentiero di Suez, ma ci sono sempre all’incrocio del moulino di Rohanne con tre fari.

01h  Circa mezz’ora fa, una dozina di autocarri di sbirri, una macchina e un gruppo di antisommossa a piedi sono stati vissti sul sentiero di Suez dirigersi verso la Chataigneraie.

E ancora: la stampa conferma che c’erano almeno 10 gendarmi “mascherati in oppositori” questo pomeriggio dietro una barricata della D81, i quali hanno messo la loro fascia “gendarmeria” e arrestato tre persone all momento dell’assalto. Disgustoso. Quattro interpellanze in tutto questo pomeriggio.

INFO: Dopo il comunicato di tre ministri che annunciano il rinvio di sei mesi dei lavori di “dissodamento” (cioè l’abattimento della foresta di Rohanne), dopo il comunicatodi Ayrault annunciando una “commissione di dialogo (ha ha ha!!), la prefettura ha oggi assillato degli oppositori per telefono per proporre il ritiro delle forze dell’ordine a condizione di cessare le costruzioni e le barricate sulle strade. E anche: non possono demolire le capanne della Châtaigne prima del 5 dicembre, per motivi giuridici (ma forse possono di nuovo prendere i materiali e gli attrezzi come venerdì scorso?). Una cosa è sicura: siamo in posizione di forza! E un’altra altrettanto sicura: non cesseremo sicuramente di costruire, abbiamo bisogno di questi luoghi per vivere e organizzarsi, resteremo sul terreno fino all’arresto definitivo del progetto!

A te, andata a prendere aria un po’ più a sud e che consulta sicuramente questo flash info con un po’ di nostalgia (ma sì, ma sì!!!): abbiamo ritrovato la tua bici in una siepe, appena la circolazione sarà ristabilita la porteremo in luogo sicuro!!

Una perla in mezzo a tante altre: citazione d’Auxiette ieri: “L’avvenire della regione dei Paesi della Loira non si costruisce con le capanne. Si costruisce con la ricerca, l’innovazione, l’accessibilit”.

- 19:45  Non ci sono più antisommossa né au Far né all’incrocio des Fosses noires. Che liberazione!

- 19:10  10 furgoni di antisommossa, una pala meccanica e un autocarro portano via i detriti delle barricate.

Per fare risalire il morale ringraziamo i compagni dell’Aveyron che ci hanno proposto il loro municipio come residenza secondaria: sono centinaia ad occupare il municipio di Rodez.

E merda! Abbiamo appena saputo che le 3 persone portate vie alle barricate du Far sono state arrestate da sbirri cammufati in black bock pietre in mano… Erano una decina e sono rimasti durante un’ora dietro alle nostre barricate prima di ripiombare dalla parte sporca dei potenti oppressori al momento della carica dei loro colleghi, marci fino alle ossa!!!

L’inpresa CLENET MANUTENTION il cui nome era scritto sul grande manitou che ha saccheggiato la foresta, ci ringrazia per avere reagito in fretta (vedere sotto l’informazione) e ci segnala di avere ricevuto decine di mails di insulti e minacce e ci chiedono di fare apparire chiaramente che questo mezzo non è più loro e che non sono responsabili.

- 17:50  5 furgoni di antisommossi di Vigneuz verso Notre-Dame.

- 17:40  Alle Ardillères, c’è uno sbarramento filtrante ma non controllano tutti, si passa abbastanza bene.

- 17:15  Notizie della persona che era in comparizione immediata a St-Nazaire: questo contadino ha preso un mese di prigione con la condizionale, ma sicuramente la pena più stramba che si sia mai sentito: divieto di soggiorno sui 4 comuni interressati dal progetto d’aeroporto durante 2 anni. Sì sì, avete letto bene!

Un porta-voce del prefetto diceva poco fa che se avevano fatto arrivare tutti quelli sbirri verso le Farouezt era solo per proteggere lo smontaggio delle barricate, e che, se eravamo gentili e carini andrebbero via e non ci sarebbero più sbirri sulla zona stasera. Naturalmente non ci crediamo (prima di aver visto con i nostri occhi!).

- Piccola vittoria!!! Uno sbirro a messo un adesivo NON all’Aeroporto prima di dare le demissioni, un uomo si è ricordato che era prima di tutto un uomo! In compenso, 3 persone si sono fatte prendere sulle barricate del farouezt…

- 16:40  Una decina di antisommossa passeggiano nella foresta.

- 16:35  Gli sbirri hanno accerchiato le barricate nord e sud davanti al Farouezt e lanciano lacrimogeni. 10 autocarri alla barricata nors, solo 2 vanno verso la sud.

- Point info: sul cantiere di scavi in corso all’est della ZAD: 5 furgoni di Antisommossa scortano 2 pale mecchaniche in peno lavoro, ma ci segnalano che non ci sono molti gendarmi nei campi.

- 16:14  Gli sbirri smontano le barricate sulla strada davanti al Farouezt. Ci sono dei compagni ma chiedono rinforzi.

- 16:10  Una persona passa in questo momento in comparizione immediata al tribunale di St-Nazaire  au tribunal de St-Nazaire per violenza su agente.

- 15:51  Gli sbirri che erano sul posto alla barricata sud al Farouezt sono sempre lì, quelli che erano alla barricata sud sono quasi tutti andati via in direzione del Moulin di Rohanne.

- 15:45  Una decina di furgoni di sbirri arrivano dalle Ardcillères e si diriggono verso le Farouezt.

- 15:05  Tre furgoni di antisommossa e un veicolo di comunicazione a livello delle Fosses noires

- 14:55  Gli sbirri prendono posto a livello delle barricate del Far. Provano anche ad impedire la gente che arriva dalle Fosses noires di andare sulle barricate del Far.

- 14:50  Ci viene indicato che, oltre a portare via i resti della bella casa del rosier, gli sbirri sono venuti oggi per riprendere la D42 tenuta dalle barricate del FarWest da ben due settimane. 20 furgoni di antisommossa e un’enorme pala meccanica osono sul posto.

- 14:45  ALLERTA: le barricate del Farouezt sono attaccati dalle forze del disordine, richiesta di rinforzi.

INFO che ci viene mandata: il grande “manitou” rosso (visto nella foresta venerdi) appartiene alla ditta CLENET MANUTENTION – Cholet 0241586590 e Angers 02416134660 http://www.clenet-manutention.com/ http://maps.google.fr/maps?oe=utf-8… Ma il Signor Clenet ci fa sapere via mail che questo macchinario è stato venduto e non appartiene più alla sua impresa e che non sono responsabili dell’utilizzo che e viene fatto.

- Questa mattina c’è stato una conferenza stampa che ha ricordato che viviamo qui, e che ci rimaniamo!E poi, questo nuovo luogo collettivo della Chataigneraie ha per vocazione di essere un luogo collettivo di organizzazione della lotta per tutti gli opposanti, si continua a costruirlo e a difendere tuti i luoghi di vita della ZAD. VINCI VAI VIA, RESISTENZA E SABOTAGGIO

- 13:00  La strada davanti al Far West si sta riaprendo per festeggiare a più non posso!

- 12:20  Barriere di sbirri all’Ardillières (una macchina e un furgone), controllano i veicoli.

Richiesta: “Cerco in partenza da Angers o d’intorni un veicolo che potrebbe portare via reti, materassi, coperte, fornello a gas, frigo, bici, tavole, corde, etc…” – se qualcuno mi può aiutare, per favore mandare una mail a zad@riseup.net

- 10:26  Gendarmi un po’ ovunque, senza sapere cosa fanno oltre a raccogliere i detriti del nostro bel Rosier. C’é un dispositivo enorme, un gruppo sta andando a vedere. E l’elicottero è appena arrivato.

Info ouest-france!

- 9:50  Decine di furgoni di antisommossa stanno passando a Curette direzione La Paquelais (Da Grand-Champs).

- 9:40  Un trattore al Rossier. Probabilmente un altro per strada..

- 9:10  Confermato dall’AFP : stamattina gli antisommossa si occupano dei detriti.

- 9:00  Punto sugli antisommossa: 7 autocarri sull’ovest, 4 sull’est, 1 autocarro sul campo nord, 2 gruppi al Rosier e un gruppo tra le Rosier e le Chats Teignes.

- 8:52  Si allineano sulla barricata Est.

- 8:50  10 autocarri  Vigneux.  A prioiri, da prendere alla larga, ma non attacherebbero le Chats Teignes oggi, ma toglierebbero i detriti del Rosier. Confirmato dal fatto che 50 antisommossa si posizionano in 3 gruppi.

- 8:05  Spostamenti sospetti verso sud. 3 autocarri di sbirri sono partiti dall’Est.

- 7:36  Gli sbirri avanzano piano piano verso la barricata St.Antoine

- 7:19  Nessuna notizia delle barricate la situazione rimane stabile verso le Chataignières, nessun movimento. Gli antisommossa lasciano passare la gente sulla D81 in macchina per andare a lavorare.

- 6:10  20 sbirri avanzano verso la barricata Est Saint Antoine.

- 5:40  Il flash info inizia. 9 furgoni al sentiero Suez/St Antoine.

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ZAD [CAS] – Un poco del pasado, la vida, los desalojos de la ZAD

Un poco del pasado de la ZAD

Desde hace 40 años, políticos y empresarios planean la construcción de un aeropuerto enorme al lado de Nantes, en Notre-Dame-des-Landes (Bretaña-sur). Como en distintos lugares a lo largo de la Europa, en los que se lucha contra la construcción del tren de alta velocidad, lineas de alta tension, carreteras, proyectos de gentrificacion y represas, como en Euskadi, Val de Susa o el bosque de Kimki, proyectos concebidos en oficinas lejanas que vienen a trastornar un mundo, sus habitantes, sus formas de vivir, sus vínculos y que desfiguran el territorio. La plataforma de asociaciones, colectivos, y vecin@s contra el aeropuerto habían conseguido a través de campañas largas y masivas, retrasar el proyecto. Pero en los últimos años -en plena crisis económica, ecológica y energética- este vuelve a salir de los cajones amenazando la destrucción de 2000 hectáreas de tierras agrícolas, bosques y lugares de vida. Continue reading

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ZAD-25nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

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Foto dei giorni scorsi

Flash Info

Urgente: Domani lunedì mattina, appello a venire numerosi il più presto possibile per difendere la Châtaigneraie con i 40 trattori incatenati che proteggono il sito. Vinceremo! Leggere il comunicato dell’ACIPA.

- 20:25  Gli sbirri sono sempre all’incrocio de La Saulce, hanno acceso un rifflettore gigante che punta verso nord (verso la Vache rit)

Altra proposta ricevuta: Organizzazione di una manifestazione alla fabbrica che fa le granate lacrimogene e assordanti per gli sbirri francesi (qualcosa che possa fare fermare la produzione per qualche tempo).  https://maps.google.fr/maps?q=Usine…

Proposition reçue : Nella vostra lista non esaustiva di risposta alla creazione della comissione etc etc .. Grazie di aggiungere:
- Riportare l’aiuto alimentare in Europa ad vitam eternam… Perché lo sapete… La comunità Europea a partire dell’inverno 2013 non aiuterà più i più poveri… LE BANCHE SI!!! La povera gente già copita dalla vita NO… Ho fatto qualche tempo fa un piccolo video con suono!!! per the airfoodproject… http://youtu.be/cwH4HArSenk

- 19:31  Gli antisommossa sono ripartiti dall’incrocio delle Ardillières. Tutto sembra calmo nella notte ma ci segnalano comunque piccoli movimenti a destra e a sinistra. Mentre tanta gente è indaffarata a la Chat Teigne e si prepara a passare la serata e dormire in questo nuovo luogo di resistenza.

Info Legal Team: 9 persone sono state arrestate ieri, 6 sono state rilasciate nella natura a l’esterno della ZAD dopo controllo d’identità, una era in stato d’arresto ed è stata rilasciata questa mattina senza proseguimento per il futuro. Le due persone arrestate nude a livello del Rosier ieri sono convocate lunedì per esibizionisme sessuale (capo d’imputazione considerato come delitto che può portare ad una schedatura a vita!). Il loro tentativo voleva solo mostrare la vulnerabilità dei manifestanti davanti alle armi delle forse dell’ordine.

- 18:09  2 autocarri di antisommossa visti a la Paquelais.

- 17:5  Una ventina di autocarri di antisommossa sono entrati nel sentiero di Suez… forse aspettano la notte per intervenire?

- 17:47  Gli sbirri sono entrati in casa di privati all’incrocio di La Saulce per togliere gli striscioni nel giardino. Lo stato si impone ovunque per nascondere la contestazione che sale. Vinceremo!

- 16:13  Sono segnalati 5 veicoli di antisommossa venendo dal temple de Bretagne verso les Ardillères.

Anche una proposta di azione che vi giriamo: cercare una sorte di boicottaggio di questo futuro aeroporto raccogliendo l’impegno di uomini d’affari, personalità, eletti, etc… a non utilizare questo aeroporto per andare a Nantes.

- 15:56  La stampa rende conto di una delegazione degli Wletti ricevuta dal prefetto in questo momento. Da parte nostra 3a costruzione continuano ad essere a la Chat Teigne con 200 persone e 40 trattori che le raggiungono! Bello da vedere.

Info  In questo stesso momento a Nantes, il collectif d’élus CéDpa (Collectivo di Eletti Dubbiosi della Pertinenza del Progetto d’Aeroporto a Notre-Dame-des-Landes) invita la popolazione a sostenere la sua azione in corso davanti alla Prefettura di Nantes. Chiedono un appuntamento al Sig. Prefetto per ottenere l’arresto completo delle operazioni poliziesche sul terreno, preambolo necessario ad ogni apertura di dialogo. A questo fine, gli eletti, in sit in davanti alla prefettura, si sono incatenati alle griglie dell’edificio.

- 15:10  Le costruzioni continuano a tutto andare al cantiere della Chat Teigne in un ambientazione conviviale mentre i compagni raccolgono i bossoli dei lacrimogeni che hanno saccheggiato la foresta tutto il giorno ieri! E l’elicottero continua le sue ronde al di sopra delle nostre orecchie.

- 14:09  Ci segnalano un controllo e blocco dei veicoli a livello dell’incrocio che porta a Liminbout sulla strada delle Ardillères a Chênes de Perrière.

Info: avevano annunciato una cinquantina di arresti a Parigi venerdi sera, ma sono 80 persone arrivate rue du Bac nel quadro della manifestazione contro l’aeroporto che sono stati accerchiati da almeno il doppio e interpellati per manifestazione non dichiarata. Sono state perquisite, portate con i camion nel XVIIIesimo arrondissement per verbalizzazione d’identità e rilasciate. Il procuratore è stato messo al corrente ma sembra non ci sarà seguito.

- 12:13  Visto alle 11:50, 10 camion di gendarmi alla Chapelle direzione NDDL.

- 12:09  Nessuna notizia, buona notizia… tempo bello, perfetto per un pique-nique con noi alla “Cha Teigne”. Venite, l’accesso è facile!!!

- 11:35  Alla piccola barricata tutto è calmo, nessun’altra notizia, l’elicottero gira ancora… bella giornata 🙂  l

A sinistra sulla Zad… a destra a Nantes lo stesso giorno. Lavora duro un gendarme!

- 11:08  L’elicottero vola da 19 mn. Il Pique-nique alla  Cha Teigne inizia… c’è gente!

11:00  Cantano e ballano dietro le barricate, la gente arriva di continuo in piccoli gruppi, verso la chataigne o la foresta. Si stanno formando delle squadre per ripulire la foresta di tutte le granate e i lacrimogeni, si discute di ricostruzione… Le cucine iniziano a preparare il pique-nique.

- 10:33  Gli sbirri sono nella foresta, gli amici a la Cha Teigne rimangono vigili.

- 10:04  Sembra che gli sbirri abbiano detto ad un abitante che sono lì per impedire le nuove installazioni e barricate, ma non per attaccare un luogo… Ci crediamo solo a metà.

- 9:00 Gli sbirri sono alle barricate e intorno ai campi.

- 8:42  Ritornano sul sentiero di Suez, con almeno 7 furgoni

- 8:36  Gli sbirri sul sentiero di Suez si ripiegano direzione Carrefour e partono direzione Vigneux

- Sembrerebbe che ci siano stati 3 fermi stanotte, una persona poi liberata, due persone senza notizie.

- 8:06  nessun rinforzo di sbirri, la situazione tiene verso il sentiero di Suez, si passa in macchina alle Ardillières e verso Vigneux. In compenso l’incrocio D81/Fosses noires è bloccato.

- 7:59  Se non è cambiato niente negli ultimi 30 minuti, le barricate tengono sul sentiero di Suez.

- 7:45  Piccolo inghippo tecnico da stanotte, ma il filo d’informazione è di ritorno! Verso il sentiero di Suez, gli sbirri hanno rotto le barricate nella notte e stazionano.

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ZAD-24nov [CAS] – Nueva intervención policiaca en Notre-Dame des Landes, Francia

Nueva intervención policiaca en Notre-Dame des Landes, Francia

Después de la marcha multitudinaria del sábado pasado en Notre-Dame des
Landes, Francia, que aglutino a cerca de 40 000 personas en rechazo al
proyecto de aeropuerto que quiere imponer ahí el gobierno socialista
francés, los opositores, que habían reconstruido en esa semana cabañas y
un nuevo campamento de resistencia en la zona, se enfrentan desde este
viernes 23 de noviembre a una nueva intervención policíaca de más de 500
efectivos desplegados por el gobierno con el fin de acabar con el
movimiento de reocupación. Desde entonces cercos policíacos impiden el
acceso a la zona, y violentos enfrentamientos han estallado. Ya se reportó
que varios manifestantes fueron gravemente heridos por tiros de granadas
lacrimógenas.

Fue a las 6h de la mañana que los compas que dormían en el nuevo
campamento de resistencia fueron despertados violentamente por las fuerzas
policíacas, mientras otros escuadrones se dirigían en dirección de la casa
ocupada más anciana del lugar, “El Rosal”, para proceder a su destrucción.
Por fin, otro contingente intentó desde la mañana del viernes cercar y
desalojar al bosque de Rohanne, donde decenas de compas reconstruyeron
varias cabañas en los árboles para bloquear las veleidades del gobierno de
arrasar el bosque.

“Es la guerra en nuestro pueblo” testimonia una habitante del lugar. “Es
peor que a la época de Sarkozy”. “Es el gran cerco sanitario”, comenta
Julian Durand, portavoz de la Asociación Ciudadana de los Pobladores
Afectados por el Proyecto de Aeropuerto (ACIPA). “Toda la zona está
cercada, y parece que va a tardar toda la noche”. Pero a pesar de los
bloqueos, apoyos solidarios llegaron desde la mañana desde todas las
partes de Francia, y llamados fueron lanzados para que el número más
grande de personas se movilicen de nuevo para respaldar a los oponentes
rodeados. En varios lugares de la región, agricultores bloquearon el
tráfico en solidaridad y procedieron a “operaciones tortuga”, en diversos
ejes de circulación. En fin del día fueron convocados movilizaciones,
mítines y manifestaciones en más de veinte ciudades de Francia, que fueron
a veces reprimidas, como en Paris donde cerca de 100 de los 500
manifestantes agrupados fueron arrestados (pero liberados durante la noche).

En la misma zona del proyecto, los policías lograron proceder a la
destrucción de la casa del Rosal en la tarde, a pesar de la resistencia de
los lugareños. En cambio, el Bosque de Rohanne y el lugar conocido como
“el Castañal” resisten con vehemencia a los embates policíacos, y las
barricadas se multiplicaron de nuevo en los caminos de la zona. En el
nivel legal los oponentes denunciaron la falta de sustento jurídico de la
operación, y pusieron amparos en contra del actuar gubernamental, ya que
el campamento amenazado de destrucción por las fuerzas policíacas se ubica
en un terreno todavía propiedad de un campesino local, cuyo proceso
jurídico de expropiación no está totalmente resuelto.

Tras el enorme impacto de la manifestación del 17 de noviembre pasado que
impulsó la reocupación masiva de la zona, el secretario del interior del
nuevo gobierno socialista francés dijo que «no dejaran por cualquier
pretexto organizarse un quiste» de resistencia en la región, y que «se
hará todo lo necesario para hacer respetar la ley». Pero a pesar de la
determinación de las autoridades en sostener por la fuerza al proyecto, el
conflicto divide cada vez más al propio gobierno, cuya componente
ecologista toma posición públicamente en contra del proyecto.
En toda Francia se multiplican los colectivos locales de solidaridad, y
movilizaciones fueron convocadas en todas las zonas rurales del país por
la Confederación Campesina (sindicato miembro de Vía Campesina y célebre
en el mundo entero por sus movilizaciones en contra de los transgénicos).

Llamamos de nuevo a toda la gente en resistencia, a las organizaciones y a
los colectivos en lucha a estar atentos al conflicto prevalente en
Francia, que opone con cada vez más intensidad los jóvenes, los campesinos
y la gente común a los visiones empresariales y desarrollistas de las
clases al poder, que sean de derecha o que se reivindiquen “socialistas”.

Pueden enviar sus mensajes de apoyo o de solidaridad directamente a:
zad@riseup.net y reclaimthezad@riseup.net
O a montesazules@no-log.org (traduciremos y retransmitiremos allá).

Más informaciones en castellano: https://zad.nadir.org/?lang=es

Y varios artículos en la revista electrónica Desinformémonos:
http://desinformemonos.org/?s=notre+dame

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ZAD-24nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

Filo d’informazione

- 2:40  Vi aspettiamo presto sulle barricate domenica mattina. Non ascoltiamo le sirene ecolo-socialiste, solo la lotta paga! Vinci vai via, Resistenza e Sabotaggio.

- 2:30  3 veicoli almeno tengono l’incrocio de la Saulce.La resistenza continua dalle parte del cantiere.

INFO: i due compagni liberati stasera sono convocati al tribunale il 5 marzo per “aver a saint affrique resistito al capitano Crochet, nella fattispecce capitano di gendarmeria commandante della comunità di  saint affrique” sìisì, si chiama capitano crochet, non è uno scherzo! Zad dapertutto! Coraggio a voi! Resistete!

Peter Pan ovunque,giustizia da nessuna parte!

- 2:00  Ci segnalano un fermo. Sembra che i compagni ne avevano abbastanza di diffendere la 2a barrricata. Sono ritornati sulla 1a, l’hanno ripresa e rinforzata. Ma che fa la polizia?

- 1:05  La strade di Vigneuz è bloccata. I gendarmi hanno installato dei proiettori e attaccano di nuovo la 2a barricata. Hanno almeno 10 furgoni (ma nessun compagno)

- 0:55  Gli sbirri hanno distrutto la 1a barricata ma non sono riusciti a prendere la seconda. Sono andati, con i loro veicoli, a piazziarsi al livello dell’incrocio de La Saulce… poi sono ripartiti a piedi verso il sentiero di Suez. Forse per l’apertura di un secondo round di negozziazione?

- 23:30  Un collettivo di occupanti ha reagito alla proposta di apertura di negozziazioni proponendo una lista non esaustiva di rivendicazioni

- 23:15  Gli sbirri sono quindi di ritorno per il dialogo… Sono a livello della 2a barricata protegendo il cantiere di rioccupazione e lanciando lacrimogeni sulle persone sul posto.

- 23:00  Si apprende che gli sbirri sono di nuovo in posizione sulla zona, all’incrocio de La Saulce e sul sentiero di Suez. Ci lascia perplessi perché apprendiamo nello stesso tempo che

“In reazione a questa giornata di manifestazione e scontri, il governo affiderà la settimana prossima, con spirito di tregua, ad una commissione di dialogo, la cura di esporre il progetto contestato d’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes e di sentire tutte le parti in causa”.

Ah ! ah !

- 20:40  Si apprende che alla manifestazione di Nantes una persona è stata fermata e due sono state ferite ( manganellate sulla testa).

Ricevuto, si condivide l’idea: se non si può entrare si potrebbe accerchiare le barricate blu con le nostre macchine…?

- 20:00  Nantes: la manifestazione si è dispersa, le presenza poliziesca diventava veramente importante (tutti gli sbirri di qui erano là?). La serata prosegue in musica a Bitche.

- 19:30  Sembra che si inizia a ricostruire nella foresta…

- 19:15  Gli sbirri sono partiti sotto gli urla facendo ancora feriti..

- 19:10  Nantes – Dopo una pausa davanti alla prefettura e per eludere un’eventuale carica dei gendarmi, la manifestazione è ripartita nell’altro senso. Che felicità. VINCEREMO!!!

INFO NDDL Vergogna a Philippe Bataille, direttore della scuola d’architettura di Nantes, che stamattina (sabato 24 novembre 2012) nell’Ouest-France (edizione Loire-Atlantique) a pensato bene di far sapere di ignorare che gli studenti della sua scuola avevano partecipato alla creazione di cabanne di legno per i resistenti di Notre-Dame-des-Landes, e che, se l’avesse saputo, la direzione della scuola “non l’avrebbe in nessun caso autorizzato” perché gli studenti sarebbero tenuti secondo lui a “una stretta neutralità”.

INFO: Comunicato stampa del Ministero dell’ecologia e agricoltura:

PDF - 95.9 ko

- 18:45  Gli sbirri si sono ritirati e hanno lasciato la zona della foresta. Non sono né sul sentiero di Suez, né al mulino di Rohanne. Ci sono sempre barricate che non sono state visitate dagli sbiri, che proteggono la Chataigneraie.

In compenso, ci sono 25 furgone uno dei quali furgone cellulare visti in direzione della ZAD verso le 18:20.

INFO: PARIS (AFP) – I primi lavori di disboscamento del sito di Notre-Dame-des-Landes dovrebbero slittare di circa 6 mesi, tre ministri (Agricoltura, Ecologia, Trasporti) avendo deciso di rinforzare le procedure in favore dell’ambiente, confermando però sabato “la necessità di proseguire il progetto”.

- 18:37  Secondo l’organizzazione, ci sono tra le 8.000 e 9.000 persone a Nantes che gridono “abbiamo vinto”. Stampa

                                 ci fa comunque ridere….

INFO un comitato di sostegno si crea su Lione. Organiziamo una riunione domani alle 14:00.  Rimandate l’info per favore. Appuntamento Domenica 25 novembre alle 14:00 Place Guichard a Lione.

- 18:20  C’è sempre un centinaio di persone alla prefettura. C’è gente che fa un sit in. Gli sbirri bloccano la rue de Strasbourg, il corso 50 otages e la via che è lungo l’Erdre. Ci sono delle prese di parola e un buon ambiente con slogan tipo “liberate la ZAD” e “liberate i compagni”.

- 18:07  Sulla D8 tra La Vach rit e l’incrocio di Fosses noires/D81 di fronte alla foresta, la gente è molto arrabbiata con i gendarmi dopo aver vissuto questa giornata violenta, per qualcuno la prima volta di una tale violenza poliziesca. Gli sbirri chiedono di andare via dopo aver fatto lo sporco lavoro. Ci sono 70 persone circa che mettono pressione ai gendarmi che non sono visibilmente al proprio agio.

Punto legale: secondo le nostre informazioni, dalle 13:00 ci sono 8 persone fermate. 5 sono state rilasciate e almeno una è un stato di fermo, Questo si somma ad almeno una persona in stato di fermo questa mattina e diversi feriti.

- 17:51  Nella foresta, i gendarmi e i macchinari si sono ritirati, anche la gente è andata via. Gli sbirri si stanno ripiegando sulla D81, si fanno caricare, i tiri di granata sono tiri che fanno per fugire…

- 17:45  A Nantes la manifestazione è davanti alla prefettura. Gli amici sono bersagliati da un cannone ad acqua. Qui tirano ancora numerose granate.

- 17:27  Le granate non provvengono dalla barricata del sentiero di Suez, ma della foresta. Sulle barricate c’è stata l’ultimo avvertimento all’istante. Coraggio amici, tenete duro!!! Vi vogliamo bene!!!

- 17:18  Completamente stupido le granate, in 5 minuti almeno 40 granate… è terribile non poter sentire, tanto odio mentre si aspetta e sapendo che queste granate hanno già ferito una decina di persone oggi e tutto per il vile denaro!!! E’ stomachevole…

INFO: secondo la stampa ci sono 8.000 persone alla Manifestazione a Nantes

- 17:12  Molti tiri di granate assordante sul sentiero di Suez, sembra che faccia caldo sulla barricata

- 16:39  La gente sul tetto di Cha Teigne ha visto un macchinario con bracci telescopici, richiedono rinforzi, ma non è chiaro se il macchinario è per Cha Teigne o la forest. Da vedere…

- 16:18  10 furgoni di sbirri arrivano alla barricata est del sentiero di Suez, richiesta di rinforzi.

- 16:05  Arrampicatori e gendarmi ripiegano nella foresta di Rohanne mentre i macchinari continuano a raccogliere i detriti delle piattaforme distrutte. Non ci sono più piattaforme, ma rimangono compagni negli alberi e nelle reti.

Un bel disegno ricevuto oggi:

- 15:58  La grande capanna nella “Chat teigne” che è stata “ferita” ieri è aggiustata 🙂 In compenso nella foresta hanno distrutto l’ultima capanna. Niente di male, la ricostruiremo. Ah! Ecco l’elicottero!

- 15:53  Ci sarà un punto informativo stasera alle 20:00 a la vache rit…

Idea di azione ricevuta via mail: “Loro” vogliono cementificare la ZAD? Allora andate a cementificare il giardino di uno di questi attori del progetto aeroporto!!! Del cemento, di notte per coprire , una betoniera e l’affare è fatta.

- 15:45  I macchinari nella foresta che erano impantanate ricominciano a lavorare.

- 15:35  Ci saranno circa 400 manifesstanti nella foresta.

- 14:32  L’elicottero è presente, c’è anche molta gente che si dirigge verso la foresta 🙂

=> finalemente, visto il loro comportamento iperviolento nella foresta oggi, ci conferma che difendere questo magnifico posto diventa sempre più importante! Lo sboscamento è previstofr poco, non lo lasceremo fare!

- 15:02  Stanno distruggendo l’ultima piattaforma sugli alberi, cìè gente seduta in una rete più sotto, rischio per loro che la capanna gli casca in testa. Ci sono ancora 15 persone negli alberi…

- 15:01  Gli sbirri hanno lanciato lacrimogeni e granate sul campo alto lato foresta dove c’è il Team medico e il nostro cibario per la gente

- 14:13  Hanno distrutto circa 7 capanne negli alberi, ne rimangono 3, c’è gente il alto, in basso, tiri tesi di flashball sul torace, granate assordanti di seguito, diversi feriti nei blu, ferite aperte dai frammenti di granate. Malgrado tutto questa info gira, la gente di ogni colore continua ad arrivare per sostenere gli amici nella foresta!

- 14:04   E’ possibile arrivare nella zona, ma causa barriere per le macchine, si passa solo a piedi!!!

- Da questa mattina tanta gente arriva e continua ad arrivare dai dintorni e oltre, ci fa star bene, ce nìè bisogno!

- Ancora 3 feriti dopo tiri tesi o frammenti di granate, feriti alla palpebra, al polpaccio o al fegato, non ci scandaliziamo perché sappiamo cosa fanno gli sbirri, ma sono gravi!

- 13:00  qualche foto di azioni nella foresta questa mattina: http://pix.toile-libre.org/?img=135… http://pix.toile-libre.org/?img=135… http://pix.toile-libre.org/?img=135… http://pix.toile-libre.org/?img=135…

- 12:50  Punto della légal team: per adesso si conoscono 5 arresti, una persona rilasciata dopo essere stata manganellata. Un’altra è stata manganellata dopo essere caduta da una capanna, poi portata via. Ci segnalano che gli sbirri vogliono arrestare tutti quelli che escono della foresta con una maschera antigas.

- Punto sugli arresti fino ad ora: una ragazza arrestata verso le 11:20 durante una catena umana al suolo davanti alle capanne, una decina di minuti dopo anche un ragazzo è stato arrestato. Per adesso nessun’altra informazione.

- Riceviamo l’informazione seguente via mail e ci fa piacere: Il Sundacato Sud-rurale ha ufficialmente raggiunto il sostegno a NDDL e si è esposto a grave sanzioni per aver mandato su messaggerie professionali a 5000 funzionari dei ministeri dell’Agricultura e dell'”Ecologia”, dello Sviluppo Duraturo e dell’ Energia, una mail per spiegare loro cosa succede a Notre-Dame-des-Landes.

- 11:47  Informazione proveniente della barricata sul sentiero di Suez a livello del cantiere di ricostruzione: si resiste anche da lì, ma si parla di 3 feriti (2 per tiri di flashball alla gamba e alla mano e 1 per granata assordante ad un orecchio)

Una buona notizia: un conduttore di macchinario rifiuta di continuare a lavorare a causa dei troppi gas…

- 11:30  Una persona arrestata nella foresta di Rohanne.

- 11:20  La capanna al suolo della foresta di Rohanne sta per essere distrutta, anche qualche capanna in altezza che non era occupata. Gli sbirri salgono verso le capanne occupate, altri lanciano tanti lacrimogeni in tiri tesi.

- 11:00  Gli arrampicatori hanno iniziato a salire sugli alberi dove ci sono le capanne, le persone che erano nelle capanne sono salite più sopra, attenzione: gli sbirri provano a prendere chi fa foto o video e/o rompere il materiale, fate attenzione e proteggetevi!

- 10:58  Gli sbirri hanno lanciato gas al pepe alle persone nude che proteggevano gli alberi sui quali ci sono capanne con gente dentro… E nel frattempo una sessantina di persone iniziano a ricostruire dalla parti del cantiere di ricostruzione: appello per materiali, attrezzi, vetri, etc…

- 10:45  Le barricate montate sul sentiero di accesso alle capanne tengono e resistono, per ritardare l’arrivo di macchinari. 150 sbirri sono a terre ai piedi della capanna.

- 10:25  Due pale meccaniche e due manitous nella foresta, una delle pale mecchaniche ha impantanato le sue 80 tonellate… anche gli sbirri sembrano stanchi e dicono che sono stufi!

- 10:10  Sono segnalati sbarramenti  o controlli stradali verso le Ardillières, tra la Boissière e la Paquelais, à Vigneux e al Temple… siete  comunque i benvenuti! A piedi passano ancora.

- 10:10  Uno dei macchinari si è impantanato…

- 10:00  Arrampicatori sono segnalati nella foresta di Rohanne.

- 9:47  Macchinari entrano nella foresta di Rohanne.

- 9:36  Tra i 100 e i 200 sbirri stanno entrando nella Lande de Rohanne. Un cordone di sbirri serrati dal sentiere di Suez alle capanne negli alberi, avvanzano verso le capanne lasciando gruppetti dietro di loro per proteggere l’arrivo dei macchinari. Informazione traffico: Gli abirri bloccano l’incrocio delle Ardillères.

- 9:15  30 altri veicoli si dirigono da Vigneux verso la ZAD…

- 8:58  Informazione stradale: tra il Temple e Vigneux tutti gli incrocci sono bloccati.

- 8:49  Almeno 15 furgoni di antisommossa sul sentiere di Suez più una decina tra il mulino di Rohanne e la Rollandière. Nella forêt de Rohanne, gli sbirri sono appena entrati nella capanna al suolo. Rinforzi sarebbero più che graditi!

- 8:45  Gli sbirri si stanno disponendo verso la Saulce e tra la foresta e la Rollandière.

- 8:41  Un centinaio di sbirri entrano nella foresta di Rohanne, senza macchinari per il momento.

- Dall’hôtel Pallatio (a Vigneux), numerosi sbirri su apprestano a partire verso la ZAD con un machinario.

- 8:15  Nelle capanne della Chat Teigne c’è gente sui tetti; nella foresta di Rohanne c’è gente nelle capanne sugli alberi; Informazione stradale: sembra facile circolare tra la ZAd e NDDL.

- 7:00  L’incrocio del Mulino di Rohanne è bloccata dagli sbirri; a Atlantis 4 camion di gendarmi sono sulla 4 vie, in direzione di Vannes (e dalla ZAD).

Immagini di ieri

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ZAD-23nov [CAS] – FLASH INFO sobre los desalojos y la resistencia

Sábado, 24 de noviembre, a partir de las 6 am y todo el día sábado y domingo …
– Se llama a reunirse alrededor del sitio de la reocupación de chozas y del bosque de castaños de la Rohanne.

Las nuevas cabinas se mantienen en pie

Infopoint campamento permanente establecido a lo largo de la d81 entre el lugar llamado vache-rit y Rolandière.

Sábado, 17 de noviembre estuvimos 40.000 para reocupar y reconstruir la ZAD. Cada día un nuevo lugar de lucha se construyó en un terreno proporcionado por el propietario. Nuevas cabañas fueron construidas en la Rohanne bosque. Una semana mágica en la que cientos de personas comunizaron sus conociemientos, creatividad, herramientas, materiales y fueron capaces de construir una cocina, dormitorios, salas de reuniones, bloques sanitarios, casas en los árboles …

Viernes, 23 de noviembre en la madrugada, nos enfrentamos a un nuevo ataque contra la policía zad masiva. La Rosier rodeada por los tractores y la solidaridad de muchos campesinos y barricadas fue atacado. Los ocupantes del sitio de reconstrucción recibieron la orden de abandonar el local tras ser rociado con gas lacrimógeno en sus camas. Bosque Rohanne fue atacado. Cada día cientos de personas resistieron el acoso policial

Le Rosier finalmente fue destruido, pero los edificios construidos a lo largo de la semana en la reocupación del sitio se mantienen en pie, y la mayoría de las cabañas en los árboles del bosque de Rohanne.

En la reocupación del sitio, la prefectura ha hecho un paso forzado. A través de una medida cautelar para detener la obra, se le da el derecho a tomar todas las herramientas necesarias materiales, y poner sellos en los edificios. Sabemos que va a tratar de dar rápidamente el derecho a demoler. No podemos dejarlos. Por tanto, pedimos que nos encontremos masivamente todo el día siguiente por el lugar y la reocupación de la selva para protestar e impedir la destrucción.

Al mismo tiempo, una manifestación en Nantes 15h Place Royale es convocada por el Colectivo contra el aeropuerto de Nantes.

Damos las gracias a todos aquellos que a lo largo de Francia hoy bloquearon carreteras en protesta contra el frente PS, vinci, … 50 prefecturas mítines organizados y acciones en un par de horas no es poco.

Esperamos que todo esto va a continuar en los próximos días. Esta pelea es mañana y a largo plazo, vamos a ganar!

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ZAD-23nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

Foto di nuove costruzioni

Assembramenti qui ed altrove

APPELLO: appuntamento alle 12:30 al BAC de Basse-Indre et/ou Pellerin per convergere e bloccare il punto di Chevire sulla tangenziale di Nantes con trattori, pedoni, macchine, bici…

- 11:12  Nella foresta ci sono almeno 40 amici e circa 20 sbirri. Gli amici vorebbero andare a sostenere un po’ i compagni sugli alberi, Gli sbirri danno mano ai manganelli. Un ferito!

Eccellenti gli amici fuori: “ho appena visto che vi hanno confiscato i vostri attrezzi, non sono vicino a voi ma mi piacerebbe darvene.”  VI VOGLIAMO BENE!!! E poi sì… ne vogliamo  🙂

- 11h04 : Rosier – la barricade sud été detruit et ils se sont servi comme entré, la barricade nord est encore tenu par nous

Informazione: Davanti al municipio (Hôtel de Ville) di Rouen Assembramento con il collettivo di solidarietà delle ZAD Rouen/Notre-DamesDes-Landes tra le 18:00 e le 19:00. Venite numerosi. Non sganciamo niente! MAI!!! http://rouen.demosphere.eu/node/487

Assembramento oggi 23/11 a Foix alle 16:00 Allées de villote

- 10:39  Si sentono tiri verso la foresta, ma non si capisce di quale arma.

10:30  Nella foresta, 3 persone in stato di fermo rilasciate subito, una persona in stato di fermo è portata via. Non sappiamo ancora niente. Un vecchio contadino di Coëron ed un’altra persona sono stati fermati, gli sbirri hanno preso il loro telefono mentre stavano chiamando il Legal Team.

INFORMAZIONE:

– Assembramento di sostegno alla ZAD (Zone A Défendre) di NDDL, questa sera venerdi 23/11 alle 18:00 davanti al Municipio di la Rochelle.

– Assembramento di sostegno è previsto oggi alle 18:00 davanti alla Prefettura di Saint Brieuc.

– Assembramento davanti alla Prefettura di Niort alle 18:00 con casseruole e altri oggetti “musicali”… maccchine-in-gruppo a partire da Parthenay: appuntamento in basso della Place de l’Ancien Champ de Foire alle 17:00.

– Azione in Nord Deux-Sèvres proposta dalla Confédération Paysanne: azione simbolica a l’aerodromo di RORTHAIS 79 (che serve solo all’aéroclub) – Appuntamento alla cascina della GUIGNARDIERE di COMBRAND (vicino all’aérodrome) alle 13:30 oggi venerdì 23 novembre.

INFORMAZIONE: non lasciano passare neanche i giornalisti!

- 10:20  Al Rosier aspettiamo i conduttori dei trattori, c’è movimento.

- 10:19   C’è fermento sui campi dalla parte nord della foresta, non siamo contenti e vogliamo andare per assicurarsi che gli sgombri sugli alberi avvengano in modo sicuro. La squadra di arrampicatori non è ancora arrrivata.

- 9:59  L’avvocato, il proprietario e l’ufficiale giudiziario di “cantiere” stanno arrivando per constatare sul posto.

INFORMAZIONE: una manifestazione di sostegno alla ZAD è organizzata stasera alle 18:00 a Lisieux di fronte allo spazio Victor Hugo.

Il collettivo di “citoyen Angevin à l’aéroport de NDDL” lancia un appello all’assembramento alle 17:30 Place du Ralliement, per salire in seguito alla Prefettura.

- 9:39  Fôret – non ci sono tanti amici a terra, un poì tutt’intorno nel bosco per vedere. Numerosi negli alberi, a volte a 13 m di altezza!!! La foresta è accerchiata, ogni 5 m uno sbirro, all’interno invece solo un ventina.

- 9:35  Dieci furgoni tra la Bossier et la Paquelais

- 9:32  C’è un assembramento sul campo di fronte alla foresta dove c’erano dei tendoni. Venite numerosi, siate vigili e passate attraverso i campi…

Messaggio: Un convoglio di trattori si sta organizzando per venire a sostenerci.

Informazione: Il comitato della Haute-Vienne organizza un assembramento oggi alle 18:00 davanti alla prefettura di Limoges. Chiediamo ai comitati di coordinarsi perché le nostre azioni abbiano luogo simultaneamente e anche per macchine-in-comune, locazione di pullman, raccolte e trasporto di materiali da ricostruire ed altro. Altre idee. Amicizie.

VENITE NUMEROSI SULLA ZAD!!!

- 9:17  Al cantiere, sono in un campo, l’intervento deve durare fino alla fine della mattinata, dopo la gente potrà recuperare le proprie cose, ma il materiale di lavoro è confiscato.

- 9:16  Al Rosier iniziano a spingere la gente.

- 9:14  Al Rosier gli sbirri iniziano ad arrabbiarsi perché va troppo al rilento

- 9:07  C’è Lapouze con un ufficiale giudiziario sui luoghi della nuova costruzione, sembra che è da una settimana che stiano studiando la questione sul piano giuridico per quei luoghi. Il proprietario ancora non c’è per vedere di capire con i gendarmi qual’è l’infrazione. Stanno sequestrando il materiale e hanno messo i sigilli sulle porte.

INFORMAZIONE: 23 novembre a Lorient: Manuel Valls e Jean-Yves Le Drian dovrebbero essere in visita a Lorient questo venerdì per fare visita ai gendarmi (terra e maritima). Secondo le nostre informazioni dovrebbero arrivare verso le 12:00 alla gendarmeria marittima. Appuntamento alle 11:00 davanti alla FNAC di Lorient (place Aristide Brian) con più gente possibile con bandiere, cartelli e striscioni anti-ayraultport.

- 8:51  C’è una persona in stato di fermo e amanettata nel luogo di costruzione.

- 8:48  Non ci sono tanti sbirri nella foresta, forse aspettano i macchinari e impediscono alla gente di salire sugli alberi. In compenso c’è già tanta gente in altezza, ma non si sa quanta.

URGENTE: Operazione poliziesca in corso a Notre-Dame-des-Landes intorno al Rosier e alle nuove capanne. Appello all’assembramento alle 9:00 a La Vache Rit. Se è impossibile passare, assembramento al locale sindacale di fronte al municipio di Notre-Dame des Landes. Per la gente del Sud Loira,  assembramento a Vigneux de Bretagne, nel parking del Miron (vecchio Unico), sotto la chiesa, strada di Notre-Dame des Landes.

- 8:43  Sbarramente sulla strada delle Fosses noires verso la Sècherie per impedire alla gente si recarsi alla foresta e al Rosier.

- 8:30  Ultime notizie della foresta, tanti sbirri dentro, già all’altezza delle capanne, 7 furgoni all’altezza del fôret sulla D81, sul sentiero di Suez, non si conta neanche più…

La Stampa: Notre-Dame-des-Landes : un’operazione di sgombero degli squatter oppositori è in corso

- 8:19  Al Chataignerai stanno confiscando il materiale per i lavori, non hanno il diritto di distruggere i luoghi, ma sgomberarli, sì.

- 8:18  I proprietari di trattori sono invitati a venire togliere i loro mezzi per partire tutt’insieme…

- 8:00  A la Curette, due pale meccaniche protette da tanti gendarmi.

- circa 25 sbirri a piedi sono verso le fôret, la gente nella capanna a terra. Situazione difficile.

- 7:55  Al cantiere verso le 6:30 hanno rotto i vetri e sono entrati, la gente è stata svegliata dai gas lacrimogeni.

- 7:39  Sentiero di Suez, stanno togliendo tutte le macchine che ingombrano per accedere alla foresta.

Informazione: Al telegiornale delle 8:00 annunciano 500 sbirri a NDDL pour svuotare tre luoghi… accompagnati da Valls….

- 7:34  Gli sbirri al Rosier danno 30 minuti per andare via. Sono tutt’intorno alla foresta. Nessun idea di come fanno, dovrebbero essere a migliaia. Alle Ardillières, sbarramento degli sbirri, impossibile accedere alla zona se non si ha la carta di residente. Sicuramene stessa cosa a partire di Vigneux.

- 7:00  Gi sbirri sono al Rosier e alle nuove capanne.

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ZAD-22nov [ITA] – Non bisognerebbe dimenticare che stiamo vincendo!

Quando si aspetta al mattino presto in una casa o dietro una barricata, dicendosi che è veramente logorante non sapere se attaccheranno o meno, verrebbe quasi da dimenticare che la situazione attuale sul terreno è una vittroria:

- la D81 è “nostra” da più di tre settimane (barricate o chicane secondo il periodo,  installate sull’asfalto),
- il Far West, come pure altre capanne sono sempre in piedi e occupate,
- la casa del Rosier, sgomberabile dal 16 dicembre, è sempre gioiosamente occupata e diffesa da tanta gente compresi i contadini ed i loro trattori,
- la strada ad ovest del Rosier è anche lei “decorata” da splendide barricate,
- la casa della Sécherie ha ottenuto una proroga fino al 27 dicembre,
- radio klaxon diffonde sulla zona,
- si costruisce sempre nella foresta di Rohanne, sul nuovo sito occupato dal 17 novembre e tanti altri boschetti e roveti…
- più in generale, c’è gente, ci si organizza per installare e accogliere nei campeggi, si riflette sul dopo della lotta.

Certo che, aldilà di quello che succede sulla ZAD stessa, c’è tutta la dinamica di lotta contro questo progetto e il mondo che gli gravita intorno, rinforzato dall’inizio degli sgomberi, questa mobilizzazione di gente proveniente da ogni dove, queste 40.000 persone venute sul posto il 17 novembre, questi collettivi creati in tante città e paesi… E chissà cosa ci aspetta ancora?!!!

Allora, ogni tanto vale la pena ridire: stiamo per vincere, e di fronte, devono essere scocciati! D’altronde, c’è solo da leggere le loro misere dichiarazione che esortano i buoni cittadini a lasciare gli eletti rifflettere al posto loro, agitando disperatamente la bandiera rossa della minaccia ultra-sinistra/anarchisti autonomi/i-non-so-cosa-che-fa-paura, tentando ancora e sempre di dividere gli opposanti chiamando gli uni alla ragione e dipingendo gli altri di xenofobi (“sono degli stranieri” come se non si vivesse tutti sulla stessa terra!). Tutte queste parole lasciano pensare che non sanno più come affrontare la cosa…

E poi infine, è strano che continuino ad affermare che non ci sono più ricorsi in corso, ecco la lista delle attese dei diversi tribunali e come per caso, ce ne sarà ben uno che permetterà loro di salvare la faccia, tipo “vedete è la commissione europea che  ha fermato il progetto”… e bla bla bla… abbiamo già vinto, hanno un’uscita di sicurezza! (sic)

From Reconstruction

In ogni modo, non lasciamo loro il tempo di riprendersi la mano! L’idea è di continuare ad affermare la nostra opposizione radicale a questo progetto e al sistema che lo sostiene e di agire di conseguenza. Rinforzeremo la complementarietà tra i nostri metodi di azione perché questa lotta si arricchisca encora di molteplice sfaccettature, ognuno complicando il lavoro degli decisionali che vorebbero farci tacere.

L’aeroporto non si farà.

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ZAD-22nov [ITA] – Lista di materiale utile sulla ZAD

Materiale che ci può essere portato:

Materiale richiesto il 21 novembre dai cantieri di costruzione:

- grondaie con ganci
- pennelli e vernici: nero verde, rosso ardesia
- bidoni per il recupero dell’acqua: 200L, 500L, 1000L
- piccolo mobilio: ripiani, tavoli, attaccapanni, etc.
- piante rampicanti (!!)
- coperte e materassi e anche pantofole!

Per il resto del materiale lista qui-sotto (aggiornata il 2 novembre)

- materassi, coperte, reti
- tende, roulottes // tents and caravanes

Le cucine chiedono 

- bollitori elettrici o no, thermos e caffetiere, tupperware, casseruole (2 o 5 litri), padelle, piatti, prodotti per lavare i piatti;

- bottiglie da 1 o 5 litri per l’acqua o bidoncini per l’acqua

- cibo: aceto, aglio, cipolle, olio d’oliva, legumi secchi (lenticchie, piselli, fagioli), cereali (boulgour, semola…), spezie (noce moscata, cumino…) cose che si trasportano (sbarre di cereali, frutta secca, cioccolato…) latte zucchero, miele, marmellate, uova

Vestiario

- berretti, guanti, sciarpe, passamontagna, zaini anti acqua,  impermeabili, etc (con capuccio), cinture, biancheria intima, tuta da ginnastica, calze, maglie, stivali, pantaloni, t-shirt,…

Materiale medico

- propoli, citro plus, ventolin, maalox ou xolaam, acqua fisiologica, limoni o succo di limone, gazze, gazze per le piaghette (bolle), cerotti, cerotto anche a nastro, medicina contro il raffreddore, tappi per le orecchie, piante medicinali e oli essenziali, argilla verde.

Nelle ultime settimane, lo stato è riuscito a distruggere la maggior parte dei luoghi di abitazione sulla Zad, anche le capanne sugli alberi. Vogliamo ricostruire subito: c’è bisogno di aiuto e di materiale di costruzione.

Materiale di ricostruzione

- legno (travi, assi, potrelle,),
- teli cerati, plastici, lamiere ondulate,
- prolunghe e multiprise
- paglia
- utensili: martelli e mazza, seghe, motosegha, asce, scure, corde
- grossi chiodi e viti, guanti da lavoro,

- materiale di arrampicata: corde, moschettoni, polypropylene di 4 e 10 mm, budrieri.

Altre diverse cose

- comunicazione: radio portatile, birro, binocolo, pile (AAA e AA), vernice (rosa), penarelli, penarelli vélédas, walky-talky, telefoni anonimi

- biciclette e materiale di riparazione (toppe, gomme, camere d’aria) // bikes and bike repair materials (tire patches, tires, inner tubes)

- lampade frontali

- plastici per proteggere le cartine geografiche

- carta igienica, tampax/OB, assorbenti

- strumenti kamikaze per rallegrare le barricate

Non esitare a guardare nel garage, nella cantina di casa propria, a fare un giro alla discarica…

- un sostegno finanziario è possibile con un assegno all’associazione  “Vivre sans aéroport” La Primaudière – 44130 NDDL

- per fare un bonifico:

La Banque postale – Etablissement 20041

n° de compte : 1162852D032

IBAN : FR83 2004 1010 1111 6285 2D03 236

BIC : PSSTFRPPNTE

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ZAD-22nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

Foto di nuove costruzioni

Filo d’informazione

INFORMAZIONE: trovato chiave di macchina Renault! mail a zad@riseup.net

- 17:27  Riccordo alle 20:00 concerti e proiezioni al No name

- 16:23  troppi occupati con le perquisizioni in casa dei militanti, da noi è calma piatta!!

INFORMAZIONE IMPORTANTE: FERMO e perquisizione in casa di un militante dell’ACIPA per una semplice mail

Il 22 Novembre, la brigata di Chateaubriant ha fatto irruzione in casa di un militante dell’ACIPA e ha perquisito il suo domicilio. Il suo computer, hardisk, chiavi USB e telefono cellulare sono stati presi. E’ stato portato in stato di fermo e interrogato per una semplice mail  scritta al sindacato dell’aeroporto. Come causa, la sua mail sarebbe minacciante. E’ quindi perseguibile e sarà giudicato in data futura. Dovremmo anche noi denunciare per tutte le minacce ricevute dei supporter del nuovo aeroporto? I Signori  Auxiette e Grosvalets sarebbero anche loro perquisiti e fermati in ragione di tutte le loro dichiarazioni diffamatorie e minaccce ricorrenti? Oppure c’è una giustizia solamente al servizio degli interessi dello stato e dei grandi gruppi privati?

- 14:14  L’elicottero è ripartito da un po’, ci occupiamo di tante cose nello stesso tempo, particolarmente un giornalino per gli amici della ZAD che non hanno legame con internet. Per chi vuol fare passare loro un messagio, è il momento di mandare un mail il più rapidamente possibile a: zad@riseup.net  🙂

- 11:37  L’elicottero è arrivato!

- 11:15  Ci viene segnalato che gli sbirri controllano all’entrata di Héric venendo da Notre-Dame des Landes.

- 11:10  La lista del materiale è stata completata con le richieste dei cantieri di costruzione.

- 11:03   C’è una Kangoo della gendarmeria che passeggia sulla Zad, passando davanti alla gente usano il klaxon perché così la gente si gira e guardando verso di loro, possono scattare le foto!  Molto provocatorio e piuttosto poco vigile da parte loro, potrebbe provvocare reazioni da parte di amici a chi non piace vedersi violare così la propria intimita…

INFORMAZIONE: tre nuovi arresti nella rete antipub ieri sera 21 novembre alle 21:30. Dopo le scritte di un certo numero di messaggi in sostegno a NDDL sui cartelli pubblicitari del metro, un compagno è stato fermato, penarello in mano, da una decina di poliziotti in uniforme. Due amici, inquieti, li hanno seguiti e sono stati fermati anche loro. Quattro veicoli della polizia, una ventina di agenti sono intervenuti per procedere al fermo degli amici.  Sono stati portati al SIT (Servizio d’Investigazione Trasversale)nel 19esimo arrondissement dove sono stati sentiti per l’iscrizione di un messaggio costituendo “oltraggio a persona depositaria dell’autorità pubbblica” (“Ayrault-porc” non piace). Sono stati rilasciati verso le 23:30 senza conseguenza (minacce di fermo se saranno riscontrato colpevolezze dopo la visione dei nastri video). Questa interpellanza rapida e numerosa conferma la messa in allerta permanente dei servizi di polizia in seguito alla querela del Partito Socialista per il degrado delle sue dieci antenne di arrondissement. Prudenza sulle azioni…

- 10:45  nessun sbirrro, dunque ci attiviamo! Non bisognerebbe dimenticare che stiamo per vincere…

- 9:16  tutto è ancora molto calmo, per noi è un segno che sono in un vicolo cieco 🙂

La Stampa: Notre-Dame des Landes: Ayrault afferma di nuovo che “l’Aeroport si farà”

Come la rivoluzione, si farà anche, Jean-Marc ?

«la regione ci guadagnerà ancora in popolazione.  Ha bisogno di essere accessibile».

Non avevo l’impressione che ci fossero problemi di accesso, a parte le barriere e le barricate, naturalmente…

«Abbiamo scelto il nostro destino. Noi non ci lasceremo dettare una visione del mondo che non sia la nostra.»

Chi è “noi”?

- 8:00  Bouongiorno! piccolo problema con internet, risveglio dolce, nessun sbirro nei paraggi.


Sulla Zad Oggi giovedì 22/11

- Prima dell’alba al Rosier: appuntamento per difesa del luogo,
-Alle 12:00 al campeggio di fronto al Rosier: discussioni sulle azioni e prospettive dopo questo mese di resistenza e la manifestazione occupazione del 17,

- Alle 14:00 al campeggio di fronte al Rosier: smontaggio del campo,
- Alle 17:00 alla casa rosa: riunione non mista,
- Alle 20:00 concerti dalle parte di No name

Altrove Oggi

Appuntamenti quotidiani

– Notre Dame des Landes a partire delle 9:00 permanenza sulla piazza della posta (locali dei sindacati – angolo opposto al Municipio) per spostamenti sulla zona,
– Nantes a partire delle 10:00 vigilanza cittadina al Pont Morand
– Nantes alle 19:00 adesso una sera su due: assembramento davanti alla prefettura (i prossimi: lunedi 5 e mercoledì 7 novembre)
– Rennes alle 18:00 tutte le sere si fa il punto alla casa dello sciopero

Appuntamenti oggi:

- Troyes a partire dalle 20:00

*Comitato di sostegno Aubois* sala del Forum, a Sainte-Savine (a cinquecento metri del centro città di Troyes) La sala si trova a livello del 39 Avenue du général Gallieni a Sainte-Savine, passare sotto l’arco degli immobili e girare a destra.

L’articolo e il video della piccola manifestazione locale del 17/11: http://www.lest-eclair.fr/article/a…

- Lille alle 10:00: all’Univers, gli obbiettori di crescità proietteranno il film “Notre-Dame des Landes, nel cuore della lotta” contro questo aeroporto, grande progetto inutile, seguito da un dibattito.

-Guérande alle 19:45 Serata informativa, sala dell’Amicale laïque, rue Sénéchal

-Marcillac-Vallon alle 19:00 al Guingois, place de l’Eglise : sarà l’occazione di fare un bilancio della rioccupazione della Zad  di preparare il programma dei giorni seguenti per mantenere la pressione! Hasta pronto!

- Morlaix una riunione-taverna spagnola alla MJC

- Blois alle 18:30 AMIS DE L’ÉGALITÉ assembramento per Notre-Dame- des-Landes

L’Associazione degli Amis de l’égalité chiamano ad un assembramento di sostegno agli oppositori alla costruzione di un Aeroporto a Notre-Dame des Landes, vicino a Nantes davanti alla prefecttura di Blois. Secondo gli Amis de l’égalité, dopo gli anni di resistenza, dopo la violenza degli sgomberi che hanno subito gli abitanti della Zad (Zone dA Difendere) e dopo il successo della manifestazione di rioccupazione di sabato scorso, la solidarietà che già si esprime nella regione di Blois con gli abitanti della ZAD deve passare ad un livello superiore. L’associazione propone di creare un comitato di sostegno locale che potrebbe già vedere la luce giovedì e simbolicamente davanti alla prefettura, per manifestare contro la repressione e i grandi lavori inutili.

- Quimperlé 18:30 riunione di un comitato locale, salle polyvalente di Riec sur Belon

Appuntamenti domani:

- Nantes 23 novembre: BLACK STAZ //aux sales gosses // In sostegno della resistenza della ZAD

Black Staz è un progetto miscuglio di stile, DJ vs Fumetti. Un ambientazione “noire” in un caos monumentale, le hiphop dei bassi fondi e il disegno che macchia. Quando il live diventa il fumetto di una BxD, Staz (ex-Insolite) sputa un breakbeat e perle del caos e TomaCHKP (le chakipu) versa l’inchiostro (nera) sulla pagina bianca amara.

Finito l’HIPHOPjazzsoulfunk ben ballabile, facciamo posto alla fine della serata che lascia tracce!

http://lechakipu.blogspot.com/

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ZAD [PT] – Um pouco da história da ZAD (Zona A Defender)

desde: http://www.diarioliberdade.org/artigos-em-destaque/409-repressom-e-direitos-humanos/32580-um-pouco-da-história-da-zad-zona-a-defender.html

França – Diário Liberdade – Na França, há mais de 40 anos, camponeses da região de Notre-Dame-des-Landes, perto de Nantes (oeste do país), se opõem à construção de um aeroporto sobre suas terras. Em 2000, o projeto foi reimpulsionado pelo socialista e prefeito da cidade de Nantes Jean-Marc Ayrault, hoje em dia primeiro ministro da França. Durante os últimos anos, se juntaram à luta inúmeros jovens próximos aos movimentos de “okupas”, ao ecologismo radical ou a rede europeia “Reclaim the fields” (Exige o campo), que lutam contra a industrialização e a urbanização acelerada da sociedade, e buscam o resurgimento das bases de vida coletiva no campo. São assim mais de uma centena de pessoas que foram viver na zona ameaçada, ocupando casas abandonadas, construindo novas cabanas e criando hortas e hortaliças para resistir ao projeto do aeroporto.


Há alguns dias, teve lugar uma grande operação da polícia que abarcou mais de mil elementos policiamento, com o fim de despejar a onze dos lugares ocupados pelos oponentes. Apesar do enorme contingente de força, os jovens em luta conseguiram impedir o despejo de alguns dos lugares ameaçados, entre eles a granja coletiva “Le Sabot”, inaugurada ano passado por integrantes francófonos da rede europeia “Reclaim the fields”, num ato multitudinário de recuperação de terras agrícolas e de denuncia do projeto do aeroporto. (Protegidos pelas barricadas, o lugar símbolo da resistência de Notre-Dame des Landes segue ainda resistindo às forças policialesca). Quinta-feira retrasada, os policiais tentaram também acabar com os acampamentos dos oponentes estabelecidos nos dois bosques da zona igualmente ameaçados de destruição pelos promotores do projeto. Mas, enquanto a polícia se concentrava nos lugares conflituosos, oponentes aproveitaram o momento para reocupar algumas casas despejadas no dia anterior.

Em resposta a incursão policialesca e aos despejos, se multiplicam as ações e manifestações de solidariedade em toda França, desde a realização de marchas e a colocação de cobertas nas autopistas, até a degradação e a realização de sabotagens contra o VINCI, a empresa construtora, e em contra do Partido Socialista, promotor do projeto do aeroporto. Mensagens de solidariedade com a luta de Notre-Dame des Landes começam também a chegar de várias partes do mundo, mas cabe mencionar que, apesar da magnitude da operação e do âmbito nacional da luta, os meios de comunicação franceses se mostraram excepcionalmente silenciosos sobre os acontecimentos.

POR QUE LUTAMOS? Sobre a resistência ao aeroporto e seu mundo

Em Notre-Dame des Landes, responsáveis e construtoras trabalham sobre um novo aeroporto para realizar seus sonhos vorazes de metrópoles e expansão econômica. Agora faz já 40 anos que querem aniquilar com cimento 2000 hectares de terras agrícolas e habitantes do norte de Nantes, a ZAD, Zona de Condicionamento Adiado que chamamos Zona A Defender.

Desde os primeiros dias deste projeto, a resistência se organizou. Esta luta vai de encontro com os objetivos daqueles que se unem e pensam estratégias comuns. Com elas combateremos a alimentação de má qualidade, a sociedade industrial e a mudança climática, as políticas de desenvolvimento econômico, o controle do território, as metrópoles e as normalizações das formas de vida, a privatização do público, o mito do desenvolvimento e a ilusão da participação democrática… Hoje como ontem, aquel@s que se opõem, longe de baixar a guarda, continuam em luta: manifestações, recursos jurídicos, alianças com outras lutas, greve de fome, difusão na imprensa, pedágios gratuitos, sabotagens, perturbações dos estudos de impacto do biótopo e dos estudos arqueológicos, ocupações dos escritórios e das obras etc. Com grande prejuízo do Estado e de VINCI (empresa responsável pela construção do aeroporto)que compram e destroem para esvaziar a ZAD, a vida e a atividade tem se intensificado e diversificado nos últimos três anos.

Numerosas casas abandonadas foram reabilitadas e okupadas, foram construídas cabanas no solo e nas árvores, coletivos okupam terras para fazer hortas. Espaços de reunião, padaria, biblioteca, albergues estão abertos para todos. Mais de uma centena de pessoas okupavam dia a dia a ZAD, apoiados por muitas pessoas de muitos lugares que se encontraram e se organizaram. A presença destas pessoas no terreno permitiu reações rápidas frente aos processos começados pela VINCI, a fim de realizar as obras. Este viveiro criativo e desobediente busca agora erradicar-nos para poder começar seus trabalhos. Guardamos na nossa própria memória as vitórias passadas contra os projetos megalomaníacos, do nuclear ao militar. Como Carnet, Plogoff ou Larzac, sabemos que a construção deste aeroporto pode ser barrada. Olhamos do outro lado dos Alpes, onde a oposição à construção da linha ferroviária de alta velocidade Lyon-Turin mobiliza todo um vale, onde dezenas de milhares de pessoas impedem os trabalhos. Aqui também custará caro toda tentativa de destruição das terras.

Nota sobre o Despejo da ZAD

Comunicado de imprensa dos oponentes da ZAD, 17 de outubro às 23h30

VIVEMOS AQUI, FICAREMOS AQUI!

Depois de dois dias de resistência e solidariedade, só sete casas e um terreno foi despejada na “ZAD”, zona ameaçada de destruição pelo projeto de aeroporto de Notre-Dame-des-Landes. Por todos os lados, os policiais se encontraram com a determinação dos oponentes sob diversas formas: habitantes que se recusaram a sair das suas casas, outros se refugiaram no teto das casas, agrupamentos perto das moradias, barricadas nos caminhos, oponentes chegando de fora para se juntar à zona, etc.

Por horas os oponentes defenderam os terrenos do “Far Ouest” do lugar conhecido como “Le Sabot”, terras baldias transformadas de novo em hortaliças em maio de 2011, hoje em dia abandonadas sob nuvens de gazes lacrimogêneos, [mas onde se resiste] ao som de uma batucada. Há ações de solidariedade que se organizam ao redor da ZAD, entre outros agrupamentos frente a prefeitura da cidade de Nates.

Apesar do que havia sido sugerido pelo prefeito de Nantes, terça pela manhã, a zona segue ainda longe de ser esvaziada pelos elementos policialesco. Ainda ficaram cerca de vinte lugares ocupados, sem contar os proprietários, inquilinos e camponeses que vivem ainda na zona. É forte a pressão da polícia, como testemunha o incêndio de uma cabana realizado pelos policiais que não verificaram antes se havia pessoas dentro da cabana; mesmo assim, não silenciará a resistência.

Aqui como fora, desde Atenco até Vak de Susa, passando por “Chéfresne” e todos os lugares onde as lutas se levam a cabo, teremos que rechaçar seu reordenamento territorial.

CHAMADO PARA A MANIFESTAÇÃO DE REOCUPAÇÃO, 17 de novembro de 2012, na Zona a Defender

Notre-Dame des Landes. Contra as expulsões, Manifestación de Réocupación! Para reconstruir – contra o aeroporto! Martelo, vigas, taboas, pregos e ferramentas na mão.

A luta contra o projeto do aeroporto de Notre-Dame des Landes aumentou a pressão durante os últimos anos. Entre outras iniciativas, um movimento de okupação se estendeu aos imóveis e bosques ameaçados. Há mais de um ano, frente as ameaças crescentes sobre as diferentes casas, cabanas e hortas, @s habitantes da ZAD e coletivos solidários chamavam uma manifestação de re-okupação se a expulsão fosse levada a cabo.2012-10-16 ZAD expulsion Notre Dame des Landes-400x200

Esta chamada a reokupar foi lançada pela rede “Reclaim the Fields” e também pelos ocupantes da ZAD, que tinham ocupados as terras abandonadas com mais de mil pessoas, em maio de 2011, para criar a horta “Le Sabot”. Convidamos hoje todos os grupos que desejam difundir esta iniciativa e a se juntar a organização do 17 de novembro. Além de uma manifestação, antes de tudo, se deseja uma ação coletiva que ganhará força com uma grande e ativa presença de participantes. Podem estar aqui para o fim de semana para preparar a ocupação, continuar as construções, defendê-las e realizar um afloramento de ideias pra a continuação. Tragam ferramentas e materiais diversos, macacão de trabalho, som, criações originais e locais, rádios portáteis, comida para compartir e uma determinação sem limites. Será possível chegar um dia antes, um espaço de acampamento se anunciará aos dias que precederão a manifestação.

Já que a energia necessária para resistir às expulsões e a exaustão consequente para @s ocupantes, o êxito desta manifestação depende, de modo crucial, da implementação dos coletivos e indivíduos solidários de todos os lugares. Chamamos a que se organizem reuniões públicas, que se comparta a informação e que se comparta carro em cada cidade para vir para a manifestação. Já que a situação muda a cada dia, olhe regularmente as informações no site  http://zad.nadir.org/ . Para o dia 17 de novembro, buscamos vigas, materiais de construções e escalada, cozinhas coletivas, barracas, músicos, batucadas, cabanas pré-moldadas para montar, ferramenta, tratores… para mais dúvidas, ajuda, reenvio de informação, contribuições, entre em contato: reclaimthezad@riseup.net

Veja mais:
http://vimeo.com/48869092
https://zad.nadir.org/
http://www.20minutes.fr/tv/afp-actus/54094-guerilla-bocagere-a-notre-dame-des-landes
http://www.youtube.com/watch?v=X8GPr_y3PTA

Fonte: https://resiste.squat.net/zad-19oct-cas-informaciones-en-directo-del-desalojo-de-la-zad-de-notredame-de-landes/zad-19oct-cas-informaciones-en-directo-del-desalojo-de-la-zad-de-notredame-de-landes/

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ZAD [ENG] – Rural Rebels and Useless Airports: La ZAD – Europe’s Largest Postcapitalist Land Occupation

from: http://earthfirstnews.wordpress.com/2012/11/17/rural-rebels-and-useless-airports-la-zad-europes-largest-postcapitalist-land-occupation/

 Image

October 2012, Notre dames des Landes, France.

Chris leans forward, her long fingers play with the dial of the car radio “I’m trying to find 107.7 FM“ … a burst of Classical music, a fragment of cheesy pop. “ Ah! Here we go! I think I’ve got it?”  The plastic pitch of a corporate jingle pierces the speakers: “Radio Vinci Autoroute: This is the weather forecast for the west central region…happy driving to you all. Traffic info next.” Chris smiles.

The narrow winding road is lined with thick hedgerows. Out of the darkness the ghostly outline of an owl cuts across our headlights. We dip down into a wooded valley, the radio signal starts to splinter. The well-spoken female voice fractures into static, words tune in and out and then another kind of sound weaves itself into the airwaves. We rise out of the wood onto a plateau, the rogue signal gets clearer, for a while two disturbingly different voices scramble together – the slick manicured predictable sounds of Radio Vinci wrestles with something much more alive, something rawer – a fleshier frequency.

“ The cops have left the Zone for the night…good riddance… Yeah! Keep it up everyone! ……” There is a moment of silence, we hear breathing, then a scream into the microphone “This is Radio Klaxon…Klac Klac Klac! ”We feel her emotion radiate through the radio waves “ It’s nine thirty five.” she laughs and puts a record on, passionate Flamenco guitar pumps into the car.

We have entered La ZAD (Zone A Défendre) – Europe’s largest post-capitalist protest camp – a kind of rural occupy on the eastern edge of Brittany, half and hour’s drive from the city of Nantes.  Like a rebel constellation spread across 4000 acres of forest, farmland and marshes, it takes the form of old squatted farms and fields, D.I.Y. straw bale houses, up-cycled sheds, theaters and bars cobbled from industrial pallets, hobbit like round houses, cute cabins built with the worlds waste, huts perched frighteningly high in trees and a multitude of other disobedient architectural fantasies. La ZAD has been a laboratory for ways of living despite capitalism since the 2009 French Climate Camp. At the camp activists and locals put together a call for people to come and live on the Zone to protect it.  Now you can find illegal goat herds and organic bakeries, bike workshops and bee hives, working farms and communal kitchens, a micro brewery, a mobile library, and even a pirate radio station: Radio Klaxon. Emitting from a secret location somewhere in the Zone, the station hijacks the airwaves of “Radio Vinci Autoroute” the traffic information channel run by Vinci for its private network of French motorways. The world’s largest multinational construction firm, builders of nuclear power stations, African uranium mines, oil pipelines, motorways, car parks and the infrastructure of hyper capitalism everywhere, Vinci also happen to be the company commissioned by the French government to cover this landscape in concrete and open Nantes new airport (it already has one) by 2017.  Well that’s the plan.

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The irony of this checkered land of tiny fields framed by miles of rich hedgerows, is that unlike the rest of France, it escaped the regrouping process of the 60’s which annihilated the ancient field patterns to open up large tracts of land to industrial agriculture. If the original airport plans, designed to host Concorde, had succeeded this land would have been under tarmac by 1985, luckily it was never built and so the old field patterns remain, as do the faded painted signs that date from the first protests 40 years ago, placed along the side of the road by local farmers declaring: “NON A L’AEROPORT”.

Our car pulls into “la vache rit” a temporary HQ housed in a giant barn that belongs to one of dozen local farmers who has refused to sell their land to the state. A mural on the façade shows a plane disguised as a bale of hay with an indignant farmer, pitchfork in hand, shouting up at it:  “ you ‘aint going to con us !” Inside the barn, hundreds of people mill around, there are grey haired pensioners, farmers in muddy overalls, a sprinkling of hippies, folk in black hoodies adorned with headlamps and more than a handful of dogs.

Food is being cooked and people are browsing the largest “free shop” I’ve ever seen (a space where there is no monetary exchange). Long tables bend under piles of clothes all sorted neatly and signposted:jumpers, trousers, rain jackets, boots (with boxes for different shoe sizes) there is even a box marked dirty socks under one filled with dry ones. Locals from the nearby village of Notre-Dames-des-Landes wash the socks regularly. Another table has mountains of medical supplies whilst the kitchen is drowning in pasta. Supporters from the four corners of France have donated all this material over last week since the evictions began.

On the 16th of October 1200 riot police overran La ZAD. What had been a state free autonomous zone for 3 years was transformed within a few hours into a militarised sector. Road blocks sealed the area, Guard Mobiles (military mobile gendarme units) swarmed everywhere and bulldozers groaned across the fields. Despite resistance from the Zadists within two days the state had destroyed 9 of the 12 of the squatted spaces. On one of the days, 250 rounds of tear gas were fired into the market garden, seemingly to contaminate the vegetables that until that moment had fed over 100 Zadists every week. A principle of war is of course: cut off the supplies.

In the afternoon lorries guarded by convoys of riot vans carried away every sign of habitation –  every lump of rubble or shard of broken furniture, smashed crockery or child’s toy – everything – nothing remained but mud and the scars of bulldozer tracks. This act of erasure was not only to make sure that the wreckage would not be used to rebuild the houses, but more importantly to wipe out all traces of history.  Ruins hold memories and stories; and a principle of resistance is that stories stoke struggle.

“The movement is finished”… the local representative of the ministry of interior Patrick Lapouze told the press “For two years… it’s been a lawless zone. I can’t even go there without police protection and when I go I get stones raining down on my car.” Sounding more like a wild west Sheriff than a twenty first century civil servant, he continued: “We are going to stop them returning…When there are only 150 of them entrenched in a barn, they won’t last long!” Raising the stakes somewhat he ends his statement: “ If the République is unable to reclaim this area, then we should be worried for the République.” As these words left his lips the images of an elderly woman collecting teargas canisters from a vegetable garden, ancient farmhouses being torn down and farmers pushed around by riot police were circulating across the country and seemed to be touching a nerve.

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The airport is the pet project of ex mayor of Nantes, now prime minister – Jean marc Ayrault. Nicknamed  “L’ Ayraultporc” (a brilliant play on words merging airport and pig) his ratings had already hit record bottom before all this and now it seems his megalomaniac vision, might be a bigger thorn in his side than he ever imagined.

Ayrault has promoted the project as a “green” airport. It is planned to have living roofs covered in plants, the two runways have been designed to minimize taxiing to save on CO2 emissions and an organic community supported box scheme is meant to feed its employees. Next year Nantes will celebrate its latest award: European Green City 2013.  To call this double speak is generous. According to a recent report a hundred million people will die of climate driven deaths over the next eighteen years. 80 percent of the slaughtered will be in countries with lower emissions. The Climate Catastrophe is no just a threat to our ecosystems and the species we share the biosphere with, it’s a violent war on the poor. A war whose weapons are built out of steel and concrete, tarmac and plastic, a war with a ticking methane bomb hiding under the arctic. Waged by the logic of growth and disguised as everyday life according to capitalism, climate change is the war that could end all wars and all life with it. Calling an airport green is as cynical as calling a concentration camp humane. Perhaps in the future  if we are lucky t have one, descendents will contemplate the ruins of airports as we do the sites of 18th century slave markets and wonder how a culture could have committed such barbarity so openly.

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I’m fast asleep in the Cent Chenes (one hundred oaks). For three years people from post-capitalist movements across Europe have made their way here to build alternative lives and lay a new geography over the cartography of capitalism. There is a delicious panoply of new place names, including: La Bellishrut, Pinky, La Saulce, Phar Wezt, No Name, La cabane des filles (the girl’s cabin) and the mythical Le Sabot (the clog) named for its reference to peasant life as well as the fact that it is the root of the word Sabotage, which literally means to throw your clog into the gears of the machine.

Little do I know, as I dream of police dogs devouring stray cats, that Hurricane Sandy has just hit Haiti and is on its way to New York. Last time I was here in this beautiful straw-bale home made entirely from the waste of the world it had a working bakery (supplying man ZADISTS and neighbours with daily organic Bread)  and an abundant Permaculture garden. With the threat of expulsion the baker moved his oven to a safer (legal) space nearby and the other inhabitants including Katell, who teaches in the local primary school, took everything of value to the safe house. Now Les Cent Chenes is a ghost of what it was and has been handed over as a collective sleeping space for the activists that have streamed in over the last days, from across the country and abroad, to put their bodies in the way of the evictions. We sleep here to be at hand when the police arrive at the Le Sabot  nearby, which is still holding out.

Le Sabot is the market garden now contaminated by CS gas.  It was born in the spring of 2011, when over a thousand people armed with spades and seeds coordinated by the international radical young farmers movement Reclaim The Fields, occupied a couple of acres of land in the center of the Zone and overnight turned it into a functioning vegetable farm. It has its own two-roomed cabin, a polytunnel, solar shower and now a ramshackle penthouse on the roof, to climb onto in case of expulsion. Merging resistance and tangible alternatives, Le Sabot reflects the post-capitalist politics of refusing to separate critique and construction, the yes and the no.

I spend the day with Ishmel, an art activist and one of the founders of the French Clown Army.  His home La Bellishrut was burnt to the ground last week. “How come you’re still smiling? “ I ask as we walk through the dense network of green lanes that joins up the dots of this rebel constellation. “ I  don’t care about material things, when we build something we know it won’t be forever.” We build barricades until sunset. Ishmel has managed to get hold of the old set that the Nantes Opera House were throwing away, it happens to be from an opera about the holocaust. The massive wooden panels make perfectly surreal barricading material.

Since the evictions began the art of building barricades has taken over everyday life here. Everywhere you go there are little teams busy hauling materials across fields to erect another barricade. The idea is to slow the advance of the authorities, who have named their operation “Cesar” (Caesar), perhaps a reference to Obelix and Asterix’s resistant gallic village. The police have taken the weekend off and so barricade building takes place unhindered. Now there are ones rising on the main roads as well as the green lanes. The multiplicity of different barricades reflects the different cultures at La Zad. Those living in tree houses in the Rohanne Forest have asked people not to cut living trees to make them, whilst in another part of the Zone a team of chainsaw wielding activists are tacking down oak trees and tangling steel rope in them. On one crossroads there are at least 20 barricades. There are huge hay rounds with cans of petrol beside them ready to set alight when the police attack, there is a steel wall of sitex – Anti squatting panels normally placed on doors and windows of empty houses –carefully welded together and one made from dozens of bamboo poles sticking out of the tarmace decorated with bicycle wheels.  In the middle of it all there is makeshift kitchen with its mobile pizza oven made from an oil drum.

An affinity group armed with cordless angle grinders and pick axes, have been working day and night to cut out giant trenches in the roads –  in some cases several metres wide and deeper than a standing adult.   Ishmel tells me that yesterday road agency workers came to mend one of the smaller trenches  (not surrounded by barricades). People talked to the workers, trying to persuade them to turn around and not do the dirty work of Vinci. Despite having their boss on the phone coercing them to keep going, they eventually turned around and left the hole in the road. One of the workers later said “ What troubled me most was that I’m from around here and (clearing the barricades to allow the police to circulate) feels a bit like I was helping demolish my neighbours house.”There have also been stories of local police officers that refused to join the operation.

The crisp autumn sky swarms with stars. A full moon throws shadows of gnarly oak trees across the fields.  We end the evening in Le Sabot, dozens of us sitting around the wood burning Agar to eat a delicious Dauphinoise (a hot pot of potatoes and garlic) garnished with freshly picked Cepp mushrooms.  Radio Klaxon plays in the background as always: “We have some news: 15 more cop vans have been spotted on the motorway driving in this direction”. There are already 30 parked up for the night in the aptly named Disco Paradiso nearby, it seems the second wave of “operation Ceasar” may well hit tommorow. Laura, who has been on walky-talky all day to coordinate the defence, picks up a piece of chalk and on the blackboard which used to be where the dates for planting and harvesting crops were written up; she scrawls angrily: NON! (NO).

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It’s 6am. We walk through the thick morning mist.  Nebulous silhouettes appear out of nowhere passing us on the lane, people are calmly making their way to the barricades. We carry a small radio, the finger tapping beat of the Latino hip hop group Cypress Hill keeps us awake:  “When the shit goes down you better be ready! ” Coffee is served in Le Sabot.  Laura is glued to her walky-talky.  Gweno, ties his T-shirt around his head to make a DIY balaclava through which you can still see his cheeky smiling eyes. He climbs over the first barricade, in which Ishmel planted bunches of flowers last night and nails a large sign to a tree opposite: Zone of Struggle: Here the people command and the government obeys. It’s a phrase from the Zapatista autonomous indigenous communities in Chiapas. Messages of solidarity have been sent from Chiapas and many of the activists here feel a strong link to the masked rebels who since 1994 have built zones free of the state and capitalism in the jungles of southern Mexico. Many of the Zadists also wear masks during actions, to resist being identified by the police, but also perhaps, to be in tune with the spirit of Zapatismo, where a masks both hides you and makes you more visible and where being nobody and yet everybody is a source of freedom.

“They are coming!” Laura shouts! The cabin empties except for Marie, grey haired and in her sixties, who continues cooking un phased by the news of attack. Through the mist the glint of dozens of riot shields can be seen advancing down the lane towards Le Sabot. Time speeds up: the barricade is set alight, huge flames cut through the dawn light, we hear the sharp crack of tear gas canisters being shot at us, rotten vegetables, paint bombs and stones arc into the sky. I see Gwen running through the field holding one of the shields he has lovingly made:  “Be careful you are walking on our beatroot,” it says on it. For a moment we can’t tell what is CS gas and what is morning mist, then our skin begins to scream in pain, Ishmel passes us lemon juice. The boom of concussion grenades being fired several kilometres away thunders across the plateau, Radio Klaxon tells us that they have attacked the forest simultaneously and are trying to take people out of the trees.

It takes several hours for the police to get through the barricades at le Sabot, by the time they arrive in the garden most of us have dissolved into the landscape. A few people remain on the roof of the cabin and Marie continues to cook inside. “You will never get rid of us” a woman in a pink bandana shouts from the roof “we will be back and we will plant even more vegetables!”

We hear the sound of the samba band in the distance. We follow the rhythm to try and meet up with it, weaving through fields and hedgerows to avoid the roaming riot police. We pass through a field of high corn, several tractors and a huge harvesting machines are ploughing through it. For a minute the image of normal agricultural life taking place a few hundred metres from burning barricades and flying rubber bullets seems incongruous, but then we see that it’s Sylvain Fresneau driving the machine. Fresneau is one of the 100 local farmers who are due to be expropriated. He has refused to be bought off by the state. On the lane next to his field there are a thirty tractors flying the Confederation Paysan flag (Independent peasants union) backed up against a line of riot police. The tractors were meant to have reached Le Sabot in solidarity, but got blocked here. It seems however that they have at least managed to allow Fresneau to harvest his silage. For Fresneau to simply do his everyday job on this land is an act of resistance.

We finally meet up with the samba activists. They have marched across the fields to the side of the Zone where bulldozers are clearing barricades off the roads and the relics of rural rioting litter the tarmac. We follow the band into the nearby forest where they play under the tree houses, the police haven’t got here yet. Like a nimble tree sprite Natasha glides down from her platform. Rolls of rope and jangling karabiners hang from her climbing harness. Someone on the ground below has just picked a mushroom and is wondering what species it is. A professional botanist, Natasha immediately identifies it: “ it’s a Russule –  super tasty!” she declares before climbing gracefully back up into her towering tree.

More than anyone she is aware of how ecosystems are networks of complementary relationships, constantly in the process of becoming more complex and diverse. She understands the unity in diversity that makes up the rich interdependent webs of life within this forest and is horrified by the cultural vacuum that wants to annihilate it.  There have been similar cultures, cultures out of touch with their ecologies and sticking to entrenched beliefs. They all wrecked their life support systems and eventually collapsed. Robbing the future to pay the present was the hallmark of every civilisation whose ruins now scatter the deserts.

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The government has said they want to “cleanse” La Zad before November 2012, so that they can begin the archaeological surveys and ecosystems services swaps. By law the headlands of all watershed should be protected and for every wetlands destroyed two have to be created elsewhere. Vinci however, is trying to challenge these laws in court, the verdict will be heard next month. If the ecosystems services project goes ahead it plans to move newts from twelve marshes to a new habitat. It’s the twisted logic of capitalism that thinks that you can swap one ecosystem for another, a market mindset where everything has become a commodity – a thing devoid of context. It’s the final gasps of a culture that has forgotten that our world is made up of relationships and not things.

The state assumed that by destroying the Zadists houses and gardens they would demoralise the movement. They thought it would collapse when its material base had been removed. But quite the opposite has happened. “ Our home is not the cob walls and hay bails, the bricks and mortar,” says Sara, whose house was raised to the ground last week, “but the land and the neighbours and its those connections that have been strengthened during the evictions”. It’s not just the friendships between activists on the barricades but also the complex relationships between the Zadists, the locals and farmers that have evolved.  “It’s been a roller coaster over the years,” Sara continues. “ There have been strong moments of togetherness but many of mutual misunderstanding and mistrust. There are some huge ideological differences between us “the squatters” and the folk at ACIPA (The anti-airport NGO made up of local farmers and residents) but since the evictions, new levels of mutual aid and support have emerged that were once thought impossible.” Not only did Sylvain Frenau’s open his barn as an HQ for everybody, but the ACIPA has set up a daily meeting point to bring newcomers into the Zone to resist the evictions, farmers and locals have stood as human shields between the masked activists and the riot police, whilst other have helped build barricades with their tractors and loaned out chain saws. The French state and media has tried undermine exactly this kind of sharing and support over the years by labeling the “ squatters” as members of the  “Ultragauche” (the ultra leftists).

A mythical term invented by a neurotic government Les Utragauchehas been used to  criminalise anticapitalist antiauthoritarian movements and throw the shadow of terrorism on to anyone influenced by the so called: “insurrectionist sect” that wrote the now infamous, and according to right wing U.S TV anchor Glen Beck “evil”  book –  The Coming Insurrection.  The term is a weapon of repression used to divide the “good protesters” from the “bad” and to prevent diverse movements arising. What the government can’t control is a movement where farmers ploughing and planting monocultures are rebelling side by side with Permaculturists who practice no dig gardening, where older trade unionists sit in meetings with young anarchists who demand an identity beyond work, where libertarian communists teach pensioners how to forage wild foods and Anti civilisation vegans are lent tools by dairy farmers. It is the dynamic diversity of ecosystems which keeps them strong and resilient to shocks, movements that find unity in diversity are much harder to destroy than houses and forests and the new socialist government knows this.

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It’s been three weeks since the evictions began, Le Sabot and Les Cent Chenes have been razed as have many of the other spaces.  Two squatted farmhouses are still waiting for eviction papers whilst every time the police tear down the barricades around the Phar Wezt they pop up again like mushrooms – as I write, its tree houses and huge communal kitchen remain intact and people are already rebuilding in hidden nooks and crannies of the Zone. Thanks to the pressure on the government from hunger striking farmers last summer, locals who have refused to sell cannot be evicted until all legal recourses have been exhausted. The trial around the destruction of wetlands is due to end in December.

In many struggles, the moment of eviction tends to be the last great cry after which the movement fades. But quite the opposite has occurred, something in the fight to save La ZAD has resonated with people. The last three weeks have completely transformed this struggle from a relatively local debate into an issue of national importance. Everyone on the ground expected the media to run images of masked youth throwing molotovs (3 in all were thrown!) and to play the “Ultragauche” card which would have scared people away and opened the door to harsher police repression. But this did not happen and instead solidarity began to flow and flow. Support groups sprung up in cities and villages across France. Meetings, demonstrations and actions erupted from Toulouse to Strasbourg, Brussels to Besançon: Graffiti and banners appeared on dozens of motorway bridges, a clown army invaded the offices of Vinci, thousands marched in Rennes, Nantes and Paris, a go slow blocked commuter traffic into Nantes, Vinci car parks were occupied and made free for motorists, the studios of a national radio programme were invaded and statement read on air, a street theater pieces married Vinci and the state and the windows of several socialist party HQ’s were smashed.

Front pages in the regional and then the national press including Le Monde, began to talk about La ZAD as the “new Larzac”. Beginning in the 1970s the Larzac was a rural area of Southern France where a mass movement brought farmers and activists together against the expansion of a military base. It is seen as an iconic struggle not only due to it linking radically different cultures but also because it won. In 1981 the recently elected socialist president François Mitterrand cancelled the project. To name La ZAD as new Larzac is like a little known rock band being touted as the new Lady Gaga!

The discourse has expanded too. Many now see the choice to build an airport as yet another symptom of a system totally out of touch with reality.  It’s a choice from another age, an age where climate change and peak oil were not yet threats, an age where the ideology of infinite growth was all that defined progress, an age where people talked about economic crisis rather than the economy as crisis. It seems that what is touching people is the destruction of ways of life that refuse to be part of such an antiquated society. It is the farmer’s firm stand, risking everything so that they can continue to produce food from their land that moves us. It is the Zadists’ simple lives, lived according to their passions and their needs that gives us glimpses of the future in the present. These things make so much more sense than a new airport built for political ego, corporations and profits. And now the story is no longer just about an airport, but about making the choice to oil the suicide machine wrecking our future or becoming its counter friction and opening new visions of what it means to live.

A year ago, the Zadists put out a call for a day of Reoccupation to take place four weekends following the anticipated evictions. They asked people to come with hammers, planks and pitchforks, to reoccupy the land and build. When they wrote the text little did they realize that the evictions would have transformed La ZAD into a household name. The date has been set for the 17th of November. Every Tuesday for the past three weeks 150 people have packed out a hall in Nantes to plan the reoccupation. There are groups of local architects and carpenters busy designing a meeting house; mass catering kitchens from across Europe are preparing food for thousands; 200 tractors are being mobilized; farmers, artists and activists from the Morbihan are planning a toilet and shower bloc complete with catapult; a kit house is due to be brought 800 km from Dijon and there are even rumors that someone wants to build a “special” tower in the field where the control tower is planned.

How many people will turn up on the 17th of November no one knows, how many homes and farms will be rebuilt remains a mystery, but what is clear is that this movement is far from being finished, in many ways its has just begun.

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ZAD-21nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

Filo d’informazione

Per evitare la diffusione d’informazione sbagliate sovente alarmistiche a torto (sms, facebook, etc.), grazie di fare riferimento a questo sito web per verificare le informazioni su quello che succede sulla ZAD.

- 10:30  Piccolo riassunto di quello che succede oggi e qualche appuntamento per domani (mentre l’elicottero survola la zona) salvo qualche errore dovuta ad una cattiva ricezione di Radio Klaxon:

  • cantiere e laboratorio di arrampicata nella foresta di Rohanne c’è gente sia al suolo che in aria.
  • cantiere sul luogo occupato di nuovo il 17 novembre, le costruzioni vanno avanti decise, tra chalet svizzeri d’architettura e capanne di tipo “favelas”!!! Oggi si pensa alla questione di accessibilità del cantiere (in termine di mobilità).
  • la Vache rit ritroverà il suo uso agricolo, gli affari stanno per essere trasportate verso altri luoghi (accampamento al nord della Rolandière e nuovo luogo occupato).
  • alle 18:00 sul nuovo luogo occupato (bisogna veramente dargli un nome al più presto!): discussione a proposito delle nuove costruzione, sulla question dell’elettricità, del materiale manquante, d’accessibilità, della cucina, etc.
  • alle 20:30 all’accampamento al nord della Rolandière discussione dove siete invitati tutti a proposito dell’alloggiare, domani giovedì 22/11 al Rosier, appuntamento prima dell’alba per difendere il luogo.
  • domani giovedì 22/11 al Rosier alle 12:00 all’accampamento di fronte al Rosier: discussioni sulle azioni e prospettive dopo questo mese di resistenza e la manifestazione del 17/11
  • domani giovedì 22/11 alle 14:00, all’accampamento di fronte al rosier, smontaggio del campo.
  • domani giovedì 22/11 alle 17:00, alla casa rosa: riunione non miste
  • domani giovedì 22/11 alle 20:00 concerti dalle parti delNo name

- 10:00  Gli sbirri sembrano essere ripartiti dalla barricata sud del Far.

-9:36  Un unico piccolo furgone verso la barricata sud del Phare Ouest che raccoglie oggetti a destra e a sinistra.

Ricevuto: visto verso le 8:30 convoglio di gendarmi e armata sopra le 4 vie Nantes-Rennes in direzione la Paquelais!! Tenete duro!

- 9:13  Tanta gente in piedi intenta a costruire ed a correre di qua e di là.

- 8:25  Ancora niente da segnalare, meno male. Qui video da guardare: video-volantino sul piano di risistemazione del quartiere  Coutures à Bagnolet e del quartiere Bas Montreuil e sulla cementificazione programmata in questi quartieri. Con il Grande Parigi, i poveri saranno sempre più, cacciati più in là.

Trasmissione della Jungle des Luttes basata sull’intervista di un piccolo gruppo di voi, fatta in Luglio nel corso del forum.

Trasmissione diffusa ieri 20 novembre con una testimonianza in fine trasmissione (ultima mezz’ora) sulla manifestazione, il dopo, ecc…

- 7:43  Ancora niente da segnalare, ancora buio fuori…

Nuova cartina della Zad aggiornata al 21 novembre.

- 6:51  Niente da segnalare per  adesso.

François, un po’ di lettura, ecco, ti chiediamo di dare precedenza nelle tue scelte politiche per il mondo: “Il pianeta avrà molta difficoltà a sostenere un riscaldamento di 4°C” le monde

- 6:21  Buongiorno!! Piove! Klaxon trasmette già, dunque tutto va bene :

I bambini della ZD hanno le loro cose da dire:

“Vinci vai via di qui, smettila di distruggere il nostro paradiso!” e “Il falcone è bello, il vero coglione è Vinci!” (in francese è un gioco di parole) (ndt)

Nuova cartina della Zad, aggiornata il 21/11

 

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[CAS] Convocatorias en Barcelona en solidarid con la ZAD

Miércoles 21 noviembre

Kafeta-Cenador benefit en Distrito VI

Desde las 20:00: encontraras comida vegana, bar, musica y distri (Perseverare autem diabolicum)

Menú:

– Mezze penne con exquisita salsa de ragú de champiñones y soja texturizada.

–  Verduras grilladas con salsita de cilantro.

-Ensalada de ricos tomates i pepinos.

-Batido de frutas de temporada.

(todo aliñado con un poco de resaca)

BON PROFIT!

21:00: proyección de imágenes y vídeos de los desalojos y reokupaciónes que se producieron a lo largo del ultimo mes en la ZAD de Notre Dame de Landes
22:00 concierto acustiko con Pedro Batalla

Trae tu Distri !!

Deja el perro en casa

@ Distrito VI, Calle Espronceda 322 L1 Navas
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Martes 20 noviembre

Radio Bronka, Anarkustika

Escucha la programa Anarkustika  los Martes desde las 17.00 hasta las 18.30h, con directas telefonicas desde la ZAD, análisis y punto de la situación sobre desalojos y reokupaciones, infos anticarcelarias actuales, ante la situación actual acción directa!

@ Radio Bronka, 104.5 FM, 17:00-18.30h
www.radiobronka.info

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17 Noviembre 2012 – manifestación de reokupación de la ZAD

Carta de solidaridad desde México
Nota de prensa y comunicado del grupo organizador de la manifestación de reokupación

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ZAD-20nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

Filo d’informazione

I bambini della ZD hanno le loro cose da dire:

“Vinci vai via di qui, smettila di distruggere il nostro paradiso!” e “Il falcone è bello, il vero coglione è Vinci!” (in francese è un gioco di parole – ndt)

Buona notte 🙂

- 19:35  Diverse possibilità di divertirsi sulla ZAD questa sera.  La cena è pronta e ci si riposa per domani, un altro giorno di attività multiple. Ci teniamo anche pronti ad accogliere i gendarmi come ogni giorno da settimane. Ma certo, preferiamo giorni come questo ci sembra quasi “paesibile!”  😉

Informazione: Nantes parco Mercoeur – il coraggio del municipio ha ancora picchiato! Abattere 82 alberi alle 22:00, la sera di nascosto!

Bravo, merita piuttosto il titolo Nantes grigia!

- 17:55  Calmo sulla zona, costruire, costruire, costruire, aiuta contro le condizioni meteo 🙂 Ci sono tante costruzioni nuove un po’ da pertutto sulla Zad. Ditemi Manuel, Francois e Jean-Marc, vi fa male il sedere, no? 😛

e ancora per informazione: Cabadzi, Elodie Rama, Catherine Matausch, l’aéroport de Notre Dame des Landes… nella trasmissione “Ce soir avec vous”

E sì… decifrato… I cattivi argomenti di Le Roux

- 17:33  controllo anche a Blain centro, soprattutto camion, furgoni, camionette, etc… e macchine con etichette anti-aeroporto.

ANNUNCIO: Giovedì 22/11 al NoName: alle 19:00 Proiezione del film “when the trees shake/quand les arbres s’agittent (produzione  ZADmedia) alle 21:00 concerto “Radikal Satan” seguito da Rap con “Anonym”

- 16:38 : Controllo a “la Gergauderie” (uscita Fay di Bretagne direction Temple de Bretagne)

ANNUNCIO: Il collegio Echange di Rennes (come pure il consiglio dei migranti dello squat Pacé) lancia l’appello a venire mercoledì 21/11 davanti alla Prefettura di Rennes (Beauregard) a partire delle 12:00 per sostenere i nostri allievi che sono sgomberati dai loro squat (riscaldati) in pieno inverno senza proposta di rialoggiamento. Notre-Dame des Landes venite a portarci il “claxon mediatico”!! il Ps squatta la parola “socialista” e si comporta in “Barbaro” riguardo ai migranti e agli squatt.

XXXX (insegnante al collegio dei Hautes Ourmes di Rennes): ho dei ragazzi toccati dalle misure di sgombero

- 15:08  6 furgoni di antisommossa partono da Blain…

Nuove canzoni: Da cantare in manifestazione e altrove!

I voli Nantes-Metz dalla Volotea, sono (già) finiti

Simpatico : Un racconto in disegni della giornata del 17

- 13:28  5 furgoni di antisommossa Nantes direzione ZAD, senza sapere se è per noi o per rompere le scattole a qualcun’altro…

Lettura  Notre-Dame-des-Landes : il (notabile) Verde è nella frutta

10:00  Gli sbirri ritornano sulla D336 subito prima delle 4 vie in direzione Chanais dove ci sono sicuramente degli scavi archeologici.

9:30  Niente notizie per adesso!

6:00  Sentori di sgomberi per oggi, ma nessuna notizia certa per ora.

Ieri sera: a Nantes, il municipio ha tagliato a pezzi gli alberi del parco Mercoeur.

cartina geografica aggiornata

Oggi altrove

Ultimo aggiornamento 18 novembre

Appuntamenti quotidiani

- Notre-Dame des Landes a partire delle 9:00 permanenza sulla piazza della posta (locali dei sindacati – angolo opposto al Municipio) per spostamenti sulla zona
- Nantes a partire delle 10:00 vigilanza cittadina al Pont Morand
- Nantes alle 19:00 adesso una sera su due: assembramento davanti alla prefettura (i prossimi: lunedi 5 e mercoledì 7 novembre) - Rennes alle 18:00 tutte le sere si fa il punto alla casa dello sciopero

Appuntamenti da venire:

- Rouen  alle 19:00 oggi: 3a riunione del collettivo di solidarietà delle Zone da difendere – Rouen/Notre-DamesDes-Landes seguito da una cena vegeratiana a prezzo libero
- Brest  demani mercoledì 21 novembre alle 20:30: in seguito alla prima riunione di martedì 13 novembre, dato il successo riscontrato sabato 17 novembre a Notre-Dame-des-Landes e alla mobilitazione dei bretoni e dei finisterini (abitanti di Finistère): riunione del collettivo bretone di sostegno agli sgomberati de Notre-Dame-des-Landes e di opposizione alla costruzione dell’aeroporto, a l’Espace Vauban di Brest.https://zad.nadir.org/squelettes/img/pieddepage.png

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ZAD-19nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

Ancora qualche foto di sabato, ne aggiungiamo sempre. Si cerca sempre di non mettere i visi, a parte che lo desidera. Se vedessi il tuo viso e non lo vorresti segnala l’abuso, lo toglieremo il più presto possibile…

Manifestazione Rioccupazione 17 novembre

 

Fotografie dai giornali

Filo d’informazione

- 15:45  La presenza militare si è sciolta intorno alla zona. Gli scavi militari continuano intorno alla Stazione ma anche lì la presenza è molto diminuita. C’è modo di passare.

15:00  Ci viene segnalato che una cinquantina di alberi sono stati piantati ieri sul terreno delle Planchettes. La resistenza continua.

- 13:16  L’elicottero è di ritorno…

ANNUNCIO: Appendiamo la cremagliera (=inaugurazione) delle nuove capanne di rioccupazione 

- All’assemblea di ieri alle 10:30 è stato proposto di fare un aperitivo lunedì sera alle 17:00 per inaugurare le capanne costruite durante questo week-end.  Sarà veramente un “appendere la cremagliera” perché non sarà finito d’installare le case. Ma sarà comunque l’occasione di vedere il risultato dopo 3 giorni di costruzioni frenetiche, di visitare e passare un buon momento insieme. E ci sarà ancora molta gente presente.

E possibile portare da bere, da sgranocchiare, forbici e nastro rosso!

- 12:40  35 furgoni di antisommossa visti a Treilliers, 40 Furgoni a Vigneux. C’è bisogno di sorvolare prima di venire?

- 12:28  Si è alzata la nebbia, il Vallscopter arriva e sorvola verso le Rosier, gli accampamenti e le nuove strutture.

AAARRRRRRRGGGGHHHHH. Ma… che dire?… Esco un attimo per piangere… e ritorno… Notre-Dame-des-Landes : Marine Le Pen si schiera “dalla parte degli oppositori”

- 11:11  Tutt’intorno si lavora sodo, non c’è né elicottero né altro che segnali l’arrivo di ufficiali giudiziari e/o forze dell’ordine sui nuovi luoghi. Menomale, ambiente troppo buono per essere distrubato!!  🙂

e ancora per Informazione: Abbiamo fatto fare 5000 manifesti A2 di sostegno. Sono arrivati e si trovano a La vache rit. Siete invitati a prenderne 10, 20, 50 e diffonderli dove abitate.

Informazione: Bravo Bizi! Allora funziona!:) I manganellatori del clima non sono i benvenuti nei Paesi Baschi!

Il primo ministro français Jean-Marc Ayrault ha annullato la sua venuta nei Paesi Baschi per causa di agenda. Era aspettato mercoledì 21 novembre a Biarritz, alle Assises de l’Économie Maritime et du Littoral…..

- 10:46  Scavi archeologici vicino alla 4/4 Rennes /Nantes sul settore della Zad. Diversi camion da carico, pale meccaniche non accompagnati da antisommossa visti tra Ardillières e Vigneux..

- 9:50  Informazione precisando che gli sbirri vengono per carotaggi (forse si fanno adesso con i cannoni ad acqua). tre pale meccaniche viste sulla4/4 arrivano da Rennes direczione Zad.

- 9:30  Secondo informazioni vicini alla Prefettura, una banda di terroristi mascherati e equipaggiati con un cannone ad acqua sarebbero persi nei stupendi boschi intorno a Notre-Dame des Landes…

- 8:23  Tanti antisommossa con cannoni ad acqua visti a Treilleurs direzione Zad, ma non ancora partiti!!

- 7:57   10 furgoni di gendarmi (o antisommossa) con “il militare” partono da Cardo a Nantes Nord in direzione Zad.

- 7:38   Tutto calmo sulla Zona, la gente si sveglia… Buongiorno!!!

Oggi sulla Zad

Piccolo programma:
- Cantiere alla foresta de Rohanne: inizio di una settimana di scambi e condivisione di saper-fare sulla costruzione e l’arrampicata.
- All’assemblea di ieri alle 10:30 è stato proposto di fare un aperitivo lunedì sera alle 17:00 per inaugurare le capanne costruite durante questo week-end.  Sarà veramente un “appendere la cremagliera” perché non sarà finito d’installare le case. Ma sarà comunque l’occasione di vedere il risultato dopo 3 giorni di costruzioni frenetiche, di visitare e passare un buon momento insieme. E ci sarà ancora molta gente presente.

E possibile portare da bere, da sgranocchiare, forbici e nastro rosso!

Oggi altrove

Ultimo aggiornamento 18 novembre

Appuntamenti quotidiani

- Notre-Dame des Landes a partire delle 9:00 permanenza sulla piazza della posta (locali dei sindacati – angolo opposto al Municipio) per spostamenti sulla zona
- Nantes a partire delle 10:00 vigilanza cittadina al Pont Morand
- Nantes alle 19:00 adesso una sera su due: assembramento davanti alla prefettura (i prossimi: lunedi 5 e mercoledì 7 novembre) - Rennes alle 18:00 tutte le sere si fa il punto alla casa dello sciopero

Appuntamenti da venire

- Marseille 19 novembre al planet xpress, 9 rue de l’arc per un concerto di sostegno alla lotta contro l’aeroporto con Marylin rambo, motto e guilhem’all

- Annecy 19 novembre alle 18:00 all’alterlocal 3 chemin des grèves Cran-gevrier,  riunione del comitato di sostegno e d’azioni in sostegno

Un comitato di sostegno e d’azioni in sostegno ai resistenti a questo merdoso progetto d’aeroporto è nato il 12 novembre a Annnecy. E’ stato deciso, in un primo momento, d’organizzare la partenza di amici per andare direttamente sul posto ad aiutare alla ricostruzione del terreno. Speriamo che questa giornata sia decisiva ma siamo ugualmente pronti a durare nel tempo e ad agire in casa nostra in diversi modi. Anche quando avrete mandati alla porta vinci e il suo ayraultport potremmo continuare ad esistere perché le zone da difendere esistono dappertutto. Orgnizziamo un incontro lunedì 19 novembre per fare il punto sul week-end di rioccupazione e prospettare l’avvenire. Contro Vinci ed il suo mondo di miserie. Corraggio a tutti.

Mandragore, ancora un piedi – centro Zad, Novembre 2012

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ZAD-18nov [ITA] – FLASH INFO sugli sgomberi e la resistenza

Radio Klaxon online e streaming  Ognitanto lo streaming va e viene (spiacente ma nell’urgenza è difficile fare meglio!)  Oppure si può utilizzare il link da incollare sul lettrore http://radioklaxon.radiostream123.c…

Però dopo un po’, ritorna lo streaming!!!   ;)

Finalmente qualche foto di ieri, ne aggiungiamo sempre. Si cerca sempre di non mettere i visi, a parte che lo desidera. Se vedessi il tuo viso e non lo vorresti segnala l’abuso, lo toglieremo il più presto possibile…

Manifestazione Rioccupazione 17 novembre

Filo d’informazione

Piccolo programma per domani:
- Cantiere alla foresta de Rohanne: Inizio di una settimana di scambi e condivisione di saper-fare sulla costruzione e l’arrampicata.
- All’assemblea di stamane alle 10:30 è stato proposto di fare un aperitivo lunedì sera alle 17:00 per inaugurare le capanne costruite durante questo week-end.  Sarà veramente un “appendere la cremagliera” perché non sarà finito d’installare le case. Ma sarà comunque l’occasione di vedere il risultato dopo 3 giorni di costruzioni frenetiche, di visitare e passare un buon momento insieme. E domani sera ci sarà ancora molta gente presente.

E possibile portare da bere, da sgranocchiare, forbici e nastro rosso!

E “belle storie” di sgomberi prima di andare a dormire: https://infokiosques.net/lire.php?i…  … succede in Australia tra il 1929 e il 1936…

- 21:00 Furgoni visti ad una delle stazioni di Nantes.

- 20:30  Dopo una giornata di lavoro collettivo su diversi cantieri, diverse possibilità di ritrovarsi in un ambiente festivo sia sugli accampamenti, sia al cabaret NoName!

- 19:01  16 furgoni di antisommossa visti andare via da Ancenis, direzione Nantes.

- 18:12  Tutto calmo, se possiamo dire. Ancora tanta gene che fabbrica e lavora dapertutto.

- 16:36  INFORMAZIONE : gli amici a Parigi sono stati liberati ora. Sono convocati a Parigi per il 18 gennaio. Maggior informazione più tardi! Coraggio amici!

- 16:07  Per Informazione: ci ha chiamato un avvocato informando che molti suoi colleghi sono stati chiamati per servire come avvocato di commissariato la settimana prossima…

- 15:02  Diverse segnalazioni di furgoni di antisommossa intorno alla ZAD (verso Plessé, Orvault per esempio). E’ per domani?

- 15:26  Iniziamo tardi, desolato, molto lavoro post-manifestazione a livello comunicazione. Ci sono molte foto e video da controllare prima di pubblicare, un po’ di pazienza, veranno fuori durante la giornata!!! Qui si costruisce, si lavora, si parla e si canta, la vita ricomincia con tanta gente che è rimasta da ieri… Felicità!!!

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ZAD-18nov [ITA] – Piccolo resoconto della manifestazione di rioccupazione

Fin dalle 9:00 del mattino migliaia di manifestanti sono affuiti verso il borgo di Notre-Dame-des-Landes. Verso le 11:00 è un immenso corteo che si è lanciato in direzione delle zona da difendere in un bazar super! Immenso ma anche pieno di gente di orizzonti diversi: venuti dalla regione o dell’altra parte della Francia o dell’Europa; giovani o più anziani; famiglie o gruppi in lotta; comitati locali o individui… Un corteo di vari ambienti tra battukada, cori improvvisati e non, ballate tranqille e gruppi di pagliacci, disseminati da una unica bandiera dai colori della lotta: un cerchio rosso accerchiando un aereo sbarrato. Un gioioso serpentone accompagnato da trattori e camion carichi di elementi di carpenteria, di diversi materiali di ostruzione, di travi, di marabout. Secondo i nostri conti, i manifestanti sono più di 40.000 accompagnati da più di 400 trattori. Questa grande manifestazione popolare ha ancora una volta dimostrato lo scacco della campagna delle autorità per dividere l’opposizione all’aeroporto e al suo mondo.

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La testa della manifestazione
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l convoglio dei materiali lascia il borgo
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Il convoglio dei trattori

Verso le 13:00 l’inizio del corteo è arrivato sul sito di rioccupazione quando la fine della manifestazione non aveva ancora lasciato il borgo! Mentre un accampamento di accoglienza si realizzava in un campo, un gruppo iniziava a dissodare il terreno scelto per accogliere il nuovo luogo d’organizzazione: un bosco di castagni disseminato di radure in corso di espropriazione. Tanta gente faceva la catena per avviccinare i materiali di costruzione scaricati dai trattori in fondo del sentiero fangoso. L’ossatura della struttura di base è stata montata rapidamente. Durante quel tempo, nel campo, numerosi gruppi in lotta testimoniavano le lotte fatte ovunque contro il Piano di Sviluppo Nazionale e il suo mondo.

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La catena che scarica le costruzioni
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Assi che viaggiano
Alla fine della giornata i muri della capanna di discussione e la cucina collettiva sono montati. Si costruiscono anche sanitari, dormitori, laboratori, mobilia ed altre piccole strutture. Numerose capanne portate durante la giornata saranno montati nei giorni a venire.

JPEG - 179.7 koIl cantiere in costruzione

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La capanna dei dibattiti in fine giornata

Eravano decine di migliaia per occupare questo nuovo luogo di organizzazione di lotta contro l’aeroporto e il suo mondo. Fa una bella forza collettiva per intensificare la lotta qui, in una prospettiva di lavori che iniziano. Questa forza collettiva, ci auguriamo che dia energia a tutti quelli che sono venuti da lontano per lottare contro i progetti e le altre merde che si prendono sul muso.

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Un cartellone della manifestazione

Qui la lotta continua nei giorni a venire: questo week-end e la settimana prossima per continuare la ricostruzione dul terreno occupato oggi, nella foresta di Rohanne e altrove; il prossimo week-end per la manifestazione mensile contro l’aeroporto e il suo mondo a Nantes dabato 24; e nei mesi successivi per impedire la distruzione della foresta di Rohanne, appuntamenti che saranno scritti sul sito web: zad.nadir.org.

Mentre pensavano di svuotare la zona, il movimento contro l’aeroporto e il suo mondo prende vigore. Una lotta collettiva che è solo all’inizio.

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